You may have to Search all our reviewed books and magazines, click the sign up button below to create a free account.
None
None
I racconti di William Faulkner sono scaturiti dalla stessa materia dei grandi romanzi dell’autore. Vi ritroviamo così il microcosmo della contea di Yoknapatawpha, trasfigurazione di quella di Lafayette, nel suo Mississippi, con quel particolare «métissage» prodotto da un secolo e mezzo di invasioni coloniali, immigrazioni e conflitti tra etnie, classi e generazioni: indiani Chikasaw e schiavi neri braccati come selvaggina, bianchi poveri e benestanti, tagliagole portuali e gente per bene, vigliacchi e altruisti capaci di occasionali eroismi, sopravvissuti della guerra civile e reduci della prima guerra mondiale. E vi ritroviamo, contiguo a questo brulichio di personaggi elevati ad arch...
Gli imperfezionisti, il romanzo d'esordio di Tom Rachman, ci catapulta nella redazione di un giornale internazionale con sede a Roma. È popolata da eccentrici personaggi: dallo scrittore di necrologi che fa qualunque cosa pur di evitare di lavorare, al giovane freelance sfruttato da un egocentrico corrispondente di guerra, fino all'editore più interessato al suo magnifico bassotto Schopenhauer che ai problemi del giornale. Sullo sfondo delle guerre in Afghanistan e Iraq, del clima di tensione internazionale e della caccia a Bin Laden, il giornale avrebbe infinito materiale con cui riempire le proprie pagine, ma le vere storie da prima pagina sono le vite professionali e private dei personaggi che in quel giornale lavorano, si scontrano, arrancano. Con ironia e disincanto Tom Rachman racconta il mondo della carta stampata: l'approssimazione, la sciatteria e le bassezze che ormai contraddistinguono il giornalismo. Una realtà che lui conosce bene, avendo lavorato dal 2002 come corrispondente da Roma dell'Associated Press di New York.
I suoi romanzi hanno suscitato l'insonnia di Virginia Woolf, che nel Diario di una scrittrice ammette di essersi svegliata in preda a un'acuta sofferenza, pensando al suo libro come a qualcosa di morto e deludente, e molto inferiore all'amara verità e all'originalità intensa di Miss Compton-Burnett.Lei non ricambiava la stima; i suoi miti erano le autrici di bestseller come Agatha Christie e Daphne du Maurier. Ivy Compton-Burnett sa intrattenere con un esilarante, affilato humour che spesso è il rovescio catartico del sense of tragic. E se nelle sue trame domestiche i tiranni si impongono, restano al centro i contemplativi, antieroi suadenti e ironici, inadeguati alle belligeranze ma dotati dell'arma del linguaggio.Solo dopo la sua morte un certo mondo intellettuale se ne invaghì. Eppure, quello stile acuto e tonificante - che, come disse uno dei suoi amici, è sfuggito ai pericoli della popolarità; quel tono inconfondibile non l'ha fatta invecchiare. Anzi, risuona di una modernità sorprendente.
Vol. for 1888 includes dramatic directory for Feb.-Dec.; vol. for 1889 includes dramatic directory for Jan.-May.
None