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Se pensi è la fine, se pedali arrivi. Una vita all’insegna dell’avventura. È quella che ci racconta l’atleta italiano che più si è distinto nell’ultracycling, specialità del ciclismo in cui si gareggia su lunghissime distanze. Appassionato di bicicletta fin da bambino grazie alle imprese di Marco Pantani viste in Tv, prima di sbarcare all’ultracycling, Omar Di Felice si dedica al ciclismo professionistico. A un tratto, però, arrivano il colpo di fulmine e la grande svolta: Di Felice trova la «Zona Omar», quell’attitudine a superare i propri limiti che permette di crescere e migliorarsi. Ed è proprio questo il messaggio che vuole lanciare: fuori dalla zona di comfort la f...
Highlights and setbacks, victories and defeats, emotional moments in the Race Across America (RAAM), anecdotes of 24-hour world records and other races—all this and much more are found in the autobiography of Christoph Strasser, today's most successful ultra-cyclist. The Austrian gives an insight into his world of thoughts and emotions, he says: "The joy in reaching a goal lasts only briefly, real satisfaction comes in the small daily steps on the way there." "The book is not a motivational guide, but an open, honest biography with many insights behind the scenes of RAAM. Above all, I want to shed more light on my weaknesses, and the roadblocks I faced—because these ultimately led me to continually look for improvements. And I want to share my message that as a "normal" person, you can achieve unimaginable things." "Strasser's Road - The Story of the Record-Setting Race Across America Winner" goes beyond the usual epic hero/sports biography; it teaches about goals, about achievements, and the many steps, joys, failures, and successes along the way.
Omar Di Felice, dopo aver già realizzato alcune avventure estreme in ambiente artico (Canada e Capo Nord nel 2018, Alaska e Islanda nel 2019, deserto del Gobi nel 2020 ed Everest nel 2021), affronta ora un’impresa eccezionale: percorrerà, in sella alla sua bicicletta, oltre 4000 chilometri, a temperature sotto i -30 gradi, partendo dalla Kamchatka, passando attraverso la regione della Lapponia (Russia, Finlandia, Svezia e Norvegia), Isole Svalbard, e Islanda, e approdando infine in Groenlandia, Canada e Alaska, spingendosi fin oltre la linea di demarcazione del Circolo Polare Artico, tra scenari spettacolari e orsi polari. Non si tratta solo di un’avventura sportiva e umana di grande c...
Alla soglia dei quaranta, Simone Sarasso prende una decisione drastica e definitiva: dà un taglio alle dipendenze e si mette a correre. Certo, può sembrare la classica crisi di mezza età che colpisce tanti uomini, ma in realtà è molto di più: è il racconto di una rivoluzione totale, profonda e irreversibile. A innescare il cambiamento è un articolo di giornale sull’Ironman – la forma estrema del triathlon –, che sta conquistando migliaia di appassionati e sembra essere diventato lo status symbol della classe dirigente. Ma cosa spinge una persona a nuotare per quasi quattro chilometri, pedalare per altri centottanta e poi, alla fine, trovare la forza di correre una maratona? Per...
In 2012, Joe Barr almost died from altitude sickness on the 11,000-ft Wolf Creek Pass in a Race Across America attempt. The infamous 3,200-mile race is non-stop ultracycling at its most extreme. In 2014, Joe returned and received the coveted Finisher's medal, and in 2019, at the age of 60, he went back again and won his category. This story of extreme perseverance begins on a yellow Raleigh Chopper on the streets of Co. Derry, where Joe, trying to escape the harsh everyday reality of the Troubles as a young Catholic boy in an all- Protestant school, went on long bicycle rides into the countryside, dreaming of one day taking part in cycling's grand tours. When his baby son was diagnosed with cancer, Joe got on the bike with a different purpose and won his first 1,300-mile endurance race. This is a story of unimaginable grit, and of what it takes to keep going when failure seems inevitable.
Arena in questo diario di bordo ci guida in un sensazionale ed avventuroso viaggio sull'Altopiano della Sila. Partendo sempre da casa in economia sulla sua bicicletta da corsa, scopre e ci fa scoprire paesaggi naturali di struggente bellezza, borghi incastonati nelle montagne e posti di grande storia, miti e leggende. Dalla vetta di Botte Donato al paese di Longobucco, da Monte Altare a Silvana Mansio, da San Demetrio Corone alle suggestive sponde del lago Cecita. Il tutto contornato da incontri con personaggi che incarnano l'anima di quei luoghi, musiche, riflessioni ed emozioni personali da parte dell'autore che sente la Sila come un vero e proprio sentimento che vive nel suo cuore.
Arriva sempre un momento nella vita in cui si deve decidere cosa fare. Ad una certa età, raggiunta una discreta solidità economica, la scelta per molti è se continuare a concentrarsi sul lavoro, rimpinguando il conto in banca o scalando qualche posizione di potere oppure se dedicarsi un po’ a se stessi, ai propri affetti e alle proprie passioni. Lo sport quasi sempre è una strada dritta e veloce verso il benessere e la felicità. Una via di fuga dallo stress, dalle tensioni, dal rischio di ritrovarsi in qualche caso incapaci