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Diplomacy has never been a politically-neutral research field, even when it was confined to merely reconstructing the backgrounds of wars and revolutions. In the nineteenth century, diplomacy was integral to the grand narrative of the building of the modern 'nation-State'. This is the first overall study of diplomacy in Early Renaissance Italy since Garrett Mattingly's pioneering work in 1955. It offers an innovative approach to the theme of Renaissance diplomacy, sidestepping the classic dichotomy between medieval and early modern, and re-considering the whole diplomatic process without reducing it to the 'grand narrative' of the birth of resident embassies. Communication and Conflict situa...
‘As the sun sees everything, so should the eye’: this was the guiding principle expounded in the 1588 Statutes of the Order of St John concerning management and control over its extensive urban and rural properties. In a similar way, this book seeks to provide its readers with the eyes through which to navigate a variegated Hospitaller landscape from Portugal to Italy and from Germany to Malta in the early modern period. Priories, bailiwicks, foundations, and commanderies formed the power base of the institution, and the Order acted with local leaders and communities in a series of overlapping jurisdictions which led to both fruitful alliances and power struggles. The contributions in th...
Die Beiträge zur Altertumskunde enthalten Monographien, Sammelbände, Editionen, Übersetzungen und Kommentare zu Themen aus den Bereichen Klassische, Mittel- und Neulateinische Philologie, Alte Geschichte, Archäologie, Antike Philosophie sowie Nachwirken der Antike bis in die Neuzeit. Dadurch leistet die Reihe einen umfassenden Beitrag zur Erschließung klassischer Literatur und zur Forschung im gesamten Gebiet der Altertumswissenschaften.
A new history of the Great Western Schism, focusing on social drama and the performance of legitimacy and papacy.
La Società Napoletana di Storia Patria fu creata nel 1875 per volontà di alcuni politici e studiosi napoletani, mutuando la sua struttura dalle società storiche già sorte. Come gli altri istituti italiani, anche il sodalizio napoletano ebbe come primari interessi l’edizione di fonti, la difesa della propria autonomia, il tentativo di conciliare piccola e grande patria. Lo scopo era duplice: rafforzare il legame tra la popolazione e la dinastia sabauda ed evidenziare, tramite le memorie locali, il contributo dato al processo di nation building. Attraverso la ricostruzione biografica di alcuni membri della società storica napoletana, si comprende bene che nulla di ciò che accadeva in c...
Every year, the Bibliography catalogues the most important new publications, historiographical monographs, and journal articles throughout the world, extending from prehistory and ancient history to the most recent contemporary historical studies. Within the systematic classification according to epoch, region, and historical discipline, works are also listed according to author's name and characteristic keywords in their title.
Questo volume contiene il primo estratto dell'attività di schedatura realizzata dalla Direzione regionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali sui monumenti ai caduti della prima guerra mondiale in Campania, circa 700. La schedatura ha lo scopo di attirare l'attenzione su un patrimonio del secolo scorso capillarmente diffuso, che, espressione di arte pubblica destinata ad un pubblico di passanti e di cittadini e oggetto di commemorazioni considerate retoriche, è stato nel tempo guardato con una certa sufficienza rispetto all'arte delle avanguardie contemporanee e relegato in una sorta di limbo dalla storia dell'arte. Va ricordato lo scopo di questi monumenti: la memoria di un ...
Il volume raccoglie una serie di studi nati attorno all’impresa di edizione delle corrispondenze diplomatiche milanesi e fiorentine da Napoli in età aragonese, in particolare negli anni di Ferrante d’Aragona (1458-’94). Essi spaziano dalla storia della guerra e del territorio alla prosopografia, dalla ricostruzione delle reti di relazione negli ambienti cortigiani alla politica internazionale, dalla geografia feudale ai conflitti tra la monarchia e l’aristocrazia. Ne risulta un importante incremento delle nostre conoscenze sul regno di Napoli, reso possibile dallo studio ampio e sistematico della fonte diplomatica, che viene valutata nei suoi differenti gradi di attendibilità con il concorso delle altre fonti disponibili, regnicole e non, e utilizzata nella varietà delle sue potenzialità informative.
Studiare gli archivi dei signori rurali del Mezzogiorno d’Italia tra XIV e XV secolo significa cogliere la natura del loro potere, il modo in cui esso si diceva. Il volume, che accoglie le sollecitazioni della storiografia più recente, è fondato sulla repertoriazione di importanti complessi documentari dell’Archivio di Stato di Napoli, fondo Sommaria (Relevi, con i dossier per la successione feudale; Dipendenze, I, Conti erariali dei feudi e Diversi, con registri signorili pervenuti al Fisco per confisca o morte senza eredi). Sono inoltre oggetto di studio i cartulari e le platee calabresi, tipici «libri-archivio» che inglobano repertori più antichi (famiglie Ruffo e Sanseverino), e le pergamene degli Albertini di Nola. La ricchezza informativa dei fondi archivistici e dei registri presi in considerazione consente agli autori di concentrarsi sulla sostanza dei poteri signorili, la tipologia delle scritture prodotte dai signori e per i signori, la loro gestione del patrimonio, le strategie di costruzione della memoria. Saggi di R. Berardi, P. d’Arcangelo, V. Rivera Magos, S. Pollastri, L. Petracca, L. Tufano.
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