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«Un lavoro estremamente approfondito e sentito, in esplicito omaggio ai nostri due indimenticabili poeti, Valerio Negrini e Stefano D'Orazio, e alle splendide parole che hanno saputo donare alla musica dei Pooh. Leggendo questo libro è possibile capire fino in fondo i mille valori, significati, emozioni, concetti e a volte anche contenuti storici che Valerio e Stefano hanno saputo inserire fra le pieghe delle nostre canzoni. Spesso, infatti, persino a noi capita di scoprire nei testi dei dettagli illuminanti o commoventi solo dopo anni che cantiamo certi brani: quindi ora auspichiamo che pure voi possiate non solo rileggere, ma davvero riscoprire queste poesie.» - Dalla Prefazione di Roby, Dodi e Red -
Ottobre 1935, la leggenda vuole che in una sola notte Giovanni D’Anzi componga Madonina, atto ufficiale di nascita della canzone milanese. La storia però comincia prima, tra canti popolari e filastrocche, e questo volume la percorre tutta, dalle musiche di strada fino ai rapper di oggi. Caratteristica principale della canzone milanese è quella di mescolare diversi generi di spettacolo come il varietà, il teatro, il cabaret, ma anche vari tipi di musica. Il pop e il rock si intrecciano con il jazz o con i canti della tradizione popolare e del dialetto. Un effervescente laboratorio da cui sono usciti autori come Enzo Jannacci e Giorgio Gaber o una leggenda vivente come Adriano Celentano. ...
Viaggio nell’opera di un indimenticato cantautore, musicista e mistico contemporaneo, capace di trasformare ogni aspetto della realtà in poesia. Tutta l’opera di Franco Battiato racconta uno straordinario percorso umano e spirituale. Un itinerario lungo, intriso di bellezza e trascendenza, di dubbio e curiosità, di spasmodica ricerca e di fiducioso abbandono. «Nessuna religione mi identifica», amava ripetere Battiato parlando della sua parabola mistica. Inutile, quindi, provare a etichettarlo. Era semplicemente se stesso: puro, infantile, libero... come le pennellate dei suoi quadri. Una persona che cercava un centro e credeva nella realtà di una Presenza invisibile. Il musicologo e...
È notte e Roby Facchinetti è ancora nel suo studio, circondato da buio e silenzio. Improvvisamente, forse in sogno, appare un bambino con gli occhi azzurri e una bizzarra cartella di legno in spalla. Il piccolo Camillo vuole sentire da Roby quello che non ha mai raccontato: la sua vita, le sue passioni, gli amori. Così inizia per l'artista un percorso fatto di sincerità ed emozioni dentro momenti privati e pubblici, affetti e carriera, che passa dall'infanzia nella valle di Astino alla famiglia costruita con l'adorata Giovanna, dai primi amori dell'adolescenza ai tour mondiali, dal rapporto con nonni e genitori all'affetto per papa Roncalli, dalla gavetta musicale negli anni Sessanta ai successi con gli amici per sempre Pooh. Ma non solo: Roby rivela anche rimpianti musicali e incontri decisivi, i segreti dell'arte del comporre, le collaborazioni artistiche e il senso dell'amicizia, il rapporto con il mentore Lucariello e quello con i cinque figli e i sei nipoti, l'amico-fratello Valerio Negrini e i giorni bui del Covid, le regole del fare musica e l'addio a Stefano D'Orazio... Sino a trovarsi a chiedere a Camillo: «Ma io e te, oggi, siamo ancora noi?»
Uno dei più famosi pubblicitari italiani - già autore del cult book internazionale Gesù lava più bianco, da dieci anni in libreria - denuncia con la sua competenza e il suo stile graffiante la crisi di comunicazione in atto nella Chiesa di oggi, provando a immaginare una nuova strategia che aiuti l'istituzione a rimettersi in gioco, a rinnovare il suo marchio e a ritrovare credibilità fra la gente.
