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The collective volume “Modern Forms of Work. A European Comparative Study” evokes the intent to embody a reflection focused on modern labour law issues from a comparative perspective. A first set of essays contains national reports on modern forms of work. The second group contains some reflections regarding critical issues on digitalization, platforms and algorithms, analysing the different facets of the galaxy of digital work. The third group of essays flows into the section entitled “new balances and workers’ rights in the digital era”, a crucial topic in the debate. The complex of the writings, despite the diversity of approaches and methods, reveals the existence of a dense and inexhaustible dialogue between young scholars, at European and extra-European level. The analysis of new forms of work – the offspring of transnational processes of globalization and technologization – forms a fertile ground for experimenting a transnational dialogue on which young researchers can practice with excellent results, as this small volume confirms.
The volume presents the interventions of the speakers and the posters of the professors of Sapienza University of Rome as evidence of the results achieved in international cooperation with a special emphasis on capacity building actions in the main geographical areas identified as: Africa, Mena countries and Latin America and Asia. The materials were presented at the University Conference “Sapienza in International Development: Strategies, Projects, Initiatives” held in Rome, at the Aula Magna of Sapienza University of Rome, on 11 December 2018 and organized with the collaboration of the Roma Sapienza Foundation. The volume also presents in its introductory part a moment of reflection on the geographical areas of cooperation of greatest interest and strategic for Sapienza.
"Vittorio Gregotti is one of the best known architects of his generation in Italy. Beginning in the 1950s, Gregotti produced many large-scale housing projects, supermarkets and department stores for the Italian chain La Rinascente, college campuses (including Florence, Calabria, and Palermo), as well as graphic design for Ferrari, museum interiors, furniture, and an extensive body of writing." "This volume presents over 110 of Gregotti's projects from his early years with Architetti Associati, through the founding in 1974 of Gregotti Associati, the 1986 founding of the Campo design company, and his current work. Photographs, plans, sketches, and models are accompanied by Gregotti's own writings, which elucidate his commitment to historicism, his concern with the environment, and his vast polemics."--BOOK JACKET.Title Summary field provided by Blackwell North America, Inc. All Rights Reserved
Skira's Library of Architecture Series now includes an entry for one of the standard bearers for modern Italian architecture and design, Gregotti Associati. Founded by Vittorio Gregotti, Gregotti Associati has worked on everything from broad urban renewal plans to corporate offices, to art exhibitions, even yacht design. The Gregotti sites in this "field guide" include public housing projects, university buildings, stadiums, and cultural centers across the Europe. The elegantly designed sketchbook of 30-plus projects clearly demonstrates why Gregotti Associati is included among the firms leading the construction of the new Peggy Guggenheim museum in Venice, and why Europeans look to Gregotti as the exemplar of modernism.
I saggi di questo volume affrontano il nodo cruciale del rapporto tra morale e letteratura dall’inizio del Settecento alla prima metà dell’Ottocento. Privilegiando l’analisi semantica della parola «virtù» e della sua costellazione lessicale, gli studi si concentrano su importanti autori del panorama italiano ed europeo (Crescimbeni, Gravina, Muratori, Ramsay, Rousseau, Alfieri, Leopardi e Manzoni), attivi nell’arco temporale che dalla “crisi della coscienza europea” arriva fino al tournant des Lumières e alle prime fasi della nuova società capitalista. A partire dal dialogo con la grande tradizione morale, emerge un nucleo di questioni ricorrenti, variamente declinate: il ruolo della letteratura nel dibattito morale, la relazione individuo-società, il complesso legame tra virtù e amor proprio, la sventura della virtù nella modernità.
Strumento di controllo esercitato da un potere politico o religioso, la censura agisce in modo diretto e indiretto. Può influire sulla creazione artistica e letteraria e condizionare la genesi delle opere, prendendo in alcuni casi la forma dell’autocensura o di altre strategie adottate per reagire alle restrizioni delle autorità prescrittive. La censura può influenzare il modo in cui un’epoca accoglie, rappresenta e interpreta la produzione artistica precedente e contemporanea, contribuendo a orientarne la ricezione e a forgiare, nel lungo termine, un canone. Può, infine, essere la manifestazione di un determinato contesto politico e intellettuale, che incide sulla fruizione dell’opera, condizionando o impedendo la sua circolazione. Sulla base di tali declinazioni della censura, il volume è suddiviso in tre sezioni: L’autore e la censura, L’editore e la censura, L’opera e la censura.
Il volume raccoglie gli Atti della Giornata di Studi organizzata il 7 giugno 2018 presso l’Odeion del Museo dell’Arte Classica della Sapienza Università di Roma. Sono presenti contributi elaborati sia da giovani ricercatori della Scuola di Dottorato della Sapienza sia da affermate personalità della comunità scientifica, italiane e francesi, con lo scopo di mettere a confronto le metodologie e i risultati. L’obiettivo del lavoro è dunque quello di presentare lo status quaestionis sul tema dell’ideologia funeraria nella città e nel territorio di Veio, dalle origini fino alla definitiva conquista romana: sono stati presi in esame i dati restituiti dalle recenti scoperte e dalle indagini più aggiornate sulle necropoli. Una sezione è poi dedicata al confronto tematico con altre realtà dell’Etruria e dell’area medio-adriatica, mentre l’ultima parte analizza i cosiddetti indicatori dell’ideologia: quegli aspetti specifici che, nel corso della ricerca archeologica, forniscono informazioni chiave per la ricostruzione del complesso e articolato mosaico dell’ideologia, sottesa alla dimensione funeraria di una società antica.
Questo volume raccoglie gli Atti di un Convegno dedicato alla presentazione del libro Un matematico tra Utopia e Riformismo, curato da Giuseppe Amari e Fulvia de Finetti, che raccoglie, quasi esclusivamente, scritti di Bruno de Finetti, già professore ordinario della Sapienza Università di Roma. In esso emerge nitidamente l’appassionato impegno di de Finetti nell’“esaminare il funzionamento di sistemi immaginati”, cioè di quell’utopia che nasce da “giudizi di valore alternativi riguardanti la tutela dell’ambiente, l’attenzione per le risorse naturali, le tradizionali componenti dello ‘Stato sociale’”, la cui realizzazione concreta richiede una forte spinta riformat...
Questo libro propone un nuovo approccio a Giacomo Leopardi. Sul presupposto che il suo immenso lavoro letterario, filosofico e scientifico rappresenti un corpus coerente di pensiero, se ne tenta un’esplorazione sistematica a partire dal lessico. Il libro (prima tappa di uno studio che si estenderà ad altri campi semantici e ad altri lemmi) offre ai lettori ventidue parole-chiave dell’universo leopardiano, aventi a che fare con le operazioni della conoscenza e il funzionamento del linguaggio. Attraverso l’analisi di lemmi come esperienza, memoria, lingua, ricordanza e altri, familiari agli studiosi, vengono ricostruiti i complessi fili di pensiero che percorrono la riflessione leopardi...
Dove passa la linea che distingue l’Io dall’Altro nell’epica e nel romanzo medievali? Quale aspetto del sé – individuale o collettivo – si può identificare con questa distinzione? Quali parole, nelle varie opere, hanno valore identitario e costituiscono le radici culturali dell’immaginario alle origini della civiltà europea? A queste domande gli autori e le autrici di questo volume hanno risposto, prima in un Convegno e adesso in queste pagine, in una «inquietudine interrogante» che non coinvolge solo la «pratica» dell’identità ma anche lo studio delle sue manifestazioni in opere prodotte in ambiti culturali differenti, dall’epica al romanzo, alle traduzioni bibliche in versi, alla lirica araba medievale.