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Questo volume è parte del progetto ERC Petrifying Wealth. The Southern European Shift to Masonry as Collective Investment in Identity, c.1050-1300, che indaga i motivi e i diversi significati che durante i secoli centrali del medioevo determinarono nell’Europa mediterranea il progressivo ritorno ad un edilizia in materiale durevole di qualità. Il volume, ulteriore elemento di confronto e riflessione sul tema della pietrificazione e non solo, presenta i risultati delle indagini archeologiche condotte da oltre un decennio su una porzione di territorio della Val di Chiana aretina, all’incirca corrispondente con i comuni di Castiglion Fiorentino, Lucignano e Foiano della Chiana. A partire ...
The 17th congress of the Association Internationale pour l'Histoire du Verre (AIHV), held in Antwerp, Belgium from 4 to 8 September 2006, brought together scholars from all over the world specialized in the history of glass. AIHV is an international organisation whose membership spans the globe, from Los Angeles to Tokyo and from Helsinki to Adelaide. Since its creation 50 years ago, AIHV members have studied and reported on the extraordinary development of glass in all historical periods in the Annales of the AIHV. Next to containing numerous contributions on the use, manufacture and trade of glass in the Antique period, also the importance of glass in more recent historical periods, starting from the 15th century and ending in the 21st century, are dealt with in detail. Additionally, apart from contributions on stained glass, on glass decoration and the use of enamelling, a substantial series of papers dealing with the chemical analysis of glass form part of this proceedings volume. --Book Jacket.
Ad un anno dallo svolgimento del convegno “Dalla Valdelsa al Conero. Ricerche di archeologia e topografia storica in ricordo di Giuliano de Marinis” il Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana dedica il suo secondo supplemento alla pubblicazione degli atti. Nel testo sono riportate le ricerche e gli studi che amici, colleghi e studiosi del settore hanno voluto dedicare al ricordo di Giuliano de Marinis, ripercorrendo idealmente le fasi del suo lavoro nei ruoli della Soprintendenza: dai primi studi sulla Valdelsa fino al fondamentale apporto all’archeologia delle Marche, passando attraverso le ricerche su Firenze e sull’ager Faesulanus. Non poteva mancare una parte dedicata al restauro, alla valorizzazione ed ai temi di archeologia urbana, ambiti nei quali Giuliano de Marinis rappresenta ancora oggi un punto di riferimento essenziale. Il volume è diviso in due parti: nella sezione saggi sono riportati gli interventi presentati durante le sessioni di lavoro, mentre nella sezione poster trovano posto gli oltre trenta elaborati proposti da giovani studiosi o gruppi di ricerca sulle tematiche affrontate nel convegno.
Il volume ricostruisce, attraverso i dati emersi nel corso delle campagne archeologiche condotte fin dal 1997 dall'Università di Siena, le fasi di vita di Castel di Pietra e del circostante territorio dall'Antichità all'Età Moderna. Il castello, situato nel territorio del Comune di Gavorrano, su uno sperone roccioso che sovrasta la sponda destra del fiume Bruna nella parte meridionale delle Colline Metallifere, è ben noto per le vicende di Pia de' Tolomei rievocate nella Divina Commedia, ma poco studiato da un punto di vista archeologico e storico; fu definitivamente abbandonato nel XV secolo, come attestato dalle fonti scritte e confermato dai dati archeologici, anche se i suoi ruderi erano ancora ben visibili nel XVIII secolo.
Il progetto Miranduolo nasce alla fine degli anni ’90 del XX secolo quando, con la redazione della Carta Archeologica della Provincia di Siena, fu sottoposto a ricognizione il territorio comunale di Chiusdino. Il censimento della risorsa archeologica aveva infatti portato anche all’individuazione di alcuni contesti medievali molto importanti come i castelli di Serena e di Miranduolo, documentati sino dai primi anni del Mille, oggi sepolti in zone a copertura boschiva. Nel 2001 hanno preso avvio gli scavi su Miranduolo, giunti ormai al settimo anno. Lo spessore dei depositi archeologici rilevati risulta straordinario sia per la conformazione topografica del sito (articolato su terrazzamen...
Tomo I – Il territorio circostante la città di Grosseto è stato al centro di numerosi progetti di ricerca condotti da studiosi afferenti all’Università di Siena e alla Soprintendenza Archeologica per la Toscana. Sono indagini nate con finalità diverse, in tempi diversi e applicando metodologie specifiche delle discipline che le hanno originate. Tuttavia esse hanno in comune l’oggetto, il paesaggio nel suo divenire storico. Paesaggio nel quale è nata e si e sviluppata una città che non aveva origini romane. Il filo conduttore dei saggi che qui presentiamo è dunque la peculiarità di un territorio e di questo modesto villaggio che finirà per assorbire tutte le funzioni della citt...
Il volume accoglie, oltre a quattro relazioni di argomento vario (due di stampo metodologico e due casi studio), gli atti di un seminario che si è tenuto a Trento nell’ottobre del 2012, dedicato a “Tecniche costruttive e cantieri del romanico in Italia settentrionale”. Un tema, questo, spesso dibattuto, ma che non ha ancora trovato una soddisfacente sistemazione storiografica, sia per quanto riguarda la fase di incubazione in età ottoniana, debitrice della tradizione bizantina e carolingia, sia per le diverse tendenze che si manifestano nel corso dell’XI secolo. La sua evoluzione è infatti complessa, in relazione al particolarismo della committenza aristocratica in Italia settentrionale e alle influenze delle architetture sviluppatesi in altre regioni dell’Europa occidentale. La discussione critica, anche in questo caso, deve ripartire da uno studio analitico delle stratigrafie murarie e delle tecniche costruttive, sulle quali ci si sofferma in sette contributi.
L’A., attraverso l’analisi rigorosa e minuziosa delle fonti e l’uso raffinato degli strumenti interpretativi offerti dalla storiografia giuridica ripercorre tutte le vicende della storia politico-istituzionale di Grosseto nel corso del XIII secolo, mostrando come la città, pur legata da vincoli di sudditanza (fidelitas) all’Impero, restasse sempre al centro di equilibri assai complessi e fosse oggetto di mire che ne ridimensionavano continuamente le potenzialità di crescita politica e sociale e come, d’altra parte, l’esercizio dei poteri che formavano la iurisdictio (cioè i poteri giurisdizionali e normativi) sul distretto si concentrasse progressivamente nelle magistrature comunali, conferendo al Comune stesso quella rilevanza istituzionale che non ha trovato adeguata comprensione nella medievistica più recente.