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This collection of thirteen essays brings together Italian and American scholars to present a cooperative analysis of the Italian short story, beginning in the fourteenth century with Giovanni Boccaccio and arriving at the twentieth century with Alberto Moravia and Anna Maria Ortese. Throughout the book, the contributors carefully and intentionally unpack and explain the development of the short story genre and demonstrate the breadth of themes – cultural, historical and linguistic – detailed in these narratives. Dedicated to a genre “devoted to lightness and flexibility, as well as quickness, exactitude, visibility and multiplicity,” this collection paints a careful and exacting picture of an important part of both Italian and literary history.
Now in a new format with a more current and topical focus on a country level. While the strength of the Yearbook has always been the comprehensive geographical remit, starting with volume 7 the reports primarily concentrate on more specific and topical information. The most current research available on public debates, transnational links, legal or political changes that have affected the Muslim population, and activities and initiatives of Muslim organizations from surveyed countries are available throughout the Yearbook. At the end of each country report, an annual overview of statistical and demographic data is presented in an appendix. By using a table format, up-to-date information is q...
Italian scholar, novelist, journalist, and philosopher Claudio Magris is among the most prominent of living European intellectuals. This study is the first comprehensive critical analysis of Magris's corpus for an English-speaking audience and addresses the crucial question of the return to humanism that is moving literature and theory forward.
This book focuses on literary multilingualism and specifically on the challenging condition of writing in Trieste, a key European borderland located at the intersection between the Latin, Germanic and Slav civilisations. By focusing on some of the most representative modern writers operating in the area, such as Italo Svevo, Boris Pahor, Claudio Magris and James Joyce, this work offers a wide-ranging discussion of multilingual practices deriving from the different language choices made by these writers. Along with the most common manifest strategies, such as code-switching and hybridisations, Deganutti highlights how Triestine writers found innovative latent practices to engage with multilin...
Der Ricovero dei poeti ist ein altmodisches Bistro in einer Provinzstadt und wird hauptsächlich von einer Gruppe Stammkunden besucht. ... Täglich kreuzen sich die Lebensgeschichten, begegnen sich die verschiedenen Protagonisten im Ricovero dei poeti wie auf einer Bühne, jeder zu seiner Zeit, mit seinen Angewohnheiten. Doch ein paar wenige Herbsttage reichen aus, um diesen Rhythmus, die täglich gleichen Gesten und Rituale zu erschüttern. "Lacrima" ist die unprätentiös erzählte Geschichte dieser Erschütterung und porträtiert die Gruppe der Protagonisten in einem kritischen Moment ihres Lebens.
Il volume raccoglie i contributi di studiosi dell’opera di Claudio Magris al fine di arricchire il dibattito critico, con uno sguardo specifico alla dimensione interdisciplinare e al continuo dialogo della sua attività con le principali tradizioni letterarie europee. Ne risulta uno studio complessivo sulla produzione narrativa, saggistica e teatrale dello scrittore triestino, volto a restituirne l’identità plurale e prismatica: dalla narrazione sui luoghi all’ineludibile tensione ideologica; dagli alfabeti filosofici al peso della Storia; dalla riscrittura del Mito ai rapporti con le altre letterature; dalla filigrana ipotestuale a veri e propri case studies che, secondo una prospettiva diacronica, si soffermano su opere come Microcosmi, Alla cieca, Non luogo a procedere e Tempo curvo a Krems.
L’Uomo della vacca è un testo misterioso e praticamente dimenticato (non fosse per Pablo Neruda) di un filosofo, mistico e flâneur argentino, veterinario, agronomo, politico fallito, sconosciuto, Omar Viñole, che nel 1956 diede alle stampe per la prima e unica volta questo volume, mai tradotto prima né mai arrivato al pubblico italiano ed europeo. Il racconto è frutto delle provocatorie peregrinazioni di un uomo in compagnia di una vacca per le strade di Buenos Aires, in protesta contro la corruzione degli anni ’30 del secolo scorso, in un cammino di conquista di sé anarco-cristiano e cinico-stoico, in nome della vita socratica, del gusto per lo scandalo e soprattutto della concezione poetica e spirituale del mondo. Un testo critico attualissimo da scoprire a distanza di quasi un secolo di immeritato oblio.
Le lettere di Kafka a Felice Bauer raccontano qualcosa di più di un’impossibile storia d’amore: Elias Canetti se ne rese conto nel 1967 leggendone una selezione sulla «Neue Rundschau», e immediatamente si accordò con l’editore della rivista per pubblicare un saggio sull’argomento. Fu l’inizio di un corpo a corpo, dove l’interpretazione chiamava in causa la vita dell’autore – la sua persona fisica, la magrezza, l’ipocondria, l’ossessione per la notte e il silenzio – e insieme quella dell’interprete. L’esito di tale scontro fu «L’altro processo», che irritò per la spregiudicatezza con la quale Canetti riconduceva l’opera di Kafka (e la più ermeticamente si...
Un pedagogista dal cuore infranto, una fidanzata forse senza cuore. E, poi, la cura degli amici. Episodi che si intrecciano per gettare luce su cosa non c’è stato, su cosa avrebbe potuto esserci. Dentro una trama che si fa muovere dall’immaginazione, dal sogno, dalle coincidenze – perché quando l’altra parte del letto rimane sfitta, tutto, davvero tutto, può servire a ricomporre i pezzi –, si snoda il nuovo emozionante romanzo di Andrea Di Martino.