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Nel cuore pulsante dell'Italia, un uomo comune si erge a simbolo di una ribellione secolare. Salvatore Carmine, personificazione del cittadino medio, affronta la realtà di un paese diviso. Con poco carisma ma tanto garbo, Salvatore si trasforma da individuo qualsiasi a rivoluzionario moderno, lottando contro le ingiustizie storiche e la mistificazione dell'Unità d'Italia. Nella sua doppia identità - il brigante revanscista che lotta per la giustizia del Sud e il signor Nessuno, voce della maggioranza silenziosa - si svela un eroe moderno che sfida le ingiustizie storiche e sociali. Questa è la storia di un Sud Italia dimenticato, un viaggio attraverso ribellione e riscatto, dove ogni pagina sfida l'oppressione e cerca la verità. Ambientato in un contesto storico complesso, il romanzo è un'esplorazione audace e provocatoria del potere e della resilienza umana.
Sono scoppiettanti e amano viaggiare. Dunque, si definiscono per gioco “minevaganti”. Valentina e Federica – fotoreporter la prima e organizzatrice di eventi culturali la seconda – non resistono alla tentazione di fare un percorso in piena estate, per ritrovare una maggiore consapevolezza di se stesse. Partono la mattina del 6 luglio a bordo di una fiestina zero comfort, unite da un filo invisibile fatto di complicità e pazienza. Davanti a loro, le viuzze tortuose della regina viarium: la via Appia. Un tuffo in un universo troppo dimenticato.Ma che cosa le attende lungo una delle strade più mitiche dell’antichità?Tra viuzze, fuori rotta, incontri e imprevisti, le due protagoniste conducono il lettore da Roma fino alle colonne romane di Brindisi, ultima tappa del viaggio. Sul cruscotto, a guidare Vale e Fede in questi scenari, l’Appia del maestro Rumiz. Mentre, dallo stereo, si diffonde tutt’intorno la voce di Vinicio Capossela…
Una raccolta di racconti, esistenze colpite dalla disgrazia o da un frammento di apparente felicità. Moto GP, Annichilina e Olghina, Cecilia… questi alcuni dei nomi che riempiono le pagine e che si velano e svelano, lasciando al lettore lo spazio dell’immaginazione, del pensiero. Dai racconti emergono Personaggi con la P maiuscola, pronti a guidare il lettore in una Sardegna che è radici e famiglia, sangue e polvere. Filo conduttore è un’autocoscienza necessaria, critica costante sulla e della realtà, che tenda la mano ai movimenti sociali in opposizione alla guerra, all’ingiustizia, alla disuguaglianza sociale. Vite accidentali è, come le opere precedenti della Mulas, un inno alla resistenza per la cultura della vita, l’augurio di riuscire a sottrarsi, con conoscenza illuminata da un istinto primordiale, agli abusi della ragione.
Caterina fa parte della Roma “bene”: guida una macchina da snob, frequenta l’università privata più prestigiosa della sua città, il suo ragazzo è un nobile ed è circondata da una realtà frivola che le calza a pennello. O almeno è quello che ha sempre pensato, finché il padre non la convince a trasferirsi a Orlando per frequentare il secondo anno di università alla UCF dove sarà costretta a fare i conti con la sua vera natura. La sua vita verrà stravolta in meno di 24 ore senza che abbia nemmeno il tempo di smaltire il jet-lag. Le basterà posare gli occhi sul bel vicino di casa per rimettere in discussione la sua vita troppo perfetta e già programmata. «Lui è proprio il t...
Quanto dura “per sempre” quando hai solo vent’anni? Quando tutta la tua vita ruota intorno a un’unica persona, cosa succede se la perdi dall’oggi al domani senza una spiegazione, senza nemmeno una parola? Caterina è tornata a Roma, il suo anno di studi in Florida si è concluso e la sua vecchia vita l’attende a braccia aperte. Una vita che le va ormai stretta, in una città che non le appartiene più da troppo tempo. Sono passati due anni da quell’ultima serata passata in riva al mare con Benjamin Carter e, nonostante non abbia mai più avuto sue notizie, il ricordo del ragazzo che ha amato più di se stessa continua a opprimerla. Ricominciare da capo non è semplice ma un cam...