Renato Zero ha sempre indagato, attraverso canzoni, costumi e scelte apparentemente bizzarre, dentro i meandri del cuore umano. Un percorso divenuto sempre più chiaro lungo cinquant'anni di attività artistica, ma iniziato proprio nel suo primo periodo "trasgressivo", che lo stesso artista romano spiega così: «Era la ricerca di un'identità, che giustifica errori, malintesi, contrattempi. La trasgressione è la timidezza che si maschera». Da qui parte il racconto di questo ebook, costruito in maniera originale: due diari a confronto, di un "sorcino per sempre" (Berti) e di una "neosorcina" (Vassallo), che raccontano la loro scoperta del mondo profondamente spirituale che sta dietro la ma...
Se resta ancora aperta – verosimilmente non destinata a chiudersi mai – la discussione su quanto la canzone d'autore sia imparentata con la poesia, impossibile è invece negare che essa abbia saputo interpretare al meglio sogni e bisogni, ansie e difficoltà del nostro paese, a partire dalla stagione del boom economico. Uno dei protagonisti di tale fenomeno è stato senza dubbio Enzo Jannacci, milanese purosangue, nato nel 1935 e morto nel 2013, che per quasi sei decenni ha alternato la professione di medico chirurgo alla musica cosiddetta leggera. Sapendo coniugare, come nessun altro nel panorama artistico nazionale, il gusto irriverente per lo sberleffo e una sensibilità geniale e stralunata, con una vena poetica tendente alla malinconia e alla nostalgia per un mondo arruffato, ma ancora capace di riconoscere la purezza. Dalla A di Amore alla V di Vita, il lessico fondamentale del mondo stralunato di Enzo Jannacci. Un invito all'ascolto di un artista che ancora, e ancora per molto, ci precede nel futuro.
Questo libro contiene la storia vera di una piccola rivoluzione italiana chiamata Banana Republic. Un tour che cambierà per sempre la storia della musica dal vivo in Italia. Francesco De Gregori aveva ricominciato a cantare da poco. La ferita del "processo" del Palalido del 1976 cominciava appena a rimarginarsi. Lucio Dalla era al massimo del successo e della fama. L'anno che verrà aveva stregato tutti e i suoi dischi erano i più venduti. All'inizio del 1979 i due decidono di intraprendere una tournée negli stadi. La progettano insieme a uno staff di produttori, tecnici e musicisti mai visto fino ad allora in Italia, È un azzardo, dicono in molti. Ci sono gli "autoriduttori", quelli che...
Nell’ottobre 1963 il settimanale del Partito comunista italiano “Rinascita” pubblicava un lungo articolo di Umberto Eco “sui problemi della cultura di opposizione”. Quel saggio – per la precoce notorietà del giovane intellettuale, l’introduzione di temi inediti, e la capacità di Eco di tenere insieme “alto” e “basso”, nonché di spaziare in campi tra loro molto diversi – costituì una provocazione feconda per la cultura di sinistra, da cui nacque un dibattito destinato a ridiscutere lo stesso ruolo dell’intellettuale engagé, che coinvolse tra gli altri Rossana Rossanda, Edoardo Sanguineti, il filosofo Louis Althusser. Questo libro ricostruisce una stagione irripetibile della politica e della cultura italiane, tra la nascita delle neoavanguardie e l’esplosione dei mezzi di comunicazione di massa, e presenta per la prima volta in volume cinque articoli e saggi dispersi di Eco, fondamentali per comprendere la sua formazione e il suo pensiero critico.
Cosa ci rimane di Lucio Dalla? Musica, musica e ancora musica. Lucio parlava di musica, viveva di musica, comunicava con la musica, la creava. È sempre stato un tipo jazz, ma con un guizzo in più: il desiderio di uscire dallo scantinato buio e fumoso dove solitamente si celebra il rito esclusivo, per incontrare gente, tutta la gente. Lucio era uno che improvvisava senza sosta. Ogni giorno era la versione inedita di sé, pur mantenendo in lui costanti riconoscibilissime: genialità e riflessione, misura e sregolatezza, sacro e profano, gioia e tristezza, solitudine e compagnia, parola buona e parola tagliente. È stato un artista internazionale, un rivoluzionario vero; buttava tutto all’a...