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Prefazione del Gran Maestro Gustavo Raffi Tra gli anni ’60 e ’70, alcuni Fratelli italiani della Massoneria italiana del Grande Oriente percepirono e si contrapposero alla devianza verso la corruzione non soltanto morale, che stava progressivamente diffondendosi all’interno della stessa Massoneria. Tale piaga divenne poi nota come Loggia P2 capeggiata da Licio Gelli. I Fratelli “ribelli” furono ostacolati, a tal punto da essere costretti a ritirarsi dall’Ordine per un tempo non ben definito, ossia furono dichiarati “in sonno”. Tra i massoni “in sonno”, rientra l’autore che con questo libro vuole riscattare l’immagine ormai deturpata del Grande Oriente d’Italia e ricordare con quanta fermezza, impegno, coerenza e coraggio, quei Fratelli italiani contrastarono la P2.
È stato pesantissimo il tributo pagato dalla magistratura italiana alla ferocia degli "anni di piombo": undici magistrati assassinati dal 1976 al 1980, quando la vampata di quotidiana furia violenta accesasi nel nostro Paese si pose come il problema prioritario e assillante. L'ultimo atto di questa carrellata di orrori fu l'uccisione di Mario Amato, Sostituto Procuratore di Roma incaricato dell'inchiesta sugli ambienti della destra eversiva in cui maturarono alcuni tra i crimini più efferati di quel periodo. Con la consueta perizia e attenzione ai fatti - servendosi dell'ausilio delle carte processuali, di fonti giornalistiche dell'epoca, nonché di interviste inedite ai familiari delle vittime - Achille Melchionda ricostruisce in modo ineccepibile gli anni più bui della nostra nazione, cercando di fornire una possibile risposta a coloro che, ancora oggi, a distanza di decenni, non conoscono il nome di chi li privò per sempre dei loro cari.
Saranno qui esposte le essenziali nozioni – ad uso preparazione all’esame professionale – sul complesso fenomeno noto come processo penale, che può essere pragmaticamente definito “serie di atti compiuti, da organi che ne hanno l’autorità, in una forma ed in un momento prescritti dalla legge”. Ne sarà visitata la struttura statica, con riferimento ai soggetti protagonisti ed ai principali atti che lo contraddistinguono, per occuparsi poi del dinamismo operativo che lo caratterizza. Sì, il processo penale è un meccanismo formale-giuridico doverosamente predisposto dallo Stato per l’accertamento di illeciti comportamenti asociali, o ritenuti tali, e per la punizione degli ev...
Bologna, 14 marzo 1963. Ombretta rientra in casa nel primo pomeriggio; è tormentata, la decisione che deve prendere è più grande di lei. Ha appena incontrato il prof. Zanello e le notizie che ha appreso sulle condizioni psichiche di Carlo non sono per niente rassicuranti. Il neurologo è stato chiaro: allontanarsi per qualche tempo dal marito con effetto immediato. Ma come può lasciarlo solo in un momento così delicato? E i figli? No, il solo pensiero di sfaldare la famiglia in questo modo la distrugge. Quel che Ombretta ancora non sa è che la scelta che prenderà in quelle ore cambierà il suo destino. Per sempre. Qualche ora più tardi si riunirà con i suoceri e con il medico di fid...
1978: un giovane, Dante Forni, viene accusato di essere uno dei basisti bolognesi di Prima Linea, ma si proclama innocente e sostiene di non aver mai avuto a che fare con la lotta armata. Gli indizi sembrano smentirlo e a credergli sono solo la sua famiglia e l’avvocato difensore, l’autore di questo libro. Il legale trascorrerà gli anni successivi a dimostrare l’estraneità del suo assistito alle accuse, a demolire impianti accusatori, a dimostrare la falsità di alcuni rapporti delle forze dell’ordine e a smentire pentiti che mentono. Con la passione che lo contraddistingue Achille Melchionda ricostruisce passo dopo passo i momenti salienti di quegli avvenimenti della cronaca nazionale, affidandosi a quotidiani dell’epoca e ad estratti degli atti processuali, in questa nuova edizione aggiornata di un libro ancora oggi di straordinaria attualità.
Il Capitano deve morire è la cronaca precisa e dettagliata degli "anni di piombo" vissuti e raccontati dall'allora capitano Nevio Monaco, comandante del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Bologna. Un uomo delle istituzioni che non si è mai tirato indietro di fronte al pericolo e che non ha mai fatto sconti alla delinquenza comune e a quella politica. Un protagonista scomodo di quel periodo, costantemente nel mirino dei terroristi e della mafia. "Una vita la sua - scrive Manlio Masini nella presentazione del volume - scolpita nell'azione e intrecciata nella storia di un Paese che ha rischiato di precipitare nel baratro della guerra civile".