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Tsar Ivan the Terrible (Ivan IV, 1533-1584) is one of the most controversial rulers in Russian history, infamous for his cruelty. He was the first Russian ruler to use mass terror as a political instrument, and the only Russian ruler to do so before Stalin. Comparisons of Ivan to Stalin only exacerbated the politicization of his image. Russians have never agreed on his role in Russian history, but his reign is too important to ignore. Since the abolition of censorship in 1991 professional historians and amateurs have grappled with this problem. Some authors have manipulated that image to serve political and cultural agendas. This book explores Russia’s contradictory historical memory of Ivan in scholarly, pedagogical and political publications.
The Russian revolution of 1917 was a defining event of the twentieth century, and its achievements and failures remain controversial in the twenty-first. This book focuses on the retreat from the revolution’s aims in 1920–24, after the civil war and at the start of the New Economic Policy – and specifically, on the turbulent relationship between the working class and the Communist Party in those years. It is based on extensive original research of the actions and reactions of the party leadership and ranks, of dissidents and members of other parties, and of trade union activists and ordinary factory workers. It discusses working-class collective action before, during and after the cris...
Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE, IMPOSIZIONE E MENZOGNA. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Tu esisti se la tv ti considera. La Tv esiste se tu la guardi. I Fatti son fatti oggettivi naturali e rimangono tali. Le Opinioni sono atti soggettivi cangianti. Le opinioni se sono oggetto di discussione ed approfondimento, diventano testimonianze. Ergo: Fatti. Con me le Opinioni cangianti e contrapposte diventano fatti. Con me la Cronaca diventa Storia. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!
Si nous ne tirons aucune leçon de l'histoire, nous risquons de répéter les erreurs du passé et du présent. Ce n'était déjà pas une bonne chose dans le passé, mais à l'heure actuelle, cela pourrait mettre en danger la vie sur terre. Ce livre aborde la question suivante : "Les choses auraient-elles pu se passer différemment ?". Il y a des moments où un choix détermine la guerre ou la paix, le bonheur ou le malheur. C'est ce qu'on appelle les nœuds. De plus, 120 leçons de l'histoire sont abordées dans ce livre et certains sujets sont traités en profondeur. Ce livre est une lecture incontournable pour tous ceux qui s'intéressent à la politique et à la société. La question de savoir ce que nous pouvons faire avec ces leçons de l'histoire mondiale est finalement abordée, ainsi que la question de savoir ce que nous devrions faire en fin de compte pour éviter la misère.
Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE ED IMPOSIZIONE. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Tu esisti se la tv ti considera. La Tv esiste se tu la guardi. I Fatti son fatti oggettivi naturali e rimangono tali. Le Opinioni sono atti soggettivi cangianti. Le opinioni se sono oggetto di discussione ed approfondimento, diventano testimonianze. Ergo: Fatti. Con me le Opinioni cangianti e contrapposte diventano fatti. Con me la Cronaca diventa Storia. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!
Al crepuscolo del XX secolo, nella città un tempo nota come Leningrado, l'ex colonnello dell'Armata Rossa Sergej Orlov, eroe dell'Afghanistan, sopravvive a se stesso e ai propri ricordi lavorando per una delle tante ditte di sicurezza private nate in Russia dopo il crollo del comunismo. Una nuova commessa lo porta in Iraq assieme a Peter Jennings, un ufficiale inglese passato ai sovietici alla fine degli anni Settanta. All'apparenza sembra una missione come un'altra, ma le cose prendono subito la piega sbagliata e per i mercenari comincia un lungo viaggio di ritorno in un territorio ostile.
Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE ED IMPOSIZIONE. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Tu esisti se la tv ti considera. La Tv esiste se tu la guardi. I Fatti son fatti oggettivi naturali e rimangono tali. Le Opinioni sono atti soggettivi cangianti. Le opinioni se sono oggetto di discussione ed approfondimento, diventano testimonianze. Ergo: Fatti. Con me le Opinioni cangianti e contrapposte diventano fatti. Con me la Cronaca diventa Storia. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!