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Growth Associated Protein 43 (GAP-43), isolated from rat brain and considered a neuronal marker, is involved in neurite branching, cytoskeleton remodelling, neuronal development and protection. However, GAP-43 mRNA was found in embryonic chicken cells positive to meromyosin, as well as in human satellite cells, myoblasts and myotubes deriving from healthy or dystrophic muscles. Despite these findings, there is no clear evidence about its localization or relationship with other muscle proteins. The aim of this study was to investigate GAP-43 protein expression and localization in C2C12 cells and mice skeletal muscle fibers, using immunoblot and immunofluorescence protocols for confocal mycros...
Arrivato a doppiare il mezzo secolo di vita e coronato da un successo planetario stimato in oltre cinquanta milioni di copie, il disco The Dark Side of the Moon (1973) del gruppo inglese Pink Floyd resta agli atti come uno dei più accattivanti episodi della stagione stilistica del cosiddetto progressive pop e uno dei più riusciti esempi di concept album, ossia un album caratterizzato da un fil rouge tematico che ne attraversa e collega tutti i brani. Ma questo disco, parte delle memorabilia sonore del Novecento, si candida innanzi tutto a essere preso in considerazione per la sua trama formale e per la sua ricchezza strumentale, oltre che per l’aura extraterrestre e per le riflessioni fi...
La musica contemporanea – questa sconosciuta – è un universo costellato di capolavori assodati e di spunti per l’avvenire musicale. Illustrarne in una guida i dischi rappresentativi è un tentativo “pratico” di ovviare a una lacuna che è comprensibile presso l’ascoltatore di media cultura, ma che è ai limiti dello scandalo in chi frequenta regolarmente i musei, partecipa ai convegni, sfoggia notevoli titoli di istruzione e si giova delle cosiddette “buone letture”. Accade infatti che i noti “lettori forti” dei sondaggi siano talvolta ascoltatori “deboli”, o quanto meno privi di quel bagaglio di cultura musicale rappresentato da un repertorio enorme e vario che continua ad alimentarsi. Dalla A di Adams alla Z di Zorn, nel volume si compendia la vicenda corrente della musica contemporanea mondiale, vista attraverso la sua preziosa documentazione discografica. Da una parte s’intende suggerire gli ascolti che meglio possono offrire una panoramica di quanto è accaduto negli ultimi anni e di cosa i musicisti più giovani stiano preparando attualmente; dall’altra si vuole offrire un manualetto prêt-à-porter di storia della musica d’oggi.
Perché le canzoni scritte da Lucio Battisti con Mogol si sono impresse nella memoria, negli affetti e nell’immaginario collettivo degli italiani? Perché ancora oggi ci emozionano? Per quella sorta di alchimia che si crea quando i versi di una canzone rispecchiano il significato della melodia e si fondono con essa. Anche la musica, infatti, “ci parla”. E spetta a chi scrive i versi di una canzone intuirne il significato intrinseco, per tradurlo in parole. A quel punto può nascere un amalgama che rappresenta qualcosa di molto diverso da una poesia musicata, o da una melodia riempita di parole da un paroliere qualsiasi. La canzone diventa il potente incrocio di due linguaggi, un moltip...
Per profondità di visione e ampiezza di riferimenti, non esiste un altro libro come Polvere di stelle nella musicologia italiana. Alessandro Carrera, noto per i suoi studi su Bob Dylan, ma anche sulla popular music e il minimalismo, nei saggi qui proposti chiama a raccolta l’intera storia della musica, inclusa la sua preistoria, dai miti sulla creazione acustica dell’universo fino ai concerti rock negli stadi, per tracciare l’amplissima genealogia di una passione per la musica che ha definito la sua generazione e le successive. L’autore indaga le leggende più disparate, dall’India alla Finlandia, nonché l’interpretazione che ne hanno dato la filosofia e la psicanalisi, per poi scendere nelle pieghe dell’estetica romantica, espressionista e decadente, dove la musica occidentale giunge a un punto di non ritorno, segnato dall’avanguardia del secondo dopoguerra. Infine, l’ultima parte affronta alcuni punti nodali del folk, rock e pop, proponendo la traccia di una filosofia della musica globale.
Un documento raro e per diversi aspetti fondamentale, questa raccolta di 136 canti degli schiavi afro-americani, pubblicata originalmente nel 1867 da tre esponenti del Movimento abolizionista dei neonati Stati Uniti d’America – William Francis Allen, Charles Pickard Ware e Lucy McKim Garrison – vede la luce in edizione italiana con un’ampia prefazione di Luca Cerchiari e le traduzioni dei canti a cura di Roberto Leopardi. Si tratta di musiche vocali sacre e profane, raccolte e trascritte nelle principali zone degli Stati Uniti, dal Sud, anche insulare, ai territori settentrionali, dall’entroterra del fiume Mississippi sino alla Florida e alla Louisiana. Il libro, oltre a far luce su repertori poi confluiti negli spirituals, nei canti di lavoro e nei blues, rappresenta un prezioso modello di indagine etnomusicologica “sul campo”; prevede anche dei suggerimenti per l’esecuzione di queste pagine storiche della musica afro-americana.
This volume of the Lecture Notes in Mobility series contains papers written by speakers at the 22nd International Forum on Advanced Microsystems for Automotive Applications (AMAA 2018) "Smart Systems for Clean, Safe and Shared Road Vehicles" that was held in Berlin, Germany in September 2018. The authors report about recent breakthroughs in electric and electronic components and systems, driver assistance, vehicle automation and electrification as well as data, clouds and machine learning. Furthermore, innovation aspects and impacts of connected and automated driving are covered. The target audience primarily comprises research experts and practitioners in industry and academia, but the book may also be beneficial for graduate students alike.
This collection of essays seeks to analyse historically these influences, connections, and impact from multiple points of view, such as – but not limited to – the links between war and rebellion, the issues of trust and religious violence, early modern university debates on war and peace, the problems engendered by intolerance and the difficult management of tolerance, the delicate matters of politico-religious accommodation and the implementation of peace in towns and contested territories, the reappraisals and changes in the narratives of military prowess and religious fidelity, the role of women in the religious conflicts in the 'long sixteenth century', the porous boundaries (imagined or real) which existed between 'enemies' in times of war and the issues connected to the cohabitation with the 'Other' in times of peace.
The aim of the Managing Networks of Creativity is to improve our understanding of creativity and the management of creativity, as discussed in the fields of management (including strategic management, organization science, organizational behaviour, and entrepreneurship), economics, sociology, regional studies, and political science. While research on creativity has made several important contributions to the theoretical literature, little attention has been paid to the development and testing of formal theoretical models, especially in those cases where creativity is the result not so much of individual behaviour than the outcome of collective efforts, connecting individuals in organizations...