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Uno dei fenomeni emergenti nelle società contemporanee è l’offuscamento dei confini tra la dimensione “pubblica” e quella “privata”. La trasformazione digitale è tra i motori di tale processo, insieme all’evoluzione delle relazioni economiche e sociali, in un contesto caratterizzato da crescenti scambi e contaminazioni culturali, nonché da emergenze ambientali e sociali. La privatizzazione di aspetti tradizionalmente attribuiti al potere dello Stato, insieme alla caratterizzazione sempre più in chiave pubblicistica di relazioni precedentemente considerate di pertinenza della sfera privata, mettono in discussione molti campi del sapere, tra cui quello del diritto. Le (un tempo) rassicuranti categorie giuridiche tradizionali risultano profondamente coinvolte da tale processo. In particolare, la distinzione tra diritto pubblico e diritto privato è oggi sempre più sottoposta a tensioni e rivela la propria inadeguatezza ove si vogliano leggere in modo corretto le implicazioni giuridiche dei nuovi fenomeni sociali. DOI: 10.13134/979-12-5977-393-7
Premessa. SEZIONE PRIMA - CIRCOLAZIONE DEI MODELLI MICRO-COMPARATISTICI Vorrei, ma… sviluppi in tema di disgorgement, di P. Pardolesi. I punitive damages nell’ordinamento italiano, di P. Pardolesi. Class action e modelli di tutela collettiva, di M. Pastore. I trusts e il contratto di fiducia, di P. Pardolesi e V. Mancinelli. SEZIONE SECONDA - LA RESPONSABILITÀ CIVILE Illecito civile e modelli di ripartizione della responsabilità, di B. Tassone. La responsabilità per danni da fumo, di C. Mor-gana Cascione. Il danno ambientale: profili di responsabilità e (possibili) tutele, di C. Baldassarre. SEZIONE TERZA - I CONTRATTI La consideration al crocevia della causa e forma del contrat-to, di B. Tassone. Il promissory estoppel, la promessa unilaterale e la culpa in contraendo: relazioni pericolose? , di P. Pardolesi. La risoluzione anticipata del contratto in prospettiva comparatistica, di M. Della Chiesa.
Il volume raccoglie i contributi presentati al Convegno A 75 anni dalle leggi razziali: nuove indagini sul passato, ancora lezioni per il futuro, tenuto presso l’Università di Roma Tre il 10 dicembre 2013. La scelta di dedicare una giornata di riflessione al tema delle leggi razziali era in parte dovuta all’esigenza di ricordare i 75 anni dall’approvazione dell’ignobile normativa fascista, facendo il punto sulla letteratura esistente e sulle più recenti risultanze storiografiche; ma in parte anche dettata dalla necessità di rintracciare nelle pieghe dell’esperienza contemporanea i possibili indici di una recrudescenza della questione razziale, sia pure nascosta dietro forme più subdole e meno appariscenti. Si è pensato, quindi, di proseguire una linea di ricerca già intrapresa alcuni anni addietro (e sfociata nel volume Riparare risarcire ricordare. Un dialogo tra storici e giuristi, Napoli, 2013), promuovendo un approccio eminentemente interdisciplinare ai temi in oggetto. DOI: 10.13134/978-88-97524-35-9
Il modulo “Della Proprietà” è un autorevole commento articolo per articolo della disciplina normativa codicistica in tema di proprietà e contiene anche il commento alle più importanti normative speciali. L’Opera, coordinata dai Proff.i Iannarelli e Macario e divisa in 4 volumi (Primo volume: 810-868 – Secondo volume: 869-1099 – Terzo volume: 1110-1172 – Quarto volume: Leggi Collegate), è commentata da accademici e professionisti di altissimo livello e si rivela essere un mezzo autorevole ed utile per la pratica quotidiana all’avvocato e al magistrato. Nel terzo volume vengono commentati le norme del codice civile in tema di comunione, condominio, possesso, usucapione, azio...
I primi due decenni di questo secolo sono stati fortemente segnati da emergenze di ogni tipo: terrorismo, crisi finanziaria, disastri naturali, migrazioni, cambiamenti climatici, infine la pandemia di Covid,19. Come conseguenza della globalizzazione e della geopolitica globale, gli effetti di queste emergenze sono aumentati, richiedendo interventi a diversi livelli, anche sul piano giuridico. Allo stesso tempo, questa tensione globale è spesso messa in discussione da un approccio più locale alle questioni economiche e sociali. Il presente volume raccoglie gli atti del XXVI Convegno biennale dell'Associazione italiana di diritto comparato, dedicato alla indagine sulle conseguenze di tali emergenze per il diritto comparato. Può ragionevolmente discorrersi di un “diritto comparato delle emergenze”? Se le emergenze sono diventante caratteristica strutturale del nostro mondo globalizzato, dovranno i giuristi , tradizionalmente “inseguitori” dei fenomeni sociali , adattare il proprio approccio e adeguarsi al costante mutamento dei contesti giuridici? DOI: 10.13134/979-12-5977-137-7
The Roma Tre Law Review (R3LR) is an open-source peer-reviewed e-journal which aims to offer a digital forum for scholarly debate on issues of comparative law, international law, law and economics, law and society, criminal law, legal history, and teaching methods in law.
Comparative Property Law provides a comprehensive treatment of property law from a comparative and global perspective. The contributors, who are leading experts in their fields, cover both classical and new subjects, including the transfer of property, the public-private divide in property law, water and forest laws, and the property rights of aboriginal peoples. This Handbook maps the structure and the dynamics of property law in the contemporary world and will be an invaluable reference for researchers working in all domains of property law.
Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!