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Un libro che parla di lavoro, di risorse umane, in un'Italia che è cambiata e continua a cambiare, dando voce a figure professionali altrimenti ignote o banalizzate dai luoghi comuni. Si parla di morti, di mobbing, di competizione e anche di rivolta, di operai, manager e camionisti. Un quadro che ha i numeri per stimolare il voyeurismo sociale di lettori e giornalisti. Ma che non rinuncia mai all'intelligenza del mondo.
The Years of Alienation in Italy offers an interdisciplinary overview of the socio-political, psychological, philosophical, and cultural meanings that the notion of alienation took on in Italy between the 1960s and the 1970s. It addresses alienation as a social condition of estrangement caused by the capitalist system, a pathological state of the mind and an ontological condition of subjectivity. Contributors to the edited volume explore the pervasive influence this multifarious concept had on literature, cinema, architecture, and photography in Italy. The collection also theoretically reassesses the notion of alienation from a novel perspective, employing Italy as a paradigmatic case study in its pioneering role in the revolution of mental health care and factory work during these two decades.
Calabria is one of the oldest civilised regions of Europe. In antiquity, the philosophy, science, literature and poetry of the Greek Pythagoreans flourished here; in the Middle Ages, the Norman Kingdom was the most cultured and opulent civilisation in the world. However, in modern times, Calabria has suffered from the almost complete neglect of its multi-facetted cultural legacy by dominant foreign ruling powers, declining into a third world region at the toe of the Italian peninsula. This book directs the attention of the world to those immense disregarded riches, through a collection of essays on the region’s history, arts and crafts, its philosophy and substantial intellectual legacy and especially its rejuvenation among the younger generations of today. Each of the 16 chapters was written by a scholar with unique experience in their field of research. They will be immensely useful for academics as well as students interested in Mediterranean culture.
Over the past century, the Italian landscape has undergone exceedingly rapid transformations, shifting from a mostly rural environment to a decidedly modern world. This changing landscape is endowed with a narrative agency that transforms how we understand our surroundings. Situated at the juncture of Italian studies and ecocriticism and following the recent “material turn” in the environmental humanities, Elemental Narratives outlines an original cultural and environmental map of the bel paese. Giving equal weight to readings of fiction, nonfiction, works of visual art, and physical sites, Enrico Cesaretti investigates the interconnected stories emerging from both human creativity and t...
Non è facile avere un padre sedentario, distante, a volte ostile, raccolto in se stesso, un impiegato che sembra calamitare in sé i tratti di una provincia ottusa e democristiana. Eppure quello stesso padre, scampato a un cancro alla parotide, improvvisamente comincia a correre, e quando comincia sembra non smettere più. In città lo chiamano "quello che corre" e dalle imprese sulle strade marchigiane si avvia a diventare un protagonista della "marcialonga", prima nazionale poi internazionale, della maratona, delle marce di resistenza. Diventa quello che il figlio, avviluppato nella sua giovinezza ribelle, non avrebbe mai sospettato: una leggenda, il terzo italiano per numero di gare effe...
Anni cinquanta. In mezzo a una strada di Parigi sono raccolte alcune persone, ferme, come in attesa di qualcosa o qualcuno. Uno di loro ha i capelli ispidi e brizzolati, un altro è quasi calvo, parlotta con un uomo baffuto, le mani incrociate sul petto; un altro ancora sputa in aria il fumo di una sigaretta, assorto in chissà quale pensiero. Qualcuno è lì di fronte con una Leica in mano, preme il pulsante, clic. La foto che teniamo in mano ora, sessantadue anni dopo, sembra uno scatto rubato o fortuito; eppure il dito di Mario Dondero non lascia nulla al caso, e la foto che ha scattato a Samuel Beckett, Claude Simon, Robbe-Grillet e gli altri esponenti dell'avanguardia letteraria frances...
Se un occhio potesse osservarli tutti adesso, li vedrebbe contemporaneamente, i tanti portalettere italiani, con passi differenti e diversa altezza, colore dei capelli, occhiali da sole e da miopi. Passi diversi, tutti in movimento, frenetici su giroscale deserti, impettiti in attesa davanti al cancello di una palazzina residenziale, fermi sulle soglie degli appartamenti, attraversare in bicicletta una cittadina della provincia fischiettando, dentro le auto di servizio nelle vie di città o negli scooter lanciati sui rettifili, lentamente avanzare a velocità ridotta sulle stradine solitarie di una campagna con prati verdi e alberi secolari. Sanno dei morti, quelli che non ci sono più, li r...
Giovani leoni nasce da «Nonni in rete. Tutti giovani alle Poste», un progetto di Poste Italiane – realizzato in collaborazione con la Fondazione Mondo Digitale – che ha l'obiettivo di accelerare il processo di digitalizzazione del paese promuovendo l'accesso ai nuovi servizi degli over sessantacinque a rischio di esclusione, attraverso lezioni mirate – dall'accensione alla navigazione in rete, dall'uso dei programmi base e della posta elettronica ai social network – tenuti da giovani tutor nelle aule informatiche di trenta scuole superiori italiane. Muovendo dalle testimonianze dirette dei «nonni digitali», dieci scrittori italiani hanno raccontato il futuro sulla soglia di una r...
Luigi Di Ruscio è stato poeta e narratore. Dagli anni cinquanta è stato subito riconosciuto come un talento violento, dissacrante, che si è presto smarcato dall’etichetta sbrigativa di poeta-operaio per costruire una possente, vorticosa avventura letteraria che comincia dentro l’Italia ferita del dopoguerra. Quando Di Ruscio, nel 1957, lascia le Marche per trasferirsi in Norvegia, dove ha lavorato e costruito una famiglia, le sue prose si fanno ancora più intense e febbricitanti. La sua lingua, esiliata, si apre, si scardina, si reinventa. Il ritmo si fa convulso e netto. Non meno di scrittori come Gadda, D’Arrigo, Roversi e Pagliarani, Di Ruscio finisce per dare corpo a opere che,...
Hanno collaborato: Enzo Siciliano, Andrea Manzella, Andrea Barzini, Attilio Scarpellini, Alessandro Piperno, Abbiamo cinquantanni, Arnaldo Colasanti, Raffaele Manica, Emanuele Trevi, Lorenzo Pavolini, Roberto Canò, Mario Desiati, Aurelio Picca, Gian Mario Villalta, Massimo Gezzi, Andrea Gibellini, Alberto Pellegatta, Flavio Santi, Riccardo D'Anna, Renzo Paris, Sebastiano Mondadori, Linda Giuva, Marzio Siracusa, Alexander Stille, Lucia Sgueglia, Franco Pinna, Luca Rossomando, Marco Archetti, Alessandro Leogrande.