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In order to conduct a well-grounded search for meaning, this book wants to renew the ancient attempt to seek wisdom in everyday life, training ourselves to modify our own perceptions of the world in as authentic a manner as possible. This path places analysis, philosophical practices and religion side by side as three ways of searching for meaning into a common coordinated field of action with a common background: we urge to go beyond the self to save the self through a wider and more all-embracing dimension of meaning. We think to recognize, as different articulations of the same thing, three interconnected but distinct practices: philosophycally-oriented biographical analysis - autobiographical and mythobiographical -, formative practices based on philosophy as a way of life, secular spiritual accompaniment. These essays collected in this volume should be read as partial approximations of the same content.
The philosophical question of nothingness has often been controversial. The main core of the question is the use of ‘nothing’ or ‘nothingness’ as a noun phrase rather than a quantifier phrase. This work deals with the question of nothingness and metaphysical nihilism in analytic philosophy. After evaluating an account of nothingness based on the notion of an empty possible world, the present work proposes two original arguments for metaphysical nihilism. With a preface by Graham Priest. “Simionato’s book delivers a welcome deepening of our understanding of nothing.” Graham Priest
This profound exploration of one of the core notions of philosophy—the concept of existence itself—reviews, then counters (via Meinongian theory), the mainstream philosophical view running from Hume to Frege, Russell, and Quine, summarized thus by Kant: “Existence is not a predicate.” The initial section of the book presents a comprehensive introduction to, and critical evaluation of, this mainstream view. The author moves on to provide the first systematic survey of all the main Meinongian theories of existence, which, by contrast, reckon existence to be a real, full-fledged property of objects that some things possess, and others lack. As an influential addition to the research lit...
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Questo densissimo testo ha il grande merito di spiegare non solo cos'e il simbolo e l'immaginazione simbolica, ma di reclamarne la centralita per tutte le forme della creazione psichica. Occorre decostruire l'unilaterialita sia delle retoriche positive che delle ermeneutiche riduttive, chiedersi come la cognizione cartesiana ed empirista, la semiologia e l'involuzione dogmatica della religione abbiano operato un vero "iconoclasma" da parte dell'Occidente, facendoci smarrire l'orientamento simbolico. Una civilta siffatta ci ha portati a perdere quella sensibilita in grado di farci sperimentare l'interiorita del mondo, coglierne la risonanza molteplice di un organismo molteplice e animato, facendoci ripiegare su noi stessi, esiliati e autocentrati, convinti di poter disporre a nostro piacimento di qualsiasi manifestazione del reale: perdere il contatto con il mondo significa per l'uomo non rendersi conto di appartenere a questo stesso ambiente, in un movimento autodistruttivo. L'arte e la religione, cosi importanti per le nostre vite, possono condurci a riscoprire il valore salvifico dell'immaginazione creatrice."
Fascicoli 1-2. Saggi: L. LUGARINI, La riforma hegeliana della psicologia; C. SINI, Il problema della verità in Foucault; G. CAMPIONI, Scienza e filosofia della forza in Nietzsche. Rassegne: F. MOISO, Nuovi contributi nella «Schelling-Forschung». Ricerche G. V. DI TOMMASO, Il concetto hegeliano di lavoro in alcuni scritti jenensi. Recensioni. Fascicolo 3. Saggi: F. BOSIO, Senso dell’essere e totalità; L. STRAUSS, Sull’«Eutidemo»; R. CIAFARDONE, Agli albori dell’Illuminismo tedesco: Christian Thomasius. Problemi e discussioni: W. GHIA, La filosofia politica di E. Weil. Recensioni.
Fascicoli 1-2. Saggi: L. LUGARINI, Husserl: razionalità scientifica e problema della ragione; F. BOSIO, Logica e scienza nella fenomenologia di Husserl; S. ZECCHI, L’interpretazione storica di Paci de «La crisi delle scienze europe»; E. NICOLETTI, L’apertura ermeneutica della fenomenologia alla differenza ontologica; G. CORRADI FIUMARA, Fenomenologia ed «occlusione» (Sui § § 59 e 60 della «Krisis»). Rassegne: A. ALES BELLO, Linee di sviluppo della fenomenologia di Husserl in Italia; A. ALES BELLO (a cura di), Bibliografia italiana su Husserl (1923-1985).
La consulenza filosofica è una professione relativamente giovane ma già ampiamente diffusa in Europa e in altri paesi del mondo. Essa è essenzialmente un fare filosofia a due – o, più di rado, all’interno di piccole comunità – ricorrendo a quegli “arnesi” metodologici e teoretici di cui la storia della filosofia occidentale è sovrabbondantemente ricca, con la convinzione che la pratica della ricerca per concetti, suggestioni, immagini simboliche, è un’attività assolutamente fine a se stessa, giovevole e bella proprio perché, come afferma Aristotele, non rimanda ad altro da sé, non si pone fini ulteriori in termini terapeutici, pedagogici o, tanto meno, accademici. Che, ...
«Il Pensiero» torna nuovamente, dopo il numero XLVIII del 2009, a riflettere intorno al pensiero di Niccolò Cusano. Con ciò viene confermata la continua attenzione della rivista per un pensatore profondo, radicale e fecondo, di cui difficilmente si possono eludere la centralità nella storia della filosofia e la rilevanza speculativa dei suoi temi. Cusano ci offre un modo di filosofare molto peculiare e originale, tanto più urgente nel quadro culturale odierno, con le sue sfide; tra queste, l’impegno a ripensare i contenuti della metafisica, dell’ontologia e della teologia. Il fascicolo ospita contributi di studiosi del Cusano, nazionali e internazionali, collocabili su tre direttri...
Che cosa significa giocare e che ruolo ha il caso nella vita degli uomini? A queste e ad altre fondamentali domande tenta di rispondere l’ultimo libro di Andrea Tagliapietra, un’avventura che intreccia filosofia, storia delle idee e cultura materiale. Articolato in tre capitoli tematici – “La libertà del gioco”, “Il gioco del senso”, “Fra gioco e lavoro. L’ambiguità dello sport” – seguiti da un excursus iconografico sulle rappresentazioni artistiche del gioco dall’antichità sino al XX secolo, il volume si conclude con uno studio sull’azzardo e il gioco responsabile che, anche attraverso dati empirico-quantitativi, approfondisce il fenomeno complessivo del gioco d’alea con particolare riguardo alla realtà italiana.