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This volume is aimed at providing a comprehensive overview of the state of art of research related to geo-related hazards in the Caucasus and other orogenic regions; it is also devoted to shedding light on a broad array of geological phenomena as well as discussing innovative tools and strategies for geohazard assessment. Additional emphasis is placed on preventive and mitigation measures, which might be helpful in tackling seismic, volcanic and landslide risks affecting major lifelines and infrastructures. The innovative, multidisciplinary methodologies illustrated in this volume may be successfully applied to other orogenic regions across the globe. The book features major scientific contr...
This Special Issue outlines the role of geoheritage and geotourism as potential touristic resources of a region. The term “geoheritage” refers to a particular type of natural resources represented by sites of special geological significance, rarity or beauty that are representative of a region and of its geological history, events, and processes. These sites are also known as “geosites” and, as well as archaeological, architectonic, and historical sites, can be considered as part of the cultural estate of a country. “Geotourism” is an emerging type of sustainable tourism, which concentrates on geosites, focusing on visitor knowledge, environmental education, and amusement. Geotou...
Cover Image Credit: Zhaofei Liu and Ying Li From the Institute of Earthquake Forecasting, China
2017 has been an exciting year for our innovative open access journal Frontiers in Earth Science: many new articles have been published and are now indexed in Web of Science (ESCI), new sections have opened for submissions (including Solid Earth Geophysics), and our Editorial Board has been successfully leading the peer review process and providing comprehensive reviews to our authors. Have a look at our archive to read about the feeding habits of dinosaurs, human influence on in the African humid period, volcanic hazard models, or how glaciers flowing into the ocean surrounding Greenland have changed over time! Launched at the end of 2013, our Journal consists of several specialties whose n...
Don’t look up o just look up? Con questa domanda, gli autori introducono una nuova interpretazione del “cambiamento globale”, partendo dall’analisi del film cult del regista statunitense Adam McKay. Viviamo nell’era della “scarsità”, alle soglie della catastrofe ecologica: dalla penuria di materie prime a gravi livelli di disuguaglianza, dall’incapacità di comunicare la scienza alla crisi della democrazia. Siamo vittime di una filosofia populista acchiappa-consensi, del “cosa piace alla gente” e non del “cosa fa bene alla gente”. La politica esalta sé stessa utilizzando qualsiasi mezzo. Il linguaggio della comunicazione su scala planetaria riflette una concezione del giornalismo lontana dai valori fondanti della professione. I social media alimentano panico e isteria: trasfigurano la percezione dell’opinione pubblica nei confronti del mondo scientifico, convertendola in “emozione collettiva”. In tutto questo a soccombere è la massa, sempre più omologata e influenzabile, che troppo banalmente sceglie tra bene e male.
Il Dipartimento di Scienze Umane e dell'Innovazione per il Territorio (DiSUIT) è il settimo dipartimento dell'Università degli Studi dell'Insubria ed è nato ufficialmente nel gennaio 2019. Questo volume rappresenta il secondo numero di una serie di pubblicazioni biennali, inaugurata nel 2021 e destinata ad illustrare, al pubblico più ampio, le ricerche in corso o già concluse di docenti, ricercatori, dottorandi attivi all'interno del Dipartimento. I testi riuniti mirano a un dialogo interdisciplinare tra sapere umanistico e scientifico, allo scopo di valorizzare e studiare il territorio nella sua complessità storica, culturale e ambientale.
Dal classico della fantascienza di Frank Herbert del 1965 ai recenti adattamenti cinematografici di Denis Villeneuve, passando per il film mai realizzato di Alejandro Jodorowsky, la trasposizione del 1984 di David Lynch e i molti volumi che hanno arricchito la saga, Dune è un autentico mito contemporaneo che ha lasciato un segno profondo nell’immaginario collettivo. Ma qual è il vero segreto del suo successo? In questo saggio, gli autori provano a rispondere facendo luce sui tanti temi che si celano dietro la saga: i culti messianici mediorientali, l’intelligenza artificiale, l’esplorazione dello spazio, le dinamiche della società feudale, la mistica medievale sufi dei Fremen, la droga sacra e le suggestive ipotesi tecnologiche dell’autore, tra plausibilità e fantasia.
Tra filosofia, critica cinematografica, analisi sociale e gender studies, Le strade furiose di Mad Max è la prima pubblicazione in Italia ad analizzare l’universo desolato proposto da George Miller nei film dedicati a Max Rockatansky, l’eroe di un mondo post-atomico. Fin dall’uscita di Interceptor nel 1979, la saga ha plasmato in modo decisivo l’immagine distopica e selvaggia dello scenario post-apocalittico; una realtà desertica, popolata da crudeli bande di predoni dal look steampunk a bordo di affascinanti e terribili veicoli assemblati con pezzi di vecchie automobili, teschi, carcasse e arrugginiti oggetti del passato. Scocche infernali e potenti che viaggiano veloci su terre devastate, in cui l’uomo è ridotto a un unico istinto: sopravvivere. In queste pagine, critici e filosofi speculano partendo dagli spunti regalati dalla distopia radioattiva delle pellicole di Mad Max per affrontare i limiti e le prospettive della nostra finita esistenza. Con scritti di: Matteo Bittanti, Matteo Boscarol, Rudi Capra, Diego Cavallotti, Giuseppe Gangi, Antonio Pettierre, Jonatan Peyronel Bonazzi, Mariangela Sansone e Andrea Tortoreto.