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This book offers fascinating insights into the key technical and scientific developments in the history of radar, from the first patent, taken out by Hülsmeyer in 1904, through to the present day. Landmark events are highlighted and fascinating insights provided into the exceptional people who made possible the progress in the field, including the scientists and technologists who worked independently and under strict secrecy in various countries across the world in the 1930s and the big businessmen who played an important role after World War II. The book encourages multiple levels of reading. The author is a leading radar researcher who is ideally placed to offer a technical/scientific perspective as well as a historical one. He has taken care to structure and write the book in such a way as to appeal to both non-specialists and experts. The book is not sponsored by any company or body, either formally or informally, and is therefore entirely unbiased. The text is enriched by approximately three hundred images, most of which are original and have been accessed by detailed searches in the archives.
Photography and fascism in interwar Europe developed into a highly toxic and combustible formula. Particularly in concert with aggressive display techniques, the European fascists were utterly convinced of their ability to use the medium of photography to manufacture consent among their publics. Unfortunately, as we know in hindsight, they succeeded. Other dictatorial regimes in the 1930s harnessed this powerful combination of photography and exhibitions for their own odious purposes. But this book, for the first time, focuses on the particularly consequential dialectic between Germany and Italy in the early-to-mid 1930s, and within each of those countries vis-à-vis display culture. The 1930s provides a potent case study for every generation, and it is as urgent as ever in our global political environment to deeply understand the central role of visual imagery in what transpired. Photofascism demonstrates precisely how dictatorial regimes use photographic mass media, methodically and in combination with display, to persuade the public with often times highly destructive-even catastrophic-results.
Engramma issue 203 “Guerra archeologia e architettura. Le Navi di Nemi”, focuses on the Roman ships exctracted from the Lake Nemi and placed in a dedicated museum, in the historical context of fascist propaganda. The ships where destroyed during the Allied campain in Italy in 1944. The introductive papers by Monica Centanni, Daniela De Angelis, and Elisabetta Pallottino Il Centro di Documentazione di Nemi. Un luogo, e un sito, per la ricerca sulle Navi, il Lago, il Museo, and Il Museo delle Navi romane di Nemi. Passato presente e futuro, underline the necessity to reactivate and coordinate research over the Museum and surroundings, in a multidisciplinary approach, and propose the creatio...
Guido Ucelli di Nemi (1885-1964) è stato uno dei grandi industriali italiani del Novecento e, al tempo stesso, un italiano che ebbe il coraggio di mettere in gioco tutte le sue fortune per salvare gli amici ebrei dalle aberrazioni delle leggi razziali prima e dalle persecuzioni naziste poi. Nel 1914 sposò Carla Tosi, figlia del fondatore delle omonime officine meccaniche di Legnano. Consigliere delegato della Riva, ingegnere, era un visionario appassionato di archeologia. A lui si deve il recupero delle navi fatte costruire duemila anni fa da Caligola e che giacevano da secoli sul fondo del lago di Nemi, nel Lazio, impresa che gli valse la gratitudine di Mussolini e il titolo di nobile, co...
A lungo lasciata ai margini della memoria pubblica, la pandemia influenzale del 1918-1920, responsabile di un numero di morti stimato tra i 17 e i 50 milioni, ha acquisito una notorietà inedita dal 2020, in concomitanza con l’emergenza da Covid-19. La cosiddetta “Spagnola” ha attirato anche l’interesse degli studi storici, che fino ad allora si erano poco occupati dell’evento malgrado la sua portata. In questo contesto, la Rete toscana degli Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea ha promosso un progetto di ricerca pluriennale, confluito in questo volume, volto a ricostruire la storia della Spagnola in Toscana. I saggi offrono una panoramica sulla vicenda regionale da più prospettive e approfondiscono vari temi (i numeri del fenomeno, la gestione igienico-sanitaria, l’assistenza, le risposte delle istituzioni civili e religiose, le reazioni popolari, le memorie pubbliche e private dell’evento, ecc.), allo scopo di far emergere i caratteri specifici e generali del fenomeno.
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Il volume raccoglie i risultati delle ricerche condotte sulla ‘Raccolta Documentaria dei Primati Scientifici e Tecnici Italiani’: documenti, oggetti, materiale bibliografico e giornalistico raccolti dal Consiglio Nazionale delle Ricerche per la partecipazione dell'Italia all'Esposizione Universale di Chicago A Century of Progress del 1933. Questa raccolta, voluta da Mussolini e Guglielmo Marconi, rappresenta, per l'importanza dei protagonisti coinvolti, il contributo ideale della scienza e della tecnica italiane nel mondo e il loro ruolo durante il regime fascista. Un’ occasione importante per il governo del tempo, impegnato a promuovere il CNR come soggetto coordinatore della politica...
Accenni alla questione della presenza e del ruolo esercitato da Leonardo da Vinci nella storia della scienza e della tecnica italiana.