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TESTO IN FRIULANO E IN ITALIANO Eliseo al respirà jemplantsi i polmons cul aiar fresc de matine e cu la fragrance salvadie de tiere. Se une rispueste e podeve mai jessi, e jere scuindude in chel vint che, a dispiet dal passâ dai oms e des lôr angossis, al leve indenant a soflâ simpri compagn e indiferent. Gjenerazion dopo gjenerazion. Puartantsi daûr i laments secolârs dai spirts de grande culine e il cjant di amôr crudêl des Aganis. Eliseo respirò a pieni polmoni l’aria del mattino e la fragranza acre della terra. Se una risposta mai c’era, era custodita in quel vento che, nonostante il succedersi degli uomini e dei loro affanni, continuava a soffiare sempre uguale e indifferen...
Hay muchos libros escritos sobre el periodo que precedió a la tragedia de nuestra Guerra Civil. Pero muy pocos abordan la raíz del conflicto: la mentalidad de la gente corriente que años más tarde se vería abocada a la guerra, y los elementos y símbolos principales que configuraban tal mentalidad. Por lo que se refiere a los católicos, entre estos elementos sin duda ocupa un lugar primordial la devoción a Cristo Rey, y vinculada a ella la del Corazón de Jesús. El libro de Luis Cano analiza precisamente el surgimiento, la evolución y la influencia de estas devociones en España, integrando los aspectos culturales, políticos y espirituales. De este modo nos ofrece un enfoque diferente e inédito sobre un periodo crucial de nuestra historia, que permite una visión completa y comprensible de lo que pasó, así como del catolicismo español contemporáneo. «La lectura del libro de Luis Cano aporta un elemento de juicio importante para comprender lo ocurrido en España desde 1931» (José Andrés Gallego)
Kermes 97 - La rivista del restauro - Trimestrale Anno XXVIII – Gennaio-Marzo 2015
Questo contributo si basa sulla ricostruzione sperimentale dei processi artigianali. I reperti di origine sono la fibula ad arco CBTn4328, datata alla metà del VI secolo, facente parte delle collezioni archeologiche del Castello del Buonconsiglio di Trento e la placchetta a “S” in argento con decorazione a motivo equino proveniente dalla tomba 4 di Trezzo d’Adda (MI) (inv. n. ST.47899), datata alla metà del VII secolo e conservata presso il Civico Museo Archeologico di Milano. Durante il restauro dei due reperti metallici longobardi è stata rilevata la presenza di cloruro di argento, precisamente sotto forma di piccoli punti presenti a distanza regolare sui decori niellati. Una presenza da ritenere verosimilmente intenzionale con funzione decorativa oppure sigillante e/o di protezione di un tratto particolarmente elaborato e più esposto all’usura. Nell’articolo si documenta la ricostruzione sperimentale del niello – I reperti – Il niello e la ricostruzione sperimentale – Il cloruro di argento – Note – Bibliografia – Abstract in English Di Matteo Alessandro Pacini Estratto da Kermes 92 (Ottobre-Dicembre 2013) – pagine 57-63
INDICE CRONACHE DEL RESTAURO Matteo Bacchiocca Un baldacchino processionale in seta dipinta del secolo XVI. Metodologie e tecniche d’intervento Abstract Paola Boffula, Sandra Hodeček Papyrussammlung-Österreichische Nationalbibliothek di Vienna. Il papiro P. Vindob. A. P. 9081. Restauro, digitalizzazione e catalogazione on-line Abstract LE TECNICHE Giovanna Martellotti Due opere di Bernardino di Mariotto dello Stagno. I dati materiali a confronto con la trattatistica Abstract Alessandro Pacini Lampi di luce sul niello longobardo. Processi artigianali, analisi scientifiche e studio delle fonti Abstract STORIA DEL RESTAURO Giorgio Bonsanti Giorgio Torraca come didatta Abstract NOTIZIE & INF...
Pochi anni fa, il laboratorio di restauro dell’Accademia di Brera sono state restaurate due opere di Frencesco Hayez: la Betsabea al bagno, olio su tavola (1845) e l’Odalisca, olio su tela (1839 circa). Della vicenda e del restauro di quest’ultima opera si occupa l’articolo, allargando le considerazioni sulla tecnica di Hayez al confronto con la Betsabea e con una decina di altre opere di collezioni pubbliche e private, sulle quali è stata svolta una campagna di indagini non invasive. Sul dipinto è stato rilevato un precedente intervento completo di pulitura, reintegrazione e verniciatura. Le indagini diagnostiche e, in particolare l’infrarosso, hanno evidenziato la presenza di interessanti modifiche e aggiustamenti. La vicenda storica, la tecnica esecutiva, le indagini diagnostiche, lo stato di conservazione, l’intervento di restauro. Note e abstract in English. Di Andrea Carini, Isabella Marelli, Gianluca Poldi Estratto da Kermes 91 (Luglio-Settembre 2013) – pagine 40-46
INDICE CRONACHE DEL RESTAURO Maurizio Aceto, Angelo Agostino, Mauro Bernabei, Gaia Fenoglio, Cecilia Ghibaudi, Maria Paola Gusmeroli La Natività, un rilievo ligneo in Valtellina. Storia, restauro, analisi diagnostiche Abstract LE TECNICHE Andrea Carini, Isabella Marelli, Gianluca Poldi L’Odalisca di Francesco Hayez. Tecnica pittorica e restauro Abstract DOSSIER M. Beatrice De Ruggieri, Marco Cardinali, Giulia Silvia Ghia, Antonio Iaccarino Idelson, Giorgio Leone, Carlo Serino Carlo Saraceni e la tela di san Carlo Borromeo in San Lorenzo in Lucina. Analisi e recupero di un testo pittorico Abstract LA RICERCA Marianna Adamo, Massimo De Francesco e Donatella Matè Irraggiamento gamma su stam...
INDICE abstract in inglese al termine dell’articolo CRONACHE DEL RESTAURO Paola Borghese, Fabio Frezzato, Patrizia Fumagalli, Nadia Ghisalberti Restauri all’Accademia Carrara di Bergamo. Il San Sebastiano di Raffaello restaurato. Un modello di conoscenza TEMI D’ARTE Francesco Pertegato Le dalmatiche di Ravenna e Moyenmoutier. Alle origini delle vesti liturgiche, tra VII e IX secolo LE TECNICHE Cecilia Paolini Il ritrovato Ritratto dell?arciduca Alberto VII di Pieter Paul Rubens. Confronto diagnostico e iconografico con la ritrattistica rubensiana DOSSIER CULTURA PER I BENI CULTURALI Mnemosyne-Istituto per la Salvaguardia del Patrimonio Storico, a cura di Pietro Segala La cura dei terri...