Andrea è un uomo affermato sia nel lavoro che nella vita. Apparentemente non c’è nulla che non vada, eppure negli ultimi anni la sua esistenza è stata colpita in modo indelebile. Il cancro, feroce, gli ha stroncato il futuro e Andrea sa già di non avere più molto tempo da vivere. Nella malattia, nascosta ai suoi cari, tutte le emozioni diventano più acute: il dolore indelebile per la morte della figlia Nicole, il rimpianto per un sogno non realizzato, quello del tango, e la dolcezza di Nina, un’infermiera che si occupa di lui. Michele Scaranello dipinge un affresco in cui la vita e la morte s’incontrano e si scontrano, si confondono fino ad assottigliare i loro confini. Sul fondo delle parole, un grande insegnamento: è necessario cavalcare i sogni e le passioni per non morire mai.
«Non innamorarti di lui… non ancora…». È passato un anno dalla notte tempestosa in cui Benjamin Carter è ripiombato nella vita di Caterina, giurandole amore eterno, per poi andarsene di nuovo, con la promessa di tornare da lei un giorno. Andare avanti non è stato facile, ma non ha avuto altra scelta se non quella di rimboccarsi le maniche e guardare al futuro, un futuro dolce e semplice che solo il bell’avvocato Julian Steinfield sembra essere in grado di offrirle. Ma il destino sembra non volersi arrendere e, ogni volta che Caterina pensa di essere guarita e immune al fascino del suo grande amore perduto, lui rispunta dal nulla, pronto a rimescolare le carte in tavola. Complice un concerto a New York City e un matrimonio al quale non può mancare, i due si ritroveranno l’uno davanti all’altra per la resa dei conti. Questa volta non basteranno promesse vuote e muri invalicabili per difendersi: quando si troveranno davanti al bivio più importante della loro vita, dovranno decidere da che parte andare consapevoli che, una volta imboccata una strada, non si potrà più tornare indietro.
Chiara Laera, famosissima influencer nel campo della moda, sta preparando l’evento di punta dell’estate: una grande festa per il lancio del marchio ciceri&tria di Vanni Loperfido. Il brand, ispirato a un piatto tipico della cucina salentina, dà il tema alla serata che si svolgerà nella sua proprietà in valle d’Itria. Per avere il massimo risalto mediatico, decide di allestire un set felliniano 2.0, chiedendo alla gente del posto di interpretare se stessa. L’obiettivo è rendere veritiera e originale la messa in scena di tradizioni millenarie, uno spettacolo unico per i tantissimi invitati. Ma non tutto fila liscio. C’è chi, in questa terra, non sopporta l’invasione dei portatori di nuovi costumi, anche di genere, a tal punto da vedere minacciato il proprio ecosistema esistenziale. A fare da sfondo alla serata, una distesa di meravigliosi ulivi secolari minacciati da un killer silenzioso: la Xylella.
"Stamattina mi sono svegliato con un'idea folle, inattuabile. Fare una festa per il mio quarantesimo compleanno e invitare tutte le donne che ho avuto. Tutte. Ma proprio tutte."
“Basta, vado a dormire” è un’emozionante raccolta corale di racconti scritta da genitori, parenti, operatori sanitari che hanno quotidianamente a che fare con il complesso mondo dello spettro autistico. Purtroppo, benché viviamo nella realtà della comunicazione di massa, ben poco si sa sull’autismo e ancor meno si immaginano le difficoltà, i costi, le offese e la mancanza di considerazione con i quali ogni giorno bisogna scendere a patti. Lo scopo di questo libro è dunque in primo luogo quello di informare, e inoltre quello di rendere partecipi i lettori di un grande progetto: fondare in tutta Italia delle case in cui i ragazzi possano sentirsi al sicuro, stringere relazioni, godere giorno dopo giorno di un diritto che ormai si dà per scontato: il diritto a una vita dignitosa.