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Fascicoli 1-2. Saggi: G. GUZZONI, La metafisica di Cartesio (I); R. CIAFARDONE, Andreas Rüdiger e la filosofia come scienza dell’esperienza; G. DUSO, Confutazione e contraddizione in Platone. Problemi e discussioni: P. IMPARA, Un’interpretazione della metafisica aristotelica. Ricerche: G. V. DI TOMMASO, Vita e lavoro nella sezione Autocoscienza della «Fenomenologia » hegeliana. Recensioni. Libri ricevuti. Fascicolo 3. Saggi: F. BOSIO, La filosofia come ermeneutica dell’interpretazione; G. GUZZONI, La metafisica di Cartesio (II). Problemi e discussioni: G. CASERTANO, Discutendo di Parmenide. Ricerche: M. JANNUCCI, I primi germi della dialettica platonica nell’Apologia e nel Critone. Recensioni.
Fascicoli 1-3. Saggi: M. VEGETTI, L’Aristotele redento di Werner Jaeger; D. LANZA, Werner Jaeger tra protestantesimo e cattolicesimo; F. FRANCO-REPELLINI, Note sul «Platonbild» del terzo umanesimo; P. INNOCENTI, Neoumanesimo e filologia classica. Riflessioni sull’approdo al mondo antico fra le due guerre. Problemi e discussioni: G. A. FERRARI, Scienza e mestieri nella biologia di Aristotele. Ricerche: R. VITALI, Note aristoteliche. Recensioni. Libri ricevuti.
Fascicoli 1-2. Hegeliana: G. V. DI TOMMASO, Sul rapporto Hegel-Schelling nei primi anni del 1800; C. TUOZZOLO, Schelling e la riforma della dialettica hegeliana in Werder, Fischer e Spaventa; G. BONACINA, Note su Jean Hyppolite e Alexandre Kojève interpreti della Fenomenologia dello spirito. Heideggeriana: L. LUGARINI, La logica nell’orizzonte di «Essere e tempo»; F. BOSIO, Heidegger e la memoria della metafisica; R. CRISTIN, Fondamento e abisso. Osservazioni su metafisica e ‘altro inizio’ in Heidegger. Varietà: R. VITALI, Aristotele (Metaph. K6) e il principio di contraddizione; R. BORDOLI, Memoria e abitudine in Spinoza. Recensioni. Appendice: «Il Pensiero» I-XXX – 1956-1990. Indice degli autori, dei recensori e delle materie (a cura di Livio Sichirollo).
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In Ancient Marbles in Naples in the Eighteenth Century Eloisa Dodero aims at documenting the history of numerous private collections formed in Naples during the 18th century, with particular concern for the “Neapolitan marbles” and the circumstances of their dispersal. Research has thus made it possible to formulate a synthesis of the collecting dynamics of Naples in the 18th century, to define the interest of the great European collectors, especially British, in the antiquities of the city and its territory and to draw up a catalogue which for the first time brings together the nucleus of sculptures reported in the Neapolitan collections or coming from irregular excavations, most of which shared the destiny of dispersal, in some cases here traced in definitive fashion.