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Dans un futur qui n’est pas trop lointain, les extraterrestres prouveront qu'ils sont parmi nous depuis de nombreuses années, ce qui provoquera de forts contrastes entre les différents États du monde et les portera en 2097 au troisième conflit mondial. À Paris, Emmanuelle La Belle, à seulement quinze ans, elle se retrouve catapultée dans le futur, en 2145, après vingt ans d'hibernation. Sa mère est morte à cause d'un virus appelé Apocalypse. Le monde est divisé en deux : les États-Unis de l'Hémisphère Nord gouvernent le nord de la planète, tandis que les États Confédérés de l'Hémisphère Sud gouvernent le sud. La population de l'hémisphère Nord a été décimée par ...
What does platform thinking mean? It is the ability to put platform-based mechanisms at the core of digital business transformations in business. Digital platforms like Uber, Spotify, Airbnb, Booking.com, and many others completely re-shaped the daily life of millions of users. However, many innovation leaders struggle to conceive the significance of their impact. Platform-based business models are not just the real of geeks’ startups, digital services, and Unicorns. This book shows there that their potential in creating value is higher than suspected. Even though platform ecosystems are complex, readers will take on a journey to become platform thinkers. Their eyes will be trained to look beyond what’s visible and start reading the platform world around them. Then, they will be guided into a step-by-step process and learn how to write a new platform model from scratch. This book is the result of a decade of research. It offers both a framework and practical instruments to champion digital transformation in any organization. It is specially intended for those who are interested in the glittering platform world and are still trying to figure it out.
Questa è la storia di Jack che si risveglia senza memoria a New York City, suo malgrado si ritroverà nei guai con una famiglia italo americana di stampo mafioso, ricercato dalla polizia per un duplice omicidio che non ha commesso e infine in mezzo a una guerra tra bande di motociclisti. Jack dovrà attraversare metà degli Stati Uniti per affrontare i fantasmi del presente e del passato. Immagina di svegliarti in una città che non conosci e di non ricordare più niente di tutta la tua vita fino a quel risveglio. L’unico tuo ricordo è un nome che credi esser tuo. Ora che l’hai realizzato immagina di essere in estremo pericolo, la tua libertà e la tua vita sono minacciate su più fronti. Di chi ti puoi fidare? Di una donna che hai appena conosciuto? Di un facinoroso gruppo di bikers ricoperti di tatuaggi ed armati fino ai denti? Ora metti di avere alle calcagna degli assassini senza scrupoli e di essere ricercato dalla polizia per degli omicidi che non hai commesso. Preferiresti veder realizzarsi il tuo peggiore incubo piuttosto che trovarti in questa situazione. Chi sei? Dove stai andando? Benvenuti nel mio mondo, il mio nome è Jack.
L’indagine da cui parte questa raccolta di saggi segue linee di ricerca che intrecciano principalmente letteratura e cinema. I diversi temi e problemi affrontati (dalla narrativa contemporanea allo stile cinematografico, dal saggismo letterario a quello cinematografico) portano tutti verso una stessa direzione: il problema della rappresentazione del reale, il rapporto tra realtà e realtà rappresentata, i limiti del realismo e le scappatoie a tali limiti. Tra queste, lo stile, che agisce possibilmente come la corda di Kafka, simile alla verità: tesa in basso, per farti inciampare. Lo stile, con i suoi eccessi, pare allontanare dal reale: eppure sono a volte proprio tali oltranze a rendere rappresentabile ciò che non sembra possibile rappresentare. Raggruppati in due sezioni, il volume raccoglie, dodici saggi già apparsi in diverse sedi, ma accomunati da una stessa tensione conoscitiva. Su un arco che copre tutto il Novecento, sino alla contemporaneità, diversi sono gli autori affrontati, da Pasolini a Longhi, da Deledda a Mannuzzu, da Trevi a Lagioia, passando per Cases, Soldati, Camilleri, e per le vie battute da inimitabili saggisti cinematografici come Amengual e Bazin.
