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Chronicles the last twenty months of the despot's life, beginning with his July 1943 arrest and overthrow. Rescued by Germans and forced by Hitler to resume the reins of leadership soon thereafter, the tyrant was an utterly miserable figure in the grip of anger, shame and depression.
Celebrated Fascist mottoes painted, and still visible, on the walls of Piedmont, Lombardy, Emilia, Veneto, Tuscany and Calabria.
A fictional account of the life of the head of U.S. counterintelligence.
A master historian illuminates the tumultuous relationship of Il Duce and his young lover Claretta, whose extraordinarily intimate diaries only recently have become available Few deaths are as gruesome and infamous as those of Benito Mussolini, Italy’s fascist dictator, and Claretta (or Clara) Petacci, his much-younger lover. Shot dead by Italian partisans after attempting to flee the country in 1945, the couple’s bodies were then hanged upside down in Milan’s main square in ignominious public display. This provocative book is the first to mine Clara’s extensive diaries, family correspondence, and other sources to discover how the last in Mussolini’s long line of lovers became his intimate and how she came to her violent fate at his side. R. J. B. Bosworth explores the social climbing of Claretta’s family, her naïve and self-interested commitment to fascism, her diary’s graphically detailed accounts of sexual life with Mussolini, and much more. Brimful of new and arresting information, the book sheds intimate light not only on an ordinary-extraordinary woman living at the heart of Italy’s totalitarian fascist state but also on Mussolini himself.
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L' Autore è un ricercatore storico appassionato, collaboratore di quotidiani e riviste on line, coautore del libro Storia della Federazione Nazionale della RSI e di ricerche sulla figura di Benito Mussolini . In questa lunga intervista, supportata da numerosi documenti grafici, l' Autore demolisce la " vulgata" di comodo della morte di Mussolini, permettendo di cogliere falsità, menzogne e deformazioni, della versione ufficiale di questa fra le più oscure, truci e disonorevoli pagine della storia d' Italia. Un libro rivelatore e controcorrente.
Il Mussolini sconfitto della Repubblica sociale di Salò, una colonna di fascisti e tedeschi in fuga sulla via Regina che si inerpica sulla sponda sinistra del lago di Como, la fine del regime che s’arrende ad un manipolo di partigiani tra Musso e Dongo. L’esecuzione sommaria del duce, di Claretta e dei gerarchi. La scomparsa degli ingenti valori che il governo si portava appresso, finiti nelle casse del Partito Comunista di Togliatti. Gli omicidi del capitano Neri e della staffetta Gianna, testimoni scomodi del trafugamento del tesoro. Tutto ricostruito sulla base delle dichiarazioni dei 304 testi che la Corte d’assise di Padova ascoltò nel 1957, a dodici anni esatti dai fatti, in un processo che non vide mai la fine, interrotto dopo quarantaquattro udienze per il suicidio di un giudice popolare e mai più ripreso, finché il velo dell’amnistia relegò nell’oblìo “l’oro di Dongo”.
In 1945, disguised in German greatcoat and helmet, Mussolini attempted to escape from the advancing Allied armies. Unfortunately for him, the convoy of which he was part was stopped by partisans and his features, made so familiar by Fascist propaganda, gave him away. Within 24 hours he was executed by his captors, joining those he sent early to their graves as an outcome of his tyranny, at least one million people. He was one of the tyrant-killers who so scarred interwar Europe, but we cannot properly understand him or his regime by any simple equation with Hitler or Stalin. Like them, his life began modestly in the provinces; unlike them, he maintained a traditonal male family life, includi...
E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastan...