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Commenti a Wittgenstein
Al "Tractatus logico-philosophicus" di Wittgenstein, Giovanni Piana aveva già dedicato nel 1973 un'impegnativa "interpretazione". In essa, l'ultimo capitolo preparava già il "passaggio al punto di vista del gioco" che ha la sua realizzazione più matura nelle "Ricerche filosofiche". Ai temi principali di quest'ultima opera sono dedicati questi commenti, che chiariscono e discutono i gruppi più significativi delle osservazioni. Lo stile icastico del "Tractatus" è ormai lontano: per illustrare i propri punti di vista Wittgenstein ora lavora come su un quaderno di appunti, servendosi di dialoghi, aforismi, brevi narrazioni, persino di accenni a fiabe possibili; e il commentatore, anziché accompagnare la lettura con chiose pedantesche, così fastidiosamente ricorrenti nella bibliografia wittgensteiniana, ne asseconda lo stile e lo spirito, con vantaggio per la comprensione dei testi, ma anche rinnovando il piacere del leggere.
Phenomenology in Italy
This book features a theoretical depiction of the Italian phenomenological tradition. It brings together the main Italian phenomenologists of the present to discuss the positions and theories of the most important Italian phenomenologists of the past. Those profiled include Antonio Banfi, Sofia Vanni Rovighi, Enzo Paci, Dino Formaggio, Giuseppe Semerari, Enzo Melandri, Paolo Bozzi, Carlo Sini, Giovanni Piana and Paolo Parrini. This collection shows not only the variety of perspectives but also the inner consistency, peculiarity and originality of the tradition. Moreover, the contributors connect continental and analytical traditions, the scientific approach and existentialism. Italian phenomenology, the rise of which dates back to Antonio Banfi’s writings on Husserl in 1923, proves to be from its very beginning, a relational philosophy. It is a philosophy that is capable, precisely by means of its method, of developing actual forms of communication and exchange among the different sciences. This book will provide graduate students and researchers with unique insights into the Italian school of phenomenological thought.
Edmund Husserl Bibliography
This bibliography contains the publications of Husserl and the main secondary literature on Husserl, from Husserl's earliest publication (1887) till today (1997). As the collection of material was conduded in lune 1997, the list of publications for the year 1997 is of course incomplete. In this bibliography publications in the following languages have been induded: German, English, French, Italian, Spanish, Portuguese and Dutch - for both primary and secondary literature. Since this bibliography has been based primarily on the consultation of the induded documents (and not restricted to copying already existing bibliographies), it was not possible to indude publications in languages other th...
Teoria del sogno e dramma musicale. La metafisica della musica di Schopenhauer
La posizione di Schopenhauer sulla musica è considerata una delle espressioni teoriche più alte della concezione della musica in età romantica. E tuttavia né la teoria né i gusti musicali sembrano incontrarsi con il romanticismo. Questo libro di Giovanni Piana propone una concisa esposizione della metafisica della musica di Schopenhauer, nella quale viene accentuato il riferimento al passato musicale, ma viene anche fatto emergere quel rapporto tra musica come passione della volontà e natura come affettività diffusa, che rappresenta il punto di incontro con Wagner. Questi riesce a fornire un'interpretazione in termini musicali della straordinaria teoria del sogno presentata da Schopenhauer nel suo saggio dedicato all'"oscuro regno" dei fenomeni paranormali. Ne risulta una potente risignificazione della concezione di Schopenhauer, capace di gettare su di essa bagliori che contribuiscono a illuminare il suo senso più profondo.
Filosofia della musica
Questa "Filosofia della musica", pubblicata nel 1991, è apparsa in un contesto in cui era vivamente sentita da parte di filosofi e musicisti l'esigenza di un confronto sulle questioni che stanno alle radici del fenomeno musicale nel suo complesso. La critica che qui viene condotta contro le implicazioni filosofiche della semiologia musicale fa da sfondo ad un percorso che intende sperimentare nuove vie nella delimitazione delle nozioni elementari che rappresentano le strutture portanti dell'universo dei suoni. Il libro si conclude con una discussione che mostra come solo attraverso l'operare dell'immaginazione simbolica la musica possa mantenere la presa sulla realtà. Che questo percorso si muova spesso ai margini del musicale ha le sue ragioni all'interno del punto di vista adottato, ma anche ripete e riprende sul piano della riflessione filosofica quel ritorno alle origini che fa parte del senso profondo della straordinaria avventura della musica novecentesca.
Polis, Ontology, Ecclesial Event
Christos Yannaras (born 1935 in Athens, Greece) has been proclaimed ‘without doubt the most important living Greek Orthodox theologian’ (Andrew Louth), ‘contemporary Greece’s greatest thinker’ (Olivier Clément), ‘one of the most significant Christian philosophers in Europe’ (Rowan Williams). However, until recently the English speaking scholar did not have first-hand access to the main bulk of his work: in spite of the relatively early English translation of his The Freedom of Morality (1984), most of his books appeared in English fairly recently – such as Person and Eros (2007), Orthodoxy and the West (2006), Relational Ontology (2011) or The Schism in Philosophy (2015). In...
Revisiting Searle on Deriving "Ought" from "Is"
This book reconsiders the supposed impossibility of deriving "Ought" from "Is". John R. Searle’s 1964 article How to Derive "Ought " from "Is’’ sent shockwaves through the philosophical community by offering a straightforward counterexample to this claim of impossibility: from your promising something- and this is an "is" - it simply follows that you "ought" to do it. This volume opens with a brand new chapter from Searle who, in light of his subsequent philosophical developments, expounds the reasons for the validity of that derivation and its crucial significance for social ontology and moral philosophy. Then, in a fresh interview with the editors of this volume, Searle explores a ra...
Phenomenology and Mind 24
INTRODUCTION Paolo Di Lucia and Lorenzo Passerini Glazel, Introduction. Veritas in Dicto, Veritas in Re Amedeo Giovanni Conte, Three Paradigms for a Philosophy of the True: Apophantic Truth, Eidological Truth, Idiological Truth SECTION I. Truth of Language (De Dicto Truth) vs. Truth of Things (De Re Truth) Roberta De Monticelli, Ockham’s Razor, or the Murder of Concreteness. A Vindication of the Unitarian Tradition Richard Davies, Monadic Truth and Falsity Stefano Caputo, One but not the Same Paolo Heritier, True God and True Man: Some Implications SECTION II. Truth of Things and the Normative and Axiological Dimensions of Reality Anna Donise, A Stratified Theory of Value Venanzio Raspa, O...
Introduzione alla filosofia
Introdurre alla filosofia non dovrebbe essere molto diverso, né molto più facile né molto più difficile, che introdurre ad una disciplina scientifica qualsiasi - la matematica o la fisica, la psicologia o la sociologia. In ogni caso è questo il modello a cui subito si pensa. Una disciplina scientifica ci sta di fronte come un grande edificio che noi ora vediamo solo dall'esterno, dalla strada. Si tratta di un edificio - lo sospettiamo già dalla sua mole - che certamente deve avere un numero enorme di stanze e di stanzine, di corridoi, di scale e scalinate che portano in ogni dove; un numero enorme di soffitte e di cantine. Per qualche motivo in questo edificio desideriamo entrare. Anche soltanto per dare un'occhiata al suo interno. Abbiamo delle attese. Saranno giustificate? Giovanni Piana tenta di rispondere a questa domanda, in una forma concisa che tende all'aforisma.
