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This book provides a snapshot of the major social, cultural and economic changes that have taken place in the contemporary consumer society following the global financial crisis of 2008. It discusses brands, consumption patterns and advertising, and highlights their symbolic component. Markets are conversations, as the Cluetrain Manifesto pointed out as early as 2000, and this is all the more so today in our increasingly digitalized society. Advertising, therefore, needs to attune products to the most interesting conversations, those that are consistent with the new sensibility of the individual, identifying the languages which reflect most closely the new values and which are most useful for effective storytelling. The analysis here focuses on Italian advertising, but the language categories described are in tune with the new Zeitgeist, which, faced with the challenge of climate change and the crisis of unlimited economic growth, demands a more informed and responsible approach to consumption globally. The book is, therefore, useful for those working in corporate communication, advertising agencies, universities and Italian cultural organizations.
From the French origin of Coca-Cola to McDonald’s sponsorship of the 2015 Milan Expo, the book presents the first comparative history of these multinational corporations in two Western European countries, addressing some compelling questions: to what extent our increasingly globalized world is persistently shaped by forms of American hegemony, and what are some of the forces that have been most effective at challenging the relationship between Americanization and globalization? Through the local history of global companies, the book tells a new story about not only the influence of American businesses in Europe but also the influence of European governments and societies on those American businesses and their adaptability.
Scholarship on screen adaptation has proliferated in recent years, but it has remained largely focused on English- and Romance-language authors. Tolstoy on Screen aims to correct this imbalance with a comprehensive examination of film and television adaptations of Tolstoy’s fiction. Spanning the silent era to the present day, these essays consider well-known as well as neglected works in light of contemporary adaptation and media theory. The book is organized to facilitate a comparative, cross-cultural understanding of the various practices employed in different eras and different countries to bring Tolstoy’s writing to the screen. International in scope and rigorous in analysis, the essays cast new light on Tolstoy’s work and media studies alike.
The 2006 World Cup final between Italy and France was a down-and-dirty game, marred by French superstar Zidane's head-butting of Italian defender Materazzi. But viewers were also exposed to the poetry, force, and excellence of the Italian game; as operatic as Verdi and as cunning as Machiavelli, it seemed to open a window into the Italian soul. John Foot's epic history shows what makes Italian soccer so unique. Mixing serious analysis and comic storytelling, Foot describes its humble origins in northern Italy in the 1890s to its present day incarnation where soccer is the national civic religion. A story that is reminiscent of Gangs of New York and A Clockwork Orange, Foot shows how the Ital...
Il basket italiano negli anni Settanta e Ottanta, quando con programmazione, apertura agli stranieri, contributo della televisione e sponsor appassionati si impose all’attenzione con un crescendo che nessun altro sport cosiddetto minore ha avuto in Italia. Da una leggenda dello sport come Dino Meneghin, al mito delle Scarpette Rosse di Milano, a Bologna che fu “Basket City”, alla provincia diffusa che lottava pari a pari con le grandi città. Una storia irripetibile rimasta nel cuore di molti giovani di allora: cresciuti con il boom della pallacanestro che viaggiava in sincronia con la crescita irresistibile di un intero paese. E l’occasione per riviverla, sta nelle storie raccolte in questo libro, in cui parlano i principali protagonisti di allora, raccontando il sogno di quel basket, in quello che è un viaggio sentimentale nel tempo e nella memoria, con emozioni da rivivere una a una.
Chi non ricorda le bellissime (e giovanissime) protagoniste di Non è la Rai? Persino chi non ha mai visto il programma avrà canticchiato qualche volta T'appartengo di Ambra Angiolini. E proprio dal fenomeno di Non è la Rai parte Maria Cafagna per aprire il proprio «cassetto emozionale» e far emergere un desiderio piuttosto frequente in molte giovani donne: essere belle. Anzi, essere belle e famose. Cafagna ha ben in mente il modello a cui aspiravano le adolescenti della sua generazione: Ambra, appunto, la ragazza prodigio scelta come conduttrice del programma di Gianni Boncompagni. Per tutte loro, è stata lei la prima «cattiva maestra». Negli anni a venire, poi, altre protagoniste de...
Nella storia del pugilato nessuna sfida ha avuto l'impatto di “The Rumble in the Jungle”, disputato il 30 ottobre 1974 a Kinshasa, nel cuore dell'Africa. Non soltanto per lo spessore tecnico e umano di Muhammad Ali e George Foreman, protagonisti di quel combattimento, ma anche per la novità della sua collocazione, lo Zaire, misteriosa nazione appena affrancata dal giogo colonialista imposto dal Belgio. Era la prima volta che un match per il titolo mondiale dei pesi massimi si svolgeva fuori dai classici circuiti internazionali, tanto più in un continente dove la grande boxe era pressoché sconosciuta. Kinshasa, tuttavia, fu una scelta non casuale, dettata sì da tornaconti economici, m...
L'"inciucio" compie dieci anni. Il primo a parlarne fu Massimo D'Alema, nel 1995. Poi, in sei anni di governo, il centrosinistra evitò di risolvere il conflitto d'interessi e di liberalizzare il mercato televisivo. Risultato: informazione taroccata modello Tg1 e niente satira politica. Dopo Regime, questo libro racconta le acrobazie parlamentari dei nemici-amici del Cavaliere e le spartizioni "bipartisan" delle Authority e della Rai. Poi le nuove censure di regime contro Biagi, Santoro, Luttazzi, Freccero, Sabina e Corrado Guzzanti, Grillo, Paolo Rossi, Massimo Fini, Beha e altri militi ignoti; e gli attacchi a Report, Fo, Hendel, XII Round e così via, fino a Celentano
Un fenomeno singolare caratterizza il panorama televisivo nazionale da più di vent’anni: il costante successo della fiction religiosa. A rappresentare questo filone di indubbio successo, in grado di adunare sempre numerosi telespettatori, sono le...
Dal debutto sotto gli occhi ammirati di Ennio Flaiano fino alla morte improvvisa il giorno del compleanno, un coup de théâtre come ad emulare Shakespeare, la vita artistica di Gigi Proietti è un susseguirsi di esperienze eterogenee, molto diverse tra loro, eppure per certi versi simili. Questo volume intende ripercorrerle attraverso interviste, recensioni e documenti d’epoca per ricostruire una carriera eccezionale forse non del tutto nota al grande pubblico. Attore, doppiatore, regista, cantante, musicista, conduttore, direttore di teatri, produttore di spettacoli, docente di recitazione... lui stesso, che diceva di poter ironizzare su tutto tranne che sulla guerra e non era privo di u...