You may have to Search all our reviewed books and magazines, click the sign up button below to create a free account.
The first exploration of how Mussolini employed population settlement inside the nation and across the empire to strengthen Italian sovereignty.
This book offers an innovative approach to understanding operetta, drawing attention to its malleability and resistance to boundaries. These shows have traversed (and continue to traverse) with ease the national borders which might superficially define them, or draw on features from many other genres without fundamentally changing in tone or approach. The chapters move from nineteenth-century London and Paris to twentieth-century North America, South America and Europe to present-day Australia. Some offer fresh understandings of familiar composers, such as Johann Strauss or Gilbert and Sullivan, while others examine works or composers that are less well-known. The chapter on Socialist operetta in Czechoslovakia in particular will almost certainly be a revelation to anyone from Western Europe or the US, where operetta is often understood to be a bourgeois phenomenon. As a summary of the current state of the field, this collection showcases the many possible pathways for future scholars who wish to explore it.
Il paese dei campanelli è un’operetta scritta da Carlo Lombardo e musicata da Virgilio Ranzato e Carlo Lombardo. Andò in scena per la prima volta il venerdì 23 novembre del 1923, al Teatro Lirico di Milano dalla Compagnia Regini Lombardo. L’operetta è in tre atti; il libretto prevede 32 scene, mentre la partitura ne contiene 18. La trama è singolare e fantastica. Il paese dei campanelli è ambientata in un tranquillo paesino di tipo olandese. Un giorno nel borgo approda una nave a causa di un guasto e arrivano in paese dei giovani cadetti di Marina. Appena sbarcati il loro interesse è rivolto alle giovani e belle ragazze del paese, che sembrano ben disposte ad accogliere le loro ga...
None
A collection of essays revealing how operetta spread across borders and became popular on the musical stages of the world.
None
Sebbene il nome di Arturo Rossato (Vicenza, 1882 – Milano, 1942) sia stato quasi del tutto rimosso dalla memoria culturale collettiva, appare incontestabile, analizzando la sua vasta produzione nonché le sue vicende biografiche, il ruolo di primissimo piano da lui assunto nel panorama drammatico musicale e teatrale italiano. Autore fecondo e poliedrico, egli ebbe nello stile, del tutto personale, uno dei punti di forza: la sua penna, sempre ficcante, diede il meglio in quella acutissima capacità descrittiva di situazioni e caratteri tipica della scrittura del teatro dialettale otto-novecentesco: lo si riscontra, oltre che nelle commedie, anche negli articoli giornalistici e nella produzi...
None
None