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Roma, 1943. Una famiglia borghese di origine elvetica assiste da una privilegiata posizione di neutralità agli sviluppi della guerra in corso. Tuttavia, con l’occupazione tedesca della città, appare evidente che ormai ogni abitante di Roma è inevitabilmente coinvolto in una guerra che giorno dopo giorno assume aspetti sempre più confusi e drammatici. Su questo sfondo storico, accuratamente ricostruito e magistralmente reinventato da Filippo Tuena, si svolgono le vicende di Luca e Maria; lui abile e giovane antiquario che arriverà a sostenere una lotta solitaria contro chi sta distruggendo il suo mondo, l’altra che evade in una dimensione di sogno dove la morte non può arrivare.
l nostro desiderio è senza nome è il primo dei volumi che minimum fax dedica agli scritti di Mark Fisher apparsi sul suo leggendario blog k-punk e su diversi giornali e riviste. In questo volume sono raccolti gli scritti politici, tra cui anche «Comunismo acido», la fulminante e incompiuta introduzione a quello che avrebbe dovuto essere il suo nuovo progetto. Senza lacrimosa nostalgia Fisher guarda agli anni Settanta del secolo scorso per parlare agli anni Dieci: il disappunto nei confronti della «nuova» sinistra che, sempre più impantanata nelle logiche neoliberiste, ha ormai tragicamente interiorizzato il principio tatcheriano per cui «non c'è alternativa» al capitalismo; il nuov...
Dal Barile magico, pubblicato nel 1958, un anno dopo Il commesso, e insignito del National Book Award, la produzione di racconti e la loro pubblicazione in raccolte ha accompagnato l'intera carriera di Bernard Malamud. E se il successo di pubblico e la fama di questo autentico faro della narrativa ebraico- americana restano profondamente legati a romanzi potenti e originali come L'uomo di Kiev e Le vite di Dubin, la critica e la storiografia letteraria non hanno mai avuto dubbi nel considerare Malamud un maestro del racconto, vicino per sensibilità, raffinatezza e penetrazione psicologica a Cechov, e al tempo stesso caposaldo di una grande tradizione americana che, da Poe a Hemingway, da Ch...
Spiaggia di Castelporziano, luglio '79. Durante il Festival dei poeti due militanti delle Br vengono arrestati in una sparatoria. Uno dei due, Jacopo Varega riesce a scappare dall'ospedale in cui è stato ricoverato, e a Roma si apre la più grande caccia all'uomo dai tempi del rapimento Moro. Pochi giorni dopo la giornalista televisiva Ornella Gianca riceve una telefonata: dal suo nascondiglio in un appartamento disabitato della periferia romana, Varega ha deciso di rivelare il nome di chi lo ha tradito e di raccontare, davanti a una telecamera, il decennio dell'odio, iniziato il 12 dicembre del 1969 con la strage di piazza Fontana a Milano. Con il ritmo serrato di un thriller, tra snodi st...
Tra i partecipanti a una festa sfrenata che si conclude con un suicidio collettivo, Massimo è l'unico a non premere il grilletto. Eppure la fine è vicina, per tutti. La guerra incombe, e i Naufraghi stanno arrivando. In pochi mesi, quello che inizialmente sembrava soltanto un gruppetto di invasati è cresciuto in modo inarrestabile, tanto da sovvertire l'intero ordine globale. L'unica caratteristica che lega i suoi componenti è l'abbandono di ogni comunicazione verbale. I Naufraghi si esprimono mediante le loro azioni, azioni che sono violente, distruttive, definitive. Per uccidersi o farsi ammazzare, un posto vale l'altro, Massimo lo sa bene. Ma all'ultimo momento decide di trascorrere i...
Se lasciati a loro stessi, i corpi si accartocciano, si deformano, si imbruttiscono, ma grazie al lavoro costante, alla dedizione, alla disciplina, a sacrifici anche estremi è possibile modificare il corso «naturale» degli eventi, in una simulazione – ancorché illusoria – di permanenza, quando non di immortalità. Questa ricerca di una perfezione utopica e variamente declinata, esasperata per difetto e per eccesso, è alimentata da canoni estetici imposti dal contesto culturale e dalle specifiche discipline – il body building, la danza, la ginnastica – ma spesso si innesta su un disagio del quale anoressia e vigoressia sono sintomi opposti e complementari. Spaziando tra matrice a...
La vita della giovane Marta è un viaggio impaziente tra i viali di Parigi, le piazze di Siena e i boschi delle Marche. È un viaggio tramato da amori assoluti e assolutamente sbagliati, cosparso di farmaci e rituali per tenere a bada l'ansia, nell'attesa testarda della felicità. Marta sa di aver estratto una buona carta alla ruota dei destini, tutto è stato preparato perché le cose vadano nel verso giusto per lei, ma lo stare bene è la superficie levigata e illusoria di un lago ghiacciato. Marta si muove verso il centro, dove la crosta è più sottile e il pericolo non si percepisce e a volte sprofondare è inevitabile. Ma lei non si rassegna, risale ostinata tra le onde dei sogni e delle sostanze, della storia familiare e della passione fatale per un uomo molto più grande di lei. Grande Era Onirica è un romanzo poco educato, coraggiosamente sincero e commovente, sostenuto da una scrittura virtuosa, lucida e sognante.
Una donna che fatica ad accettare l'integrazione razziale intraprende con il figlio un difficile viaggio in autobus; un toro in fuga da una fattoria si trasforma in dispensatore di morte o forse di grazia; un uomo anziano ha un rapporto contrastato con la nipotina, lacerata tra l'affetto per il nonno e la lealtà verso il padre violento; uno scrittore malato torna a vivere nella fattoria della sua infanzia; un uomo del Sud coperto di tatuaggi è impegnato a dimostrare il proprio amore per una donna che ha dedicato se stessa al Dio dell'Antico Testamento: sono solo alcuni dei personaggi che affollano i racconti di Punto Omega. La maestria e la padronanza della forma breve di Flannery O'Connor...
«Se nella letteratura americana moderna ci vuole qualcos'altro per fare un capolavoro, non saprei dire cosa»: questo il giudizio di Tennessee Williams su Revolutionary Road, uno dei classici dimenticati della narrativa americana del secondo Novecento, che minimum fax è orgogliosa di riportare nelle librerie italiane dopo più di trent'anni. Frank e April Wheeler sono una coppia middle class dei sobborghi benestanti di New York che coltiva il proprio anticonformismo con velleità ingenua, quasi ignara della sua stessa ipocrisia: nella storia della giovane famiglia felice la tensione è nascosta ma crescente, il lieto fine impossibile, ma l'inevitabile esplosione avviene solo dopo trecento pagine fra le più intense e penetranti della narrativa americana degli ultimi cinquant'anni. La scrittura realistica, cristallina, spietata di Richard Yates ha fatto epoca, ispirando generazioni intere di scrittori e dando vita al realismo sporco di Raymond Carver e Richard Ford (vincitore del premio Pulitzer per Il giorno dell'indipendenza e autore dell'introduzione a questa nuova edizione del romanzo).