C’est l'histoire de Jack, qui se réveille sans mémoire à New York City. Contre son gré, il se retrouve mêlé à une famille italo-américaine à tendance mafieuse, recherché par la police pour un double meurtre qu'il n'a pas commis, et finalement pris au milieu d'une guerre entre bandes de motards. Jack devra traverser la moitié des États-Unis pour affronter les fantômes du présent et du passé. Imaginez de vous réveiller dans une ville que vous ne connaissez pas et ne plus vous souvenir de rien de toute votre vie jusqu'à ce réveil. Votre seul souvenir est un nom que vous croyez être le vôtre. Maintenant que vous en avez pris conscience, imaginez-vous en grand danger avec votre liberté et votre vie menacées de toutes parts. À qui pouvez-vous faire confiance ? À une femme que vous venez de rencontrer ? À un groupe de motards violents, couverts de tatouages et armés jusqu'aux dents ? Si on vous disait que ce livre vous ouvrira les yeux et vous condamnera à une vision de la vie que vous ne connaissiez pas et que, peut-être, vous ne vouliez pas connaître, auriez-vous tout de même le courage de le lire ? Translator: ELISABETH GRELAUD PUBLISHER: TEKTIME
Michel Piccoli (1925-2020) è stato uno dei più importanti attori francesi e uno dei volti simbolo del cinema d’autore europeo. Interprete dalla lunghissima carriera, iniziata nella Parigi del dopoguerra, Piccoli ha creato uno stile di recitazione unico e imprevedibile, incarnando una qualité surreale e straniante. Lo ha fatto dando corpo e voce ai personaggi ambigui del cinema moderno, recitando accanto a grandi dive come Brigitte Bardot, Catherine Deneuve e Romy Schneider e spaziando dai raffinati borghesi dei film di Claude Sautet a quelli tragicomici di Marco Ferreri, due registi con cui Piccoli ha condiviso un’affinità senza pari. Arrivando poi a incarnare la versione matura di quelle inquietudini, senza mai smettere di proseguire una propria ricerca professionale. Perché per Piccoli la vera arte dell’attore significa soprattutto non smettere mai di essere curiosi nei confronti degli esseri umani e del mondo. Un sorriso e un enigma è la prima monografia italiana sull’attore.
Il volto dell’infanzia è un oggetto culturale tanto carico di significato quanto ad oggi inesplorato. Ciò appare controintuitivo: oggi avanzano con una certa dirompenza face studies che delineano la natura pervasiva del volto in quanto dispositivo comunicativo, retorico, empatico, tuttavia tali approcci sono concentrati quasi esclusivamente sul volto adulto. Al contrario la mediasfera contemporanea è popolata di volti di bambini, che assumono i più svariati e complessi significati. Se l’infanzia è il convitato di pietra negli studi sul volto, una culturologia dei volti infantili si rende essenziale. Ne consegue la necessità di una messa a sistema, che in questo volume si diparte dal più ingente deposito dell’immaginario visivo dalla fine del 1800 a oggi. Si articolano così le premesse metodologiche per uno studio sistematico a partire dal cinema, luogo d’elezione del volto dell’infanzia, ma anche prisma attraverso cui si rifrangono le culture audiovisive contemporanee, dalla newborn photography a FaceApp, passando per Samara Morgan, Shirley Temple, i Teletubbies e molti altri.
Paolo Sorrentino ha spesso parlato di Federico Fellini e di Martin Scorsese come fonti di ispirazione per il proprio cinema. Il successo mediatico e le ricompense de La grande bellezza hanno incoraggiato il parallelo con il regista de La dolce vita spesso a scapito di Scorsese. Eppure, entrambi i maestri sembrano aver lasciato una traccia significativa sull’opera del più giovane regista, un influsso ravvisabile sia secondo lo schema dell’analogia, sia secondo quello più problematico del contrasto. Il presente lavoro tenta di cogliere le peculiarità dell’opera sorrentiniana individuando affinità e dissonanze con il cinema di Fellini e Scorsese.
Il volume racconta l’evoluzione storica del cinema horror e thriller italiano attraverso il filtro del corpo femminile: corpo desiderato, violato, pubblicizzato. Il tema della corporeità, oltre a essere centrale come fonte di attrazione perturbante, propone questioni legate ai rapporti tra generi, sia in un’ottica spettatoriale, sia all’interno della narrazione diegetica e nel sistema dei personaggi. Un libro che vuole oltrepassare le frontiere del gotico degli anni Sessanta, per volgere uno sguardo anche ai decenni post-moderni, i Settanta e gli Ottanta. Tra piacere e violenza, moderazione ed estremismo, il corpo e gli stereotipi femminili riassumono in sé le contraddizioni sociali italiane, basate su potere, conservatorismo e progresso.