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Love, like fire, triggered my first short story even though I was still ten. I am now seventy, yet the same fire still starts me to write. Love makes miracles. Don’t you think so? Now, what about the book? It’s a bold trial to raise a question that concerns us, keeps us alive, and makes the world go around but does not expect an answer. The challenging question is, how to keep the fire of love on and save our passion from the trip of boredom and monotony? Is moving beyond conventional monogamy the answer? Maybe yes, maybe not, because love is a mystery to enjoy, not to sort out.
When a stranger is murdered near Roxy Constantine’s farm, she’s sure it has nothing to do with her. But the investigation turns up surprising links to Roxy’s past. As if that weren’t enough, Roxy’s quarreling with her Significant Other, Nate Robicheaux, and facing a possible break-up. Just when the stress begins to ease, the murderer strikes again, sending Nate to the hospital. Now Roxy needs to figure out the link between the Constantine Farm and a blackmailer before she becomes the killer’s next target.
[Italiano]: Il libro ricostruisce il processo di formazione e di istituzionalizzazione di una parte del patrimonio storico-artistico italiano durante il nation-building, colto nella sua più lunga estensione e cioè dall’emergere del nazionalismo culturale a inizio Ottocento, fino alle declinazioni fasciste della gestione del patrimonio pubblico. Lo scopo della ricerca è quello di ricomporre sistematicamente la vicenda mai scritta della patrimonialisation delle lettere d’artista, ossia di ricostruire la storia delle collezioni, musealizzazioni ed edizioni di questa peculiare fonte della storia dell’arte, acquisita, in un frangente cruciale della storia contemporanea, come bene da sott...
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In che modo la classe dirigente dello Stato italiano si pose in rapporto al problema dello State-building e, più in particolare, al rapporto centro-periferia? Qual era la composizione sociale e professionale di questa classe dirigente? Attraverso quali strumenti si stabilirono le reti di relazione che intersecarono l’attività svolta dal parlamentare in funzione delle richieste giunte dalla società civile che lo aveva eletto? Qual era il ruolo, in questo contesto, del notabile? Come veniva organizzata la lotta politica in età liberale? Sono queste le domande alla base della presente ricerca che si pone di analizzarle in uno spazio geografico ben preciso, quello della Campania. Emerge dalle seguenti pagine una biografia collettiva di una classe dirigente composta per lo più di notabili decisi a rivendicare, in virtù della propria funzione mediatrice fra lo Stato e la società civile, un ruolo politico in ambito locale o un riconoscimento di prestigio come sigillo ultimo di una intera carriera politica.