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Il protagonista del romanzo è un cinquantenne che torna a Udine, sua città natale, insieme alla compagna e al loro cane, poco dopo aver perso l’impiego nel mondo editoriale, per nulla dorato. La sua famiglia era arrivata nel Nord-Est al seguito del padre militare, di stanza in una delle caserme poste a ridosso della “cortina di ferro” durante la Guerra Fredda, una Fortezza Bastiani che ormai non ha più Tartari o altri barbari da aspettare. Inseguendo i suoi ricordi – memorabili quelli delle scorribande di quartiere comuni allo storico gruppo di amici ritrovati – torna al caseggiato dove abitava da ragazzo, ormai disabitato. Mentre la relazione con la compagna si logora, inizia a...
Dietro la Resistenza ci sono le resistenze. Ogni storia epica e gloriosa ha dietro moti più lievi e impercettibili. Scelte, alle volte istintive alle volte forzate, e il caso. Ci sono gli eventi che ti trascinano. Soprattutto se hai vent'anni. «Devi raccontarle queste cose», mi dice Luigi. «Che poi i ragazzi oggi ci guardano magari con ammirazione, ma dicono che siamo uomini di un altro mondo, non saremo mai come voi... No! Voi potete essere come noi, perché noi eravamo come voi!» Perciò mi metto in viaggio. Per incontrare i primi, i più giovani di allora a cui è toccata la scelta. Non impavidi eroi, ma ragazzi che seppero rispondere a una chiamata e che seppero pronunciare un Sì p...
Chi è la Lorenza che scrive un diario in cui annota le vicende martoriate e a volte, loro malgrado, irresistibili dei pazienti di un ospedale psichiatrico di cui è “ consulente filosofico ”? È l’autrice stessa? È un caso di omonimia? Un alter ego, un Doppelgänger, ovvero un sosia, un viandante ubiquo? Perché Lorenza è al contempo anche Lorenzo, un’emanazione che si fa corporea e le impedisce di amare altri uomini, di respirare grazie alle vitali energie sentimentali e sessuali. La tiene in scacco, le si nega e al contempo l’avvolge in spire paralizzanti. È un corpo a corpo feroce quello tra Lorenza e Lorenzo, che si rarefa sempre di più, raschiando lentamente i loro corpi,...
Giocando con le regole del patto tra narratore, personaggio e lettore, La Chiusa prende un’esistenza fittizia e anodina, per quanto emblematica, un personaggio da romanzo – Ulisse Orsini – e ci invita a osservarlo da vicino: un soggetto improduttivo, in esubero, ossessionato dalla propria sensazione di illegittimità; uno che ha perso il lavoro e si rintana in casa, riducendosi a sgattaiolare sul pianerottolo per non incontrare i rispettabili condomini. Lo colloca in una metropoli nei primi anni Duemila, riconoscibile eppure fantastica, un cantiere interminato, coerente solo nella propria vocazione di «città della moda e degli eventi»; e lo segue nella sua tragicomica odissea urba...
Un saggio coinvolgente e appassionato sulla scrittura poetica di De André, analizzata con i metodi della critica letteraria, pienamente adeguati all'interpretazione di testi di autentica poesia come sono le canzoni di Faber. Addentrarsi nell'officina segreta di De André consente di indagare le sue modalità creative e delineare una poetica che sarà costante, dalle prime alle ultime canzoni, sulla trasfigurazione della realtà operata dalla memoria e dall'emozione, affidata al linguaggio altro della poesia, linguaggio scelto e valorizzato accuratamente da Fabrizio, che è un innamorato della parola, del suo valore autonomo, del suo colore vocalico-figurativo, linguistico- lessicale, fonico...
« L’Italia che esce dalla guerra, l’Italia che entra nel nuovo millennio. Cambiano i costumi, il modo di produrre e di pensare, l’immaginario, le regole della convivenza. Con amori, sangue, vendette, illusioni, utopie, crudeltà, coraggio, inventiva: un romanzo che attraversa mezzo secolo. Da una parte ci sono le istituzioni con i loro ritardi e lentezze, la misoginia dei politici, il moralismo dei giudici, la scuola repressiva, la Chiesa ancorata alla tradizione, la scomunica di ogni ribellione, i faticosi e appassionanti itinerari del rinnovamento, le resistenze del potere al nuovo. Dall’altra parte ci sono i personaggi che – magari in maniere sgradevoli o addirittura criminal...
Autunno 1944. In un campo di prigionia alleato della Francia appena liberata, è detenuto François, accusato di collaborazionismo. Quando al campo arriva Antoine, vecchio vicino di casa al tempo dell’infanzia e ora fascista convinto, François rammemora il percorso che l’ha condotto all’internamento, attraverso un dialogo intessuto di reticenze e accuse, di antagonismo e intimità carsica. Come un demone Antoine costringe François a rievocare la sua infanzia di bambino cattolico, che si fa sospendere a scuola perché rifiuta la retorica della Grande Guerra che gli ha ucciso il padre. A rievocare, durante quella vacanza obbligata, l’incontro con Martine, figlia di un maestro eleme...
Giorgio Lanfranchi è un cinquantenne del nostro tempo: non si è mai sposato, non ha una fidanzata, non lavora e vive con gli anziani genitori, una madre succube e un padre estraneo e burbero. La sua realtà è rappresentata dai libri, che ama e che acquista compulsivamente. Una sera, in attesa della misera cena in famiglia, Giorgio esce rabbiosamente di casa, diretto in libreria, un posto che frequenta sin da ragazzo e che un paio di volte a settimana chiude molto tardi, un rifugio e una prigione Qui il “ nostro eroe ”, così lo definisce il narratore, concede libero sfogo a manie, idiosincrasie, frustrazioni e accessi di rabbia apparentemente ingiustificata. Sperimenta però anche rar...
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