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Utilizzando un’ampia varietà di fonti – diari clinici, lettere, relazioni, articoli a stampa, cartelle cliniche e biografiche – il libro indaga la condizione di bambini e bambine definiti instabili e difficili in rapporto alla scienza psichiatrica che si stava specializzando nell’ambito infantile. Ne emerge un quadro caratterizzato da vissuti difficili, accompagnato da povertà e contraddistinto da complesse dinamiche di inclusione-esclusione a cui contribuirono medici, famiglie, amministrazioni fasciste e forze dell’ordine. Tuttavia gli stessi bambini, pur in situazioni complesse, continuarono a esprimere, narrare e dare voce alle loro storie e alle loro emozioni per quanto fu loro possibile nel contesto politico fascista, che nel corso degli anni enfatizzò le misure di controllo, rigenerazione e «bonifica umana».
Cet ouvrage fournira aux étudiants en droit toutes les clés pour maîtriser la Criminologie. Il vise 4 objectifs : Apprendre : des fiches de cours pédagogiques et exhaustives ;Approfondir : des éléments pour aller plus loin sur un point spécifique du sujet ;Appliquer : des exercices d’application corrigés ;Réviser : des fiches sur les notions essentielles à connaître. Un ouvrage essentiel pour maîtriser et approfondir son cours de Criminologie.
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Il tema: La ricerca della paternità. Responsabilità, diritti e affetti a cura di Stefania Bartoloni e Daniela Lombardi Introduzione | Open access Giorgia Alessi, Diritti di sangue. I nuovi orizzonti della ricerca della paternità e della maternità Flores Reggiani, Padri naturali fra tribunali civili e brefotrofi (Milano, 1816-1880) Andrea Borgione, Un divieto a metà. Le indagini di paternità nella Torino risorgimentale (1838-1865) Stefania Bartoloni, Il movimento delle donne e la filiazione naturale nell’Italia liberale Barbara Montesi, Il diritto famigliare ai tempi della Grande Guerra Alessandra Santantonio, Madri nubili e figli “illegittimi” in Marocco: pratiche discriminatorie...
Perché ad un certo punto della storia un fiume scompare dalle mappe geografiche? Che cosa accade ai suoi abitanti, a chi lo frequenta, alle comunità attorno? Un’indagine narrativa che ha come cuore la Rabiosa (oggi Fratta-Gorzone), il fiume mortalmente inquinato dal distretto conciario di Chiampo-Arzignano e poi interessato dal cantiere dell’Autostrada Valdastico Sud. Un romanzo che anticipa uno peggiori disastri ambientali italiani degli ultimi anni, e lo fa attraverso il racconto, delicato e intimo, del mondo di Nino Franzin, il protagonista, che vive la giovinezza in simbiosi con la Rabiosa. Gli studi, la laurea, il miraggio di un’importante carriera lo costringono a dare le spalle all’acqua. Saranno le coincidenze della vita a fargli incontrare di nuovo il destino di un fiume che non c’è più.