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This volume brings together contributions from leading specialists in syntax and morphology to explore the complex relation between periphrasis and inflexion from both a synchronic and diachronic perspective. The chapters draw on data from across the Romance language family, including standard and regional varieties and dialects. The relation between periphrasis and inflexion raises questions for both syntax and morphology, and understanding the phenomena involved requires cooperation across these sub-domains. For example, the components that express many periphrases can be interrupted by other words in a way that is common in syntax but not in morphology, and in some contexts, a periphrasti...
A rich and long literary tradition (dating back as early as the late 13th century), coupled with an abundance of diachronic and synchronic variation, affords Neapolitan a privileged position amongst the Romance languages, offering the Romance linguist a rare opportunity to explore the structural evolution of one of the lesser known Romance varieties. Yet, while evidence from other Romance languages and dialects has had a profound influence on the development of theoretical issues relating to language structure, variation and change, references to Neapolitan are conspicuous by their absence, simply because the relevant facts are not widely known or have not been analysed in sufficient detail ...
La stagione che va dall’Unità nazionale all’età umbertina segna un momento di svolta per il romanzo matrimoniale italiano. La narrazione dell’ordinaria vita coniugale si problematizza secondo le più variegate istanze di autorappresentazione della borghesia. Nel panorama della produzione postunitaria e di fine Ottocento, Dio ne scampi dagli Orsenigo e Piccolo mondo antico risultano opere emblematiche in tal senso, complementari nella loro diversità. Per quanto lontani sotto il profilo stilistico, questi due romanzi mostrano la principale qualità delle autentiche storie fictae: quella di rivelarci un mondo, d’inventare il vero, come diceva Balzac.
Studiosi scrivono di un’imprenditoria musicale napoletana che, in un territorio considerato comunemente dalla storiografia economicamente arretrato e depresso, è in grado di tessere alleanze strategiche fra produzione culturale e segmenti economico-produttivi come il commercio e il turismo, e di produrre e diffondere, in sinergia con la stampa d’informazione e con le organizzazioni dello spettacolo dal vivo, prodotti con caratteristiche adatte a incontrare un pubblico vasto, internazionale, interclassista e multiculturale. Fra i diversi motivi d’interesse legati a un’indagine multidisciplinare sulla canzone napoletana, inoltre, c’è il fatto che essa rimane un “fattore distintivo” dell’immagine locale, dal quale sarebbe lecito aspettarsi ricadute nelle strategie di differenziazione del prodotto turistico napoletano e dei prodotti napoletani sui mercati globali.
Los 32 artículos de este volumen se ocupan de la traducción literaria a la lengua española y otras lenguas románicas. Las exposiciones fueron sostenidas durante la Conferencia Internacional «Traducción e Intercambio Cultural en la Época de la Globalización», que tuvo lugar en el mayo de 2006 en la Facultad de Filología de la Universidad de Barcelona. La Conferencia fue organizada por el grupo de investigación del CRET «Traducción e interculturalidad», de la Universidad de Barcelona. El «Ministerio de Educación y Ciencia» español ha tenido a bien financiar tanto la Conferencia como la antología dentro del marco del Proyecto de Investigación BFF2003-002216.