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Non importa quanto forte possano essere i sentimenti che coinvolgono gli esseri umani, la volontà scaverà un solco profondo su cui tutto si muoverà e le azioni intraprese dagli attori di tutte le microstorie saranno solo lapislazzuli di energia surreale, da comprendere solo se si è pronti ad assorbirli. Un piccolo grande gioiello posto sulla frontiera dell'umanità. Vincitore del Premio Short Kipple 2021.
Dieci storie di fantascienza triestina, dieci essenze di una città, Trieste, che respira il futuro e il limite come forse nessun altro luogo in Italia, in quanto essa stessa città di confine per eccellenza.
La rilettura in chiave fantastica dell’antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters e dell’album Non al denaro non all’amore né al cielo di Fabrizio De André affida a nove racconti la voce di altrettanti defunti provenienti da un futuro lontano. Ascolterete i loro racconti, conoscerete i loro vizi e le loro virtù e scoprirete, forse, come il rapporto tra la società contemporanea e i propri defunti potrebbe radicalmente cambiare.
Fantascienza - racconto lungo (19 pagine) - Non assisteva più a un dibattito scatenato, a un tifone di turpiloqui, a un muro di parole, pregiudizi e desideri: ne era al suo interno, nel suo occhio calmo, ne era interprete. Ogni pensiero e azione della quotidianità cambia il modo in cui concepiamo noi stessi e il mondo che ci circonda. La somma di visioni chiamata “umanità” è una fittissima rete interconnessa che gode di vita propria. Quando logiche liberiste di mercato sfilacciano l’ordito e s’insinuano nei più profondi meandri della psiche umana, la coscienza collettiva trascende nel surreale, sfocia nell’inaudito. Lo sapeva già, Tommaso, tutto ciò? Fabio Aloisio, classe ...
Speciale Science Fiction: 70 racconti brevissimi di fantascienza selezionati dalla WMI - Tecnica: i grandi scrittori: Joseph Conrad - Editoria: Sherlock Holmes in Italia Di solito non siamo ripetitivi, ma quando una iniziativa ha successo, non abbiamo dubbi a riproporla al pubblico, non appena se ne ripresenta l’occasione. Lo Speciale Science Fiction aveva già occupato il posto d’onore del numero 24 della nostra rivista, e ora, dopo dieci fascicoli, lo riproponiamo. E non lo facciamo solo per imitare un’idea che ha raccolto il consenso del pubblico (quel numero è tutt’ora il fascicolo più venduto della rivista), ma anzi per darvi sostanza e cercare di rendere ancora più affascinante questo esperimento, che coinvolge centinaia di autori sul forum della WMI, in un contest letterario di altissimo livello. Ecco perché questa volta i racconti selezionati sono stati 70 (più uno che li riassume tutti), anziché 50 come per il fascicolo precedente: sono stati così tanti i racconti di fantascienza di valore, da costringerci ad ampliare il numero dei testi pubblicabili.
PIANETA D'ARIA (1971) Ishmael, unico sopravvissuto della Pequod, la nave baleniera che abbiamo conosciuto nel Moby Dick di Melville, precipita in una spaccatura dello spaziotempo che lo porta nel futuro: su una Terra invasa da vegetazione succhiasangue e illuminata da un sole rosso sangue, terre aride dove un tempo ruggiva l'Oceano Pacifico. Ci sono balene da cacciare, ma qui si librano in un cielo blu scuro. Philip José Farmer racconta un'affascinante storia di navi baleniere e marinai del cielo, in un bizzarro mondo futuro dove non ci sono mari da navigare né porti sicuri in cui riparare. Un universo che avrebbe affascinato anche Herman Melville.
Fantascienza - rivista (220 pagine) - Versione digitale di Robot 93 con racconti di Sarah Pinsker (Premio Nebula), Jack Vance, Dario Tonani, Braggion, Catellani, Dama, Napolitano e Aloisio - Distopia climatica - Solarpunk - Love Death + Robots - "Robot 93" di Silvio Sosio Vi è mai capitato di scavare nei ricordi, vecchi compiti di scuola, fotografie o cartoline, e scoprire qualcosa di voi stessi che proprio non immaginavate? Che vi coglie di sorpresa e magari vi fa cambiare l’idea che avete di voi stessi? O scoprire che quella vecchia trasmissione televisiva che avete dimenticato vi ha lasciato molto più di quanto non sembri possibile? Se vi è successo qualcosa di simile Due verità e u...
Le vie della fantascienza sono lastricate di tentativi, d’ibridazioni, di sperimentazioni e immaginazioni oltre la quotidianità, d’introspezioni che i nostri sensi umani vorrebbero costantemente porre all’attenzione. Noi siamo il nostro tempo e i nostri ricordi, le emozioni e i bisogni, le paure e le constatazioni, e mai penseremmo che sia possibile rimanere identici nel futuro già incipiente: abbiamo la sensazione che il tempo ci priverà in parte della nostra identità, ma forse è solo perché non abbiamo abbastanza immaginazione per tuffarcisi dentro. “Bio”, vita, e “Kin”, parentela, come la intende Donna Haraway, cioè un legame allargato tra i viventi, una connessione d’intenti che non è una mera bolla, ma un olobioma che vive d’interazioni delle proprie unità biologiche. Il nuovo “flusso” (la quarta antologia delle serie “NeXT-Stream”) è quindi qualcosa di più verticale, non il ripetitivo scorrere dell’acqua di un fiume, ma una corrente piroclastica d’idee senza alcuna intenzione di essere copia, ma con quella di essere origine di altre idee, proprio come la lava di un vulcano forma nuova roccia.
L'eterno ritorno delle mentalità umane, perpetuato fin nelle entità da loro create; “Quanti lettori potranno riconoscersi in quegli stilemi?” sembra domandarsi Elisa Franco: e se il riconoscersi dovesse significare soltanto aver raggiunto un altro grado di ricorsività?