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Il tempo della 83 è agli sgoccioli, il loro dominio sta per terminare e l’ultima speranza rimasta per far sì che ritorni la quiete è proprio Levi. Rinchiuso nella sede centrale di Quiet Hills, senza alcun ricordo di Sam e degli ultimi anni della sua vita, l'esito della partita dipende da lui, l’asso nella manica che può determinarne la vittoria. Sam nel frattempo si allea con i ribelli, che preparano un piano per assediare l’edificio. Testarda e impulsiva, rischia la vita per salvare Levi e cercare di fargli tornare la memoria. Non solo perché si ricordi di amarla, ma anche perché condivida con loro il progetto segreto della 83, prima che sia tutto perduto.
“Parole avanti” è un saggio sulla discriminazione e la violenza di genere osservate da chi fa informazione in Italia. Analizza le parole dei media e quelle, piene di stereotipi, della nostra quotidianità. Cerca di spiegare la necessità di un nuovo femminismo. Dalla donna sarda a quella siriana, dal maschilismo italiano a quello brasiliano, dalle lotte dei movimenti femministi occidentali fino alle combattenti curde, tesse la trama di una rivoluzione in atto che nessun maschilismo potrà fermare.
Un musicista che studia jazz in Inghilterra e un giornalista praticante al quotidiano spagnolo El Mundo: le loro vite di giovani di talento fuggiti dalla Sardegna all’estero incrociano la protesta degli operai cassintegrati della Vinyls di Porto Torres. I due ragazzi creano il gruppo Facebook L’isola dei cassintegrati per sostenere la protesta, intuendo la possibilità di dare vita per la prima volta a un reality “reale”, che possa dar voce alla lotta operaia.Il successo riscosso in Rete dà vita a un blog, un luogo d’informazione e discussione su una generazione in lotta per il proprio futuro. I media si interessano al caso e i due devono fronteggiare la sfida più grande: sfuggire agli ingranaggi della macchina della comunicazione.Perché qualcosa, grazie a loro, possa cambiare davvero. Il racconto, dalla viva voce dei protagonisti, del fenomeno che ha cambiato il modo di pensare la lotta operaia, che ha saldato nella resistenza generazioni diverse, che ha fatto parlare il mondo intero.
E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastan...
E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastan...
E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastan...
Questo volume raccoglie il percorso personale da giornalista e da direttore della testata TOTTUS IN PARI che è dal 1997 punto di riferimento delle Associazioni degli Emigrati Sardi in giro per il mondo. Ho pensato, in occasione dei 25 anni della pubblicazione online, di creare un focus nei confronti della figura femminile sarda che si è messa in luce attraverso le proprie competenze professionali nei vari ambiti: nella medicina, nella musica, nell’arte. Ma anche rincorrendo la passione per la scrittura, l’insegnamento e al volontariato. Ne sono emerse 184 storie raccolte attraverso i miei articoli e interviste in tutti questi anni, di diverse donne dell’isola che in giro per il mondo...
Dieci racconti, un unico filo comune: i dolci. Lasciatevi ingolosire da questo mix scoppiettante di romance mm e mf. Perché alla fine, cosa c’è di più dolce dell’amore? Elenco dei racconti: Quattro luglio – Erika Pomella, collana Romance Maamoul – Eva Milani, collana Rainbow Gli zaeti dell’Adelina – Nuel, collana Rainbow Coricheddos – Nykyo, collana Rainbow Cioccolato & Alchermes – Sara Santinato, collana Rainbow Il fantasma dell’amore passato – Maria Claudia Sarritzu, collana Romance Amori eterni come l’acqua alle fontane – Roberta Marcaccio, collana Romance Di pastiere, leggende e ammor’ – Antonella Pellegrino, collana Rainbow È decisamente amore – Autumn Saper, collana Rainbow Cacao amaro – Paolo Capponi, collana Rainbow
E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastan...
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