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The Cambridge Companion to the Italian Novel provides a broad ranging introduction to the major trends in the development of the Italian novel from its early modern origin to the contemporary era. Contributions cover a wide range of topics including the theory of the novel in Italy, the historical novel, realism, modernism, postmodernism, neorealism, and film and the novel. The contributors are distinguished scholars from the United Kingdom, the United States, Italy, and Australia. Novelists examined include some of the most influential and important of the twentieth century inside and outside Italy: Luigi Pirandello, Primo Levi, Umberto Eco and Italo Calvino. This is a unique examination of the Italian Novel, and will prove invaluable to students and specialists alike. Readers will gain a keen sense of the vitality of the Italian novel throughout its history and a clear picture of the debates and criticism that have surrounded its development.
Virginia, la maggiore, Clara, la minore. Due sorelle di buona famiglia: lezioni di pianoforte, solidi principi religiosi e morali (almeno in apparenza), vita morigerata. Ma anche due esistenze che impercettibilmente si separano, si fronteggiano per poi scontrarsi nella crudele tortura del silenzio. E da questo silenzio si leva la voce di Clara: la pacata, saggia, riflessiva Clara. Vittima di giochi d’amore che l’hanno sempre e solo sfiorata, avvolta in ricordi di un tempo remoto e – forse – felice, custode di stanze, mobili, sapori che sono stati, per lei, porto sicuro e quieto nella tempesta del vivere. Ma quando i tasselli della verità sembrano ormai dolcemente composti, ecco la v...
Quali sono gli uomini che vorrebbe incontrare una ragazza, una donna? Quali sono quelli che poi incontra realmente? Come sono fatti, cosa nascondono, cosa vogliono, cosa pensano, cosa chiedono, cosa ottengono? In queste pagine, Isabella Bossi Fedrigotti stila un acuto catalogo in punta di penna in cui traccia dieci ritratti degli uomini che ha incrociato, conosciuto, immaginato, sognato, sfuggito, detestato, educato, amato, rimpianto, inventato, e comunque mai dimenticato. Si dice sempre che gli uomini siano molto meno complicati delle donne e loro stessi si affannano a confermare questa teoria, ma forse non sono così credibili; l’autrice del resto ha dei dubbi in proposito: «Al confront...
"Quando il mondo era in ordine" si faceva tutto in casa, marmellate e conserve, burro e ricotta. Si seguiva il ritmo della natura con le verdure dell'orto, le mele, le noci e i fichi della campagna, le uova e la carne del pollaio. Quand'era stagione di caccia si andava per boschi, non per il gusto del trofeo, ma perché serviva al fabbisogno alimentare della famiglia. I bambini protagonisti di questo racconto vivono in una grande casa, centro di una prospera attività vinicola, ai piedi delle montagne. Rispetto ai loro compagni di scuola e di giochi che in quel contesto di campagna sono i figli di contadini, artigiani e bottegai del paese crescono in un ambiente privilegiato. Eppure la loro ...
This book examines the other from experiences of migrants and refugees to terrorist labels to constructions of the local. We find that inclusive and exclusive identities are often arbitrarily defined along ambiguous lines, yet with tangible and deeply political consequences.
Women writers of nineteenth- and twentieth-century Italy reinvigorated the modern epistolary novel through their re-fashioning of the genre as a tool for examining women's roles and experiences. Addressing the Letter argues that many epistolary novels purposely tie narrative structure to thematic content, creating in the process powerful texts that reflect and challenge literary and socio-cultural norms. Through the lens of the genre, Laura A. Salsini considers how the works of authors including the Marchesa Colombi, Sibilla Aleramo, Gianna Manzini, Natalia Ginzburg, and Oriana Fallaci highlight such issues as love, the loss of ideals, lack of communication and connection, and feminist ideology. She also analyses what may be the first woman-authored Italian example of epistolary fiction: Orintia Romagnuoli Sacrati's Lettere di Giulia Willet (1818). In their reworking of the epistolary narrative form, Italian women writers challenged dominant assumptions about female behaviours, roles, relationships, and sexuality in modern Italy.
Situated at the crossroads of gender studies, narratology, and cultural studies, this book investigates the impact that the demographic and cultural revolutions of the last century have had on Italian women's life courses and on their literary imaginations. The geographic and chronological focus is Italy of the 1990s. The study is divided into two parts that represent an ideal progression from contexts to texts.
From the theatrical to the whimsical, Gianni Versace's designs have something for everyone. On these pages, his sketches and finished works of haute couture, ready-to-wear, accessories, jewelry, and opera and ballet costumes as well as artworks created by and for Versace are interpreted by top photographers such as Richard Avedon, Irving Penn, and Bruce Weber. The pictures are accompanied by three very different kinds of writing: commentary by Hamish Bowles, Style Editor of American Vogue; a new short story by Isabella Bossi Fedrigotti, an Italian journalist and award-winning novelist; and a text by Lady Julia Trevelyan Oman.
This volume offers a comprehensive account of writing by women in Italy.
Per Isabella Bossi Fedrigotti la scrittura è sempre stata una «scorciatoia segreta» per indagare a fondo i legami familiari, svelando le tensioni e i veleni ipocritamente nascosti in molti inferni domestici. In questo libro, la sua scorciatoia segreta l’ha condotta ancora più in fondo, lì dove abitualmente regna il silenzio dell’incomprensione e del dolore. L’ha portata a raccontare storie di figli dimenticati e lasciati soli da genitori fragili, frustrati o semplicemente egoisti. La sua attenta compassione, decantata in uno stile teso e implacabile, ci inchioda commossi al racconto di queste piccole vite difficili segnate dalla solitudine: Lorenzo – con i suoi «non voglio» gr...