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Viene qui proposta una visione del mondo pi� estesa di quella corrente, visione che sopravanza il quotidiano introducendovi il fermento del senso del mistero, da cui ci si attende soluzioni improvvise anche laddove tali soluzioni paiono impossibili. Il primo e pi� ampio testo riportato, Agh�lia M�non, � forse di tutti il pi� teurgicamente evocativo e fu apprezzato dalla mia amica Rosanna Masoero, pittrice e amante di cose esoteriche, che ne trasse acquerelli e tavole che vengono qui riprodotti. Negli aenigmata successivi si potr� notare un'evoluzione costante verso forme meno magiche e pi� contemplative, ispirate a tradizioni di varia origine.
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Raccolgo qui in volume i miei racconti, scritti a partire dal 1975 fino al 1996. I primi sei mesi del 1976 furono per me forse il periodo più creativo sotto il profilo poetico e narrativo che mi sia mai capitato di vivere; dopodiché l'ispirazione, che fluiva allora limpida e continua, mi fu letteralmente "spezzata" dallo svolgimento del servizio militare, che danneggiò alquanto, e a lungo, la mia percezione del mondo e la mia produzione sia poetica che narrativa. Persi di colpo, a contatto con un mondo di devastante miseria spirituale, una certa leggerezza che contraddistingueva la mia produzione, anche se è indubbio che tutte le esperienze hanno un loro scopo e pertanto confido che quella perdita infine giovasse alla profondità di quanto venne poi. Rimane il fatto che quella particolare limpidezza espressiva non la recuperai, in parte, se non molto più tardi. Alla felice vena del 1976 appartiene anche l'unico dramma che io abbia finora mai scritto, La Porta sul Mare, che qui riporto in appendice.
Qualcuno ha detto che la vera raffinatezza spirituale consiste nella scelta non del paradiso ma dell'anticamera del paradiso. Ecco, Il santo filosofo ci fa sentire sulla strada giusta per entrare nella stanza desiderata e temuta di chi è povero di fronte al mistero. E mentre ci conduce, talvolta ci lascia soli, ma non così smarriti da non poter trovare il filo teso. E di labirinto in labirinto, di vertigine in vertigine - tanti sono il suo sapere e la libertà che ci indica - talvolta sostiamo, increduli che tanta ricchezza esista per davvero. Il santo filosofo è un testo di chi ama la Sofia, e come alla madre a lei si abbandona. Il dono che ne riceve, e che riceve chi con lui con lo stesso spirito vive e ascolta, è quello di una bellezza segretissima, di una pace dolcissima. (Mirjana Zarifovic)
Quest'opera di Paul Sédir sullo yoga (una tra le prime in assoluto comparse in Europa) viene qui presentata per la prima volta in forma accettabile, con il testo francese a fronte. Sia il testo originale che la traduzione sono stati infatti accuratamente rivisti e corretti (ed ampiamente annotati) da Dario Chioli, dopo che per più di cent'anni hanno circolato in edizioni piene di errori tipografici e di traduzione. Con ciò si è voluto onorare la memoria di un ricercatore sincero che - già appassionato occultista, amico di Papus e di Stanislas de Guaïta nonché autore di un celebre libro sui Rosacroce - dopo l'incontro con il taumaturgo Maître Philippe di Lione, elaborò una nuova visione del mondo più misticamente caratterizzata. Questo libro riporta alcune tradizioni e fonti altrimenti poco note sia in Italia che in Francia ed è tra i primi testi in cui, sulla scorta di Louis Jacolliot e Saint-Yves d'Alveydre, ben prima di Guénon, si fa cenno alle tradizioni relative ad Agartthā.
Di Patañjali, maestro principe dello Yoga, si sa ben poco, neanche se fosse un solo o se furono in molti a portare tale nome. In italiano poi quasi niente si trovava finora nelle varie presentazioni alle diverse versioni degli Yogasūtra, e nessuno studio d'insieme. In questo volumetto peraltro non si pretende di risolvere i problemi cronologici ed interpretativi che nessun altro ha risolto; semplicemente si sono setacciate le varie fonti disponibili, raccogliendo ad uso dello studioso tutto quanto s'è potuto; traducendo anche parecchi estratti da opere mai prima tradotte in italiano, in particolare da quelle di James Haughton Woods e di Surendranath Dasgupta, che più di altri si sono occupati dell'identità e della biografia di Patañjali, e deducendo dai dati quanto si poteva. A supporto del ricercatore, viene anche proposta la bibliografia delle opere relative a Patañjali che sono state consultate dall'autore e che sono reperibili in Italia e su Internet.
Gli ?ivas?tra di Vasugupta, uno dei testi tantrici scivaiti fondamentali, sono indubbiamente un testo di non facile comprensione; in compenso forniscono molte risposte a chi sappia addentrarvisi con una giusta motivazione interiore. Se dunque hai adempiuto la tua parola, accettato le tue responsabilità... se è l'amore a sospingerti, e il deserto che dovrai attraversare non ti spaventa perché la tua vita precedente ti pare più deserta ancora, ed il tuo occhio interiore ha intravisto uno splendore segreto, allora inizia senz'altro per te la via propizia, ?ivam?rga, il cammino di ?iva, il cammino verso la felicità (?iva). Come un fiore dal profumo intensissimo, ti si offre la luce che illuminò Vasugupta, quando ?iva gli svelò nel sogno il luogo dove erano ad attenderlo, incisi sulla roccia, gli ?ivas?tra. Entra dunque, suvvia, in questo sogno, immergiti con grande attenzione nel lago della tua coscienza, e trova nell'inatteso la gemma che attende te solo.
Quest'opera, uscita a Bombay nel 1895 e poi riproposta nel 1907 in forma modificata sotto il titolo "The Spirit of the Upanishads or The Aphorisms of the Wise" e con la falsa attribuzione a Yogi Ramacharaka, viene ora tradotta in italiano per la prima volta nella sua forma integrale, correttamente restituita al suo vero autore, Manilāl Nabhubhāī Dvivedi, che volle, scrivendo questa "Imitazione", celebrare la figura di colui che è ritenuto il massimo maestro dell'Advaita-vedānta, Śrī Ādi Śankarācārya, restauratore della tradizione indù, fornendo una silloge di insegnamenti tratti sia dalle opere da lui direttamente scritte o commentate (molti passi sono tratti dalla "Bhagavadgītā" e dalle "Upanishad") sia da quelle scritte dai suoi immediati seguaci (Sureśvara, Vidyāranya). Dario Chioli, il curatore, ha spiegato nella Presentazione le contorte vicende editoriali del libro e delineato un profilo biobibliografico dell'autore, corredando poi il testo di note, bibliografia e glossario.
Devoted exclusively to women poets, this volume in the Undergraduate Companion Series presents students with an abundance of important resources necessary for 21st-century literary research. The most authoritative, informative, and useful Web sites and print resources have carefully been selected and compiled in a bibliographic guide to the introductory works of 221 women poets who write in English or have works available in English translation. Representing more than 25 nationalities worldwide, the women included in this volume have each contributed significantly to the genre of poetry. For each author you will find concise lists of the best Web sites and printed sources, including biographies, criticisms, dictionaries, handbooks, indexes, concordances, journals, and bibliographies.
This volume is a tribute to the career of Professor Mirjo Salvini on the occasion his 80th birthday, composed of 62 papers written by his colleagues and students. The majority of contributions deal with research in the fields of Urartian and Hittite Studies, the topics that attracted Prof. Salvini most during his long and fruitful career.