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[Italiano]: Il volume intende ricordare la figura e l’opera della prima Direttrice del Museo di Fisica dell’Università di Napoli Federico II, attraverso i suoi lavori sugli strumenti scientifici della collezione napoletana, riconosciuta essere tra le più importanti esistenti, sia per consistenza sia per rilevanza storica e scientifica. Vengono qui riproposti al pubblico, in ristampa anastatica digitale, gli introvabili Le macchine del re. La collezione Reale nel Museo del Dipartimento di Scienze Fisiche a cura di E. Schettino e R. Spadaccini e la serie di opuscoli su La collezione degli antichi apparecchi dell’Istituto di Fisica, oltre ad un inedito e prezioso rapporto di attività s...
Nell’area della Mostra d’Oltremare di Napoli si trovano edifici (appartenenti al nucleo storico originario o alla ricostruzione post-bellica) che richiedono interventi urgenti. Alcuni di questi edifici, per quasi cinquant’anni, sono stati testimoni di un periodo cruciale per lo sviluppo e la crescita della Scuola della Fisica napoletana. Ricercatori, docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo, insieme a illustri premi Nobel e sofisticate apparecchiature per esperimenti internazionali, sono testimonianze di un passato straordinario, che va tutelato e valorizzato. È per questo che è nata l’Associazione “All’Ombra del Cervo di Rodi”, con l’obiettivo di promuovere ogni iniziativa utile al recupero e alla valorizzazione di questo patrimonio. Questo testo è un contributo sull’onda della memoria, che volge inevitabilmente lo sguardo al passato, ma senza mai perdere di vista il futuro, da perseguire con determinazione e impegno.
In questo volume, alcuni amici e collaboratori di Edvige Schettino la ricordano sia dal punto di vista professionale sia da quello umano. Il testo è complementare al volume, pubblicato a dicembre 2022 pur esso in fedOAPress, “Edvige Schettino. Dall’Aula di Rodi al Museo di Fisica: gli strumenti raccontano”.
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Most studies of Graeco-Roman magic focus on the Greek texts. Stimulated by important recent finds of Latin curse-tablets, this collection of essays for the first time tries to define the nature and extent of the originality of magical practice in the Latin West
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Gian Biagio Conte here seeks to establish a theoretical basis for explaining the ways in which Latin poets borrow from one another and echo one another.