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Hans Kelsen and the Natural Law Tradition
Hans Kelsen and the Natural Law Tradition provides the first sustained examination of Hans Kelsen’s critical engagement, itself founded upon a distinctive theory of legal positivism, with the Natural Law Tradition.
The Being of Negation in Post-Kantian Philosophy
By drawing on the insights of diverse scholars from around the globe, this volume systematically investigates the meaning and reality of the concept of negation in Post-Kantian Philosophy—German Idealism, Early German Romanticism, and Neo-Kantianism. The reader benefits from the historical, critical, and systematic investigations contained which trace not only the significance of negation in these traditions, but also the role it has played in shaping the philosophical landscape of Post-Kantian philosophy. By drawing attention to historically neglected thinkers and traditions, and positioning the dialogue within a global and comparative context, this volume demonstrates the enduring relevance of Post-Kantian philosophy for philosophers thinking in today’s global context. This text should appeal to graduate students and professors of German Idealism, Post-Kantian philosophy, comparative philosophy, German studies, and intellectual history.
Cassirer
Ernst Cassirer (1874–1945) occupies a unique place in 20th-century philosophy. His view that human beings are not rational but symbolic animals and his famous dispute with Martin Heidegger at Davos in 1929 are compelling alternatives to the deadlock between 'analytic' and 'continental' approaches to philosophy. An astonishing polymath, Cassirer's work pays equal attention to mathematics and natural science but also art, language, myth, religion, technology, and history. However, until now the importance of his work has largely been overlooked. In this outstanding introduction Samantha Matherne examines and assesses the full span of Cassirer’s work. Beginning with an overview of his life ...
The Philosophy of Ernst Cassirer
This volume brings Cassirer’s work into the arena of contemporary debates both within and outside of philosophy. All articles offer a fresh and contemporary look at one of the most prolific and important philosophers of the 20th century. The papers are authored by a wide array of scholars working in different areas, such as epistemology, philosophy of culture, sociology, psychopathology, philosophy of science and aesthetics.
Democracy in Its Essence
Hans Kelsen is commonly associated with legal theory and philosophy of law. Democracy in Its Essence: Hans Kelsen as a Political Thinker instead investigates Kelsen’s democratic theory as it developed between the 1920s and 1950s, which challenged the existence of democracies in many different respects. Kelsen provided a critical reflection on the strengths and problems of living within a democratic system, while also defending it against a series of specific targets: from the Soviet regime and Bolshevism to European Fascisms, from religious-based conceptions of politics to those claiming a perfect identity between capitalism and classical liberal institutions, and chiefly against all those...
Il pensiero politico di Eernst Cassirer
Ernst Cassirer non è stato né un pensatore politico né un intellettuale impegnato. Quest’opinione tutt’ora persiste nell’immaginario di chi si avvicina a uno dei grandi classici della filosofia europea del Novecento. Il presente volume si propone di revisionare questa rappresentazione datata, presentando uno studio complessivo del pensiero politico cassireriano. Il filosofo si dedicò per tutta la vita e con una notevole continuità di vedute a questioni di filosofia del diritto, della società e dello stato, partecipò alla polemica su identità e collocazione politica della Germania in Europa durante la Prima guerra mondiale, studiò l’origine del nazismo e le strutture di pensiero dei regimi totalitari. Dall’inizio alla fine Cassirer rivendicò una visione liberale e repubblicana, nazionale e cosmopolita, figurando tra i pochi intellettuali che perorarono la causa della Germania di Weimar. La filosofia politica cassireriana parla la lingua del nostro tempo e ci invita a riflettere sulle coordinate che definiscono il nostro presente e la nostra sfera d’azione.
Symbol und Leben
Neukantianismus, Phanomenologie und Kulturphilosophie: Die Forschungsinteressen Christian Mockels sind vielfaltig. Seine Arbeiten zu Max Adler, Edmund Husserl und Ernst Cassirer sowie seine editorische Tatigkeit als Herausgeber des Cassirer-Nachlasses haben dazu beigetragen, eine Vielfalt von Themenbereichen und philosophischen Kreisen miteinander zu verknupfen. Eine Philosophie der Kultur und der Gesellschaft als systematische Einheit auszufuhren und sie in der pragmatischen Richtung einer politischen Philosophie auszubauen: darin sieht Christian Mockel die Relevanz einer Philosophie, die sich zwar als Wissenschaft versteht, doch uber die theoretische Dimension hinaus das Projekt der Aufkla...
Il negativo e l’attesa
Questo lavoro muove una critica nei confronti della logica dialettica che vede nel negativo, soprattutto quello di Auschwitz, la conditio sine qua non del positivo: logica terribilmente assurda – un’antica “superstizione”, un’acrobazia dialettica, un’interpretazione sofistico-dialettica la definisce infatti Hannah Arendt – che si riflette nei più diversi piani culturali (filosofico, pedagogico, storico, politico, militare) al punto da generarlo preventivamente e opportunamente – ecco l’assurdità – anche là ove esso, questo negativo, di fatto non si dà. Come a dire, ad esempio, che la guerra è necessaria o indispensabile per ottenere una condizione umana migliore. Eppure questa è stata (e purtroppo continua a essere) l’idea bizzarra presente nella mente di molti tra i migliori rappresentanti della filosofia occidentale (Eraclito, Hegel, Nietzsche, ecc.). A un siffatto negativo si intende contrapporre il concetto leopardiano di attesa, il quale si esprime in un atteggiamento capace di svelare quell’assurdità logico-dialettica, giacché con il proprio attendere essa non ha alcun bisogno di generare appositamente un negativo per ricavarne un positivo.
La formazione dei medici
Trattata come tema fine a sé stesso, avulso dall’impronta scientifica delle professioni sanitarie, la relazione medico-paziente è stata spesso svalutata sul piano di un rapporto di tipo filantropico, non solo improbabile, ma anche fuorviante. La medicina occidentale è una scienza, così come è stata teorizzata dal suo fondatore riconosciuto. Una relazione che abbia un grado accettabile di comprensione reciproca è indispensabile alla natura scientifica delle professioni sanitarie. Medico (e infermiere) e paziente dovrebbero essere coinvolti in un’esperienza di apprendimento reciproco, dialettico, non astrattamente convergente. L’ammalato ha bisogno del medico perché lui stesso, prima di chiunque altro, capisca cosa gli sta succedendo; al tempo stesso il medico, se non vuole rinchiudersi in un sapere tautologico, deve accettare la sfida che si cela nell’unicità del soggetto che si rivolge a lui, poiché è questa sfida che lo porta a varcare la soglia “di ciò che sa già”, per puntare allo sviluppo delle sue conoscenze, in definitiva per essere scienziato della salute.
Approssimazioni
Anche se nel periodo jenese Hegel aveva pianificato di intraprendere una Kunstreise in Italia sulle orme di Winckelmann e Goethe, questo progetto giovanile concepito nello spirito del Grand Tour non si realizzò mai. Cionondimeno Hegel stimò, conobbe e ammirò ampiamente l’arte e la cultura italiana. Con il presente volume ci si propone pertanto un duplice obiettivo: ricostruire il ruolo che la pittura, la musica, l’opera e la poesia italiana hanno rivestito nella filosofia hegeliana e, inoltre, offrire un quadro della ricezione italiana del pensiero di Hegel – da Bertrando Spaventa fino a Gianni Vattimo e a Giorgio Agamben – tenendo presente anche il ruolo dei traduttori italiani delle opere hegeliane – dal dimenticato Alessandro Novelli al ben più celebre Benedetto Croce –, e il confronto critico del pensiero femminista, in particolare di Carla Lonzi.
