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Surviving fragments of information about Pythagoras (born ca. 570 BCE) gave rise to a growing set of legends about this famous sage and his followers, whose reputations throughout Antiquity and the Middle Ages have never before been studied systematically. This book is the first to examine the unified concepts of harmony, proportion, form, and order that were attributed to Pythagoras in the millennium after his death and the important developments to which they led in art, architecture, mathematics, astronomy, music, medicine, morals, religion, law, alchemy, and the occult sciences. In this profusely illustrated book, Christiane L. Joost-Gaugier sets out the panorama of Pythagoras's influenc...
E' difficoltoso definire l’esatto periodo o la fase storica in cui compare il mito di Eracle, tuttavia è giusto pensare che esso provenga ab antiquo, probabilmente dal Neolitico e di poi dal mondo minoico-miceneo Gli studiosi sono comunque concordi nell'affermare che, proprio dalla seconda metà del II millennio a.C., circolavano oralmente dei racconti che avevano per protagonista un giovane guerriero-avventuriero, una sorta di eroe purificatore di un mondo ancora in preda ai mostri e alle vigori del Caos. Questo eroe andò gradualmente acquisendo i conno-tati di Eracle viaggiatore, che conquistava, alla conoscenza hominum, nuovi territori ed allargava, verso occidente e verso oriente, i confini delle terre fino ad allora conosciute: non è complicato riconoscere in questo personaggio l'Ἡρακλῆς dell'epoca classica. Con il progressivo ampliarsi delle esperienze coloniali greche, il mito di Eracle cambia i propri orizzonti: dal Peloponneso, la sua terra di origine ed il primo palcoscenico delle sue avventure, si passa prima ad altre regioni della Grecia, poi in Sicilia ed in Magna Grecia, fino ad arrivare nel Sannio, a Roma ed in Gallia.
In che modo e in quale misura l’Esquilino è al tempo stesso lo spazio del degrado, della convivenza interetnica e della cittadinanza attiva raccontato da siti web, televisione e stampa periodica? In una prospettiva di ampio senso, quali immagini parallele ne emergono dalla letteratura, dall’arte, dal cinema, dalla musica, dai cosiddetti social? Quali connotati gli attribuisce la gente che ci vive e lavora? Cosa rende l’Esquilino uno spazio attrattivo per abitarci o per svolgere attività economiche, culturali o sociali? Questo libro racconta l’Esquilino utilizzando non solo documenti storici, dati statistici e cartografie, ma anche le rappresentazioni che ne sono state fornite (sotto forma di immagini, articoli della stampa periodica, film, opere letterarie, manifestazioni artistiche) e le auto-rappresentazioni di abitanti e attori locali.
L’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale (AIPAI), in occasione dei suoi 25 anni, ha promosso i Secondi Stati Generali del Patrimonio Industriale. Per tracciare un bilancio ed elaborare strategie e visioni ha posto le condizioni per l’incontro tra gli addetti ai lavori e il confronto tra i molteplici ambiti operativi, di ricerca e istituzionali coinvolti. Ci si è riuniti a Roma e a Tivoli con la consapevolezza che il primo lascito dell’età industriale siamo noi, la nostra società con i suoi pregi e le sue contraddizioni, le incredibili conquiste degli ultimi secoli. La risposta è stata ampia e tra i numerosi contributi presentati in questo volume, si posson...