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This book represents a major milestone in the endeavour to understand how communication is impacting on the fashion industry and on societal fashion-related practices and values in the digital age. It presents the proceedings of FACTUM 19, the first in a series of fashion communication conferences that highlights important theoretical and empirical work in the field. Beyond documenting the latest scientific insights, the book is intended to foster the sharing of methodological approaches, expand the dialogue between communications’ studies and fashion-related disciplines, help establish an international and interdisciplinary network of scholars, and offer encouragement and fresh ideas to junior researchers. It is of high value to academics and students in the fields of fashion communication, fashion marketing, visual studies in fashion, digital transformation of the fashion industry, and the cultural heritage dimension of fashion. In addition, it is a key resource for professionals seeking sound research on fashion communication and marketing.
This collection arises from an international fashion conference held at Sapienza University in Rome, Italy, in May 2015. It is dedicated to one of the main indicators of social change, fashion, analysed within various scientific fields, historical periods, and geographical areas. It offers a comprehensive and detailed analysis of the world of clothes, starting from a historical perspective, religious clothes, and traditional costumes, and then exploring fashion theories and more recent approaches and developments in the media and advertisements. The book analyses the clothing of various cultures, including the Hittite peoples and the less explored fashion of Eastern Europe, and it deals with craft traditions and national costume in different areas, including China, Greece, Romania and Georgia. It also investigates the style of marginalized groups and youth movements and the interpretation of fashion in the studies and writings of sociologists, philosophers and linguists, such as Fausto Squillace and Christian Garve.
Over the last decade, journalism has undergone radical changes: new languages, actors and methods have risen especially due to the digital transformation, revolutionizing this field in unpredictable ways. This book collects the most relevant scientific outputs of the Erasmus+ Capacity Building in Higher Education Post-Crisis Journalism in Post-Crisis Libya: A Bottom-up Approach to the Development of a Cross-Media Journalism Master Program (PAgES), co-funded by the European Commission in the Erasmus+ Capacity Building in Higher Education framework. It is ideally divided into two parts: the first section focuses on the theoretical and epistemological challenges of contemporary journalism, while the second part deals with the experiences of journalism(s), evoking tools, technical skills, and practices that are required within the media industry. Addressing topics concerning artificial intelligence, the role of algorithms, citizen journalism, the impact of Covid-19 and its challenges, social media dissemination, and many more, it gives a comprehensive and plural overview of what journalism is, or can be, today.
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Fashion Narrative and Translation explores fashion in narrative and translation featuring a corpus of descriptions in comparative literature. The book is divided into themes introducing crucial issues in fashion discourse and translation studies, including cinematic adaptation ‘from page to screen’ and costume design.
In questo volume, che nasce come esito del XLV convegno dell’Associazione Italiana di Studi Semiotici svoltosi presso l’Università di Cassino nei giorni 6-8 ottobre 2017, è interessante notare come una occasione di riflessione sul metodo semiotico sia diventata più il luogo di una messa in discussione della disciplina che di precisazioni sull’operare della disciplina. Qui non si trova ad esempio più traccia delle antiche diatribe fra “generativi” e “interpretativi”, non si discute di quadrati o passeggiate inferenziali; la semiotica da questo punto di vista sembra aver trovato un equilibrio, optando per un sincretismo di scuole che non posso che apprezzare, nel nome di una maggiore efficacia euristica.
L’opera affronta sul piano storico e teorico la complessa evoluzione delle forme seriali, interpretando il fenomeno come una delle basi portanti dell’intera cultura moderna occidentale. Il primo volume, a cura di Giovanni Ragone e Fabio Tarzia, ricostruisce l’archeologia e il primo mainstream della narrazione seriale; il secondo, a cura di Sergio Brancato ed Emiliano Ilardi, è dedicato al Novecento e alla contemporaneità; il terzo, a cura di Giovanni Boccia Artieri e Giovanni Fiorentino, indaga la dimensione seriale nei miti d’oggi: dalla fiction e dalla pubblicità alla musica e ai linguaggi artistici, dall’architettura alla moda e al design. Le tecnologie del racconto seriale r...
Miti galeotti. A intelligenza del resto si avvale della competenza esperta di intellettuali internazionali provenienti da diversi campi di ricerca per offrire un’indagine completa della costruzione e dell’impatto dei miti nella società contemporanea. Mediante un approccio collaborativo e interdisciplinare, si esplora in modo avvincente il ruolo del mito, proponendo un’analisi dei fenomeni culturali che plasmano la nostra coscienza collettiva. A partire da temi eterogenei tra cui AI, algoritmi, deep fake, moda, culti, social media, passioni collettive, città, tendenze, arte, letteratura, marketing, ecstasy e tanti altri, si compone un mosaico “mitologico” che segue la struttura de...
Che relazione c’è tra forma e formato? È possibile parlare di forma senza considerarne la grandezza o le caratteristiche di taglia, peso, massa, proporzioni e scala? Questo libro rinnova la teoria e il metodo della semiotica visiva, plastica e figurativa, aggiungendo alle categorie topologiche, eidetiche, cromatiche, di luce e testurali – già presenti nella “cassetta degli attrezzi” – l’importante tassello delle categorie metriche. In un’indagine interdisciplinare, come al tempo dei noti atelier di Greimas, semiologi, biofisici, architetti, filosofi, storici dell’arte e della moda si interrogano sul formato, a misura d’uomo ma soprattutto extra small e extra large, per i rapporti di valore e di potere intersoggettivi che instaura fra somatico e semantico. Testi di: Paul Ardenne Renato Barilli Anne Beyaert-Geslin Marion Colas-Blaise Agostino De Rosa Maria Giuseppina Di Monte Michele Di Monte Fabrizio Gay Francesco Marsciani Tiziana Migliore Ruggero Pierantoni Robert Storr Carla Subrizi Bianca Terracciano Stefania Zuliani
Questo volume presenta il versante italiano di una ricerca internazionale sulla metropoli, Pratiche di vita e produzione del senso fra Roma e San Paolo, diretta da Isabella Pezzini (Sapienza Università di Roma) e Ana Claudia Mei Alves de Oliveira (Pontificia Universidade Católica de São Paulo, Brazil) dedicata a due città in apparenza fra loro diversissime. In realtà, ad accumunarle non vi è solo il processo di globalizzazione che innesca dinamiche molto simili in tutte le città del mondo, ma anzitutto lo sguardo a partire dal quale esse vengono attraversate. L’approccio semiotico privilegia qui i temi dell’identità, dell’immaginario urbano, del consumo, e si concentra inoltre sullo spazio metropolitano come terreno in cui emergono conflitti così come nuove forme di creatività e espressione artistica.