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Il volume raccoglie i contributi del convegno internazionale Beyond the Last ‘Post-’. Il turismo e le sfide della contemporaneità, tenutosi a Roma il 20 e il 21 giugno 2023. Le due giornate – collocate all’interno delle attività di ricerca portate avanti dallo Spoke-9 Cultural Resources for Sustainable Tourism (CREST), progetto PNRR Changes PE5 (capofila Università Ca’ Foscari) – sono nate dalla necessità di un confronto sui nuovi scenari del turismo. Negli ultimi decenni, infatti, la promozione del territorio e la fruizione del patrimonio sono state sempre più legate a una serie di ‘post-’; dal post-modernismo al post-colonialismo, senza contare le questioni aperte sul ...
Quando una disciplina inizia a guardarsi indietro per redigere la propria storia, certamente èin crisi. Non èil caso della semiotica oggi in Italia, dove anzi ci si trova in un momento di forte crescita, sia dal punto di vista degli andamenti della ricerca sia da quello accademico e culturale. Fatte salve le resistenze (corporative? ideologiche? politiche?) allo sviluppo del paradigma di studi sui testi e i modelli socio-culturali, la semiotica italiana vive un’euforica crescita intellettuale: ha ribadito i propri programmi d’azione e di passione, s’èdotata degli adeguati strumenti di indagine, ha superato prove e controprove, ha raggiunto parecchi risultati: e sta ricevendo i dovut...
Questo numero speciale di E/C presenta gli atti del XIX convegno della Società Italiana di Filosofia del Linguaggio, tenutosi presso il Dipartimento di Filosofia e comunicazione dell’Università di Bologna dal 5 al 7 Ottobre 2012. Il titolo del convegno era “Senso e sensibile. Prospettive tra estetica e filosofia del linguaggio” e aveva evidentemente l’obiettivo di ridiscutere in chiave contemporanea e da differenti prospettive un tema classico della riflessione filosofica, e cioè quello dei rapporti tra conoscenza sensibile e linguaggio, tra “estesico” e “logico” e, più in generale, alcuni delle relazioni possibili tra l’estetica e la filosofia del linguaggio.
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This book explores manifestations of creativity in the religious domain. Specifically, the contributions focus on the nexus of the sacred and the creative, and the mechanisms of syncretism and (re)invention of tradition by which this manifestations occur. The text is divided into two sections. In the first, empirical cases of spirituality characterized by syncretistic processes are highlighted; in the second, examples which can be traced back to forms of the (re)invention of tradition are examined. The authors document possible forms of adaptations and religious enculturation. In the second, the authors demonstrate that spiritual traditions, whether ancient or historically fictitious, are suitable for reframing in the context of critical interpretative frameworks related to cultural expectations which challenge them and call their continuity into question.
This book shows that screens don’t just distribute the visible and the invisible, but have always mediated our body's relationships with the physical and anthropological-cultural environment. By combining a series of historical-genealogical reconstructions going back to prehistoric times with the analysis of present and near-future technologies, the authors show that screens have always incorporated not only the hiding/showing functions but also the protecting/exposing ones, as the Covid-19 pandemic retaught us. The intertwining of these functions allows the authors to criticize the mainstream ideas of images as inseparable from screens, of words as opposed to images, and of what they call “Transparency 2.0” ideology, which currently dominates our socio-political life. Moreover, they show how wearable technologies don’t approximate us to a presumed disappearance of screens but seem to draw a circular pathway back to using our bodies as screens. This raises new relational, ethical, and political questions, which this book helps to illuminate.
Negli ultimi anni sono esplose forme come il selfie; social network più o meno specializzati nell’ambito del visuale come Instagram hanno incontrato un’importante affermazione. Nell’ambito della ricerca in rete grande attenzione è stata posta sul reperimento delle immagini, anche nel campo dell’intelligenza artificiale. La questione della visualizzazione ha avuto anch’essa un notevole richiamo. Se le immagini digitali possono essere considerate come materiale da analizzare su larga scala attraverso sistemi informatici, nell’era digitale ogni immagine può mantenere la sua specificità, ha un significato. L’ipotesi da cui intendiamo partire è che attraverso una riflessione teorica e un approccio analitico agli attuali sistemi sia possibile formulare delle proposte per affrontare il tema del sincretismo in rete, con una speciale attenzione al visuale, non esclusivamente dal punto di vista delle tecniche informatiche di sviluppo e dalle correlate teorie, ma anche attraverso un approccio semiotico che sia in grado di cogliere le dinamiche dei linguaggi della rete.
Why is it important to deal with glottodidactics? The reason lies in the dimension of a discipline concerned with studying and improving language teaching methodologies – is closely linked to linguistics – with the aim of facilitating language learning. In this field, words, images and didactic approaches work together to make learning more effective and stimulating. Words are essential for expressing and conveying meanings, while images facilitate memorisation by clarifying complex ideas. Teaching strategies, such as the practical approach and communicative method, are designed to recreate situations of real language use, going beyond the mere memorisation of grammar rules. Furthermore,...