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Between the catastrophic flood of the Tiber River in 1557 and the death of the “engineering pope” Sixtus V in 1590, the city of Rome was transformed by intense activity involving building construction and engineering projects of all kinds. Using hundreds of archival documents and primary sources, Engineering the Eternal City explores the processes and people involved in these infrastructure projects—sewers, bridge repair, flood prevention, aqueduct construction, the building of new, straight streets, and even the relocation of immensely heavy ancient Egyptian obelisks that Roman emperors had carried to the city centuries before. This portrait of an early modern Rome examines the many c...
Questa è la seconda pubblicazione dell’Accademia di San Luca con il sottotitolo: APERTI PER RESTAURI. Tale locuzione diventa quindi un tracciato di metodo per le manutenzioni e gli interventi che l’Accademia effettua sulle opere d’arte e sugli edifici di proprietà. Aperti per non impedire la frequentazione e l’uso durante i lavori e aperti per spiegare il restauro facendone un momento di comunicazione illustrativa. In questo caso il restauro aperto ha interessato la ricca decorazione interna della cupola e del tamburo dei SS. Luca e Martina di Pietro da Cortona. Durante i lavori l’intera chiesa è rimasta fruibile per funzioni religiose ed eventi culturali grazie ad un ponteggio ...
Il volume propone una selezione di voci che concorrono a tratteggiare la vicenda plurisecolare del palazzo dei Convertendi, dalla sua prima configurazione, plasmata inglobando l’edificio che fu la casa di Raffaello fino alla morte, ripercorrendo poi la demolizione e ricostruzione dell’edificio alla fine degli anni Trenta del Novecento, fino al restauro attuale, condotto con scrupolo scientifico e attenzione filologica a cura dell’Amministrazione proprietaria. Grazie ai diversi punti di vista presentati si approfondiscono le mutazioni di un ambito urbano che riflettono i più ampi avvenimenti storico-politici che hanno visto la nascita dello Stato della Città del Vaticano e si ricostruiscono i profili delle istituzioni che, nei secoli, hanno dimorato nel palazzo. Il volume apre nuove prospettive di studio e ricerca offrendo, al contempo, spunti di riflessione sul valore dell’architettura come testimone di memorie storiche del nostro passato antico e recente.
Il volume propone una selezione di voci che concorrono a tratteggiare la vicenda plurisecolare del palazzo dei Convertendi, dalla sua prima configurazione, plasmata inglobando l’edificio che fu la casa di Raffaello fino alla morte, ripercorrendo poi la de
Atti del convegno Roma, Palazzo Barberini, 3-4 dicembre 2012 L’idea di questo Convegno nasce all’interno della Soprintendenza speciale per il PSAE e per il Polo museale della città di Roma, in collaborazione con l’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione, dal desiderio di mettere a disposizione del pubblico più vasto, e del Ministero stesso, uno spaccato di conoscenza dei ricchi e spesso irripetibili patrimoni fotografici contenuti in un campione significativo di Istituzioni culturali della città. Si è voluto in queste giornate dare voce agli stessi conservatori degli archivi, che quotidianamente operano a contatto con i materiali e ne conoscono caratteristiche e problematiche: ciascuno di essi ha tracciato un particolare profilo delle raccolte affidate alle sue cure, a seconda anche dei propri personali interessi e delle occasioni di studio che ha avuto nel corso degli anni.
Viene presentato, al termine del procedimento per l'acquisizione allo Stato della Villa Giustiniani-Odescalchi di Bassano Romano, il risultato del compendioso programma di studi e ricerche promosso e curato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici per il Paesaggio per il Patrimonio Storico Artistico del Lazio. Il feudo bassanese, in origine degli Anguillara, fu acquistato nel 1595 dal ricco commerciante e finanziere genovese Giuseppe Giustiniani, riparato a Roma dal lontano Oriente; la Villa fu restaurata e configurata nello stato attuale dal figlio Vincenzo (Chio 1564-Roma 1637) sul principio del Seicento per farne la propria casa-museo, rappresentativa sede di importanti collezioni a...
Il presente lavoro ha inteso ricostruire, attraverso una loro idonea catalogazione, il panorama di riviste scientifiche italiane che, dal Novecento all'attualità, hanno dedicato, interamente o in parte, la propria produzione al restauro architettonico. Prima di tutto si è proceduti alla consultazione dei cataloghi presenti nelle biblioteche Campane che sono state: Biblioteca Nazionale "Vittorio Emanuele" di Napoli, Biblioteca Universitaria di Napoli, le Biblioteche dell'Università degli studi di Napoli "Federico II": Biblioteca "Roberto Pane", Biblioteca di Area Architettura, Biblioteca "Marcello Canino", Biblioteca ex DICATA e la Biblioteca di Architettura e Disegno Industriale dell'Univ...
Il volume illustra le vicende della chiesa di S.Maria in via Lata, edificio di culto caratterizzato da un lungo iter storico e architettonico. La ricerca prende l'avvio dall'analisi dell'area prossima all'antica via Lata per lo stretto rapporto che lega le trasformazioni urbane alle modificazioni dell'edificio di culto. Un paziente lavoro di rilettura e riordino delle notizie, spesso episodiche e frammentarie, ha permesso di riassumere la sua lunga e nobile storia, distinta dalle molteplici vicende edilizie e di gusto susseguitesi nei secoli. Sono stati affrontati tutti i momenti della fabbrica, dall'identificazione delle strutture antiche presenti nei sotterranei alla chiesa medievale; dall...
Nel 1891 a Roma fu completato un campo trincerato composto di quindici forti difensivi. L'inattesa invenzione di nuove armi da guerra rese il progetto inutilizzabile e ridusse i forti a generiche zone militari. Molte di queste strutture versano oggi in stato di abbandono. Con il passare degli anni l'espansione urbana le ha inglobate rendendole ambiti degradati ma anche potenziali occasioni di riscatto per quartieri cresciuti su basi speculative. Insieme ai loro compendi i forti occupano notevoli estensioni di territorio sottratto al pubblico e inutilizzato. Questo studio propone nuove modalità di intervento su tale preziosa e trascurata eredità per individuarne destinazioni d'uso attuali e recuperare un patrimonio comune che tutti rischiamo di perdere. Saggi e contributi di : Piero Ostilio Rossi, Andrea Bruschi, Simone Ferretti, Paola Guarini, Anna Giovannelli, Andrea Grimaldi, Luigi Tamborrino.
This volume investigates emblematic and art-historical issues in Lavinia Fontana’s mythological paintings. Fontana is the first female painter of the sixteenth century in Italy to depict female nudes, as well as mythological and emblematic paintings associated with concepts of beauty and wisdom. Her paintings reveal an appropriation of the antique, a fusion between patronage and culture, and a humanistic pursuit of Mannerist conceits. Fontana’s secular imagery provides a challenging paragone with the male tradition of history painting during the sixteenth century and paves the way for new subjects to be depicted and interpreted by female painters of the seventeenth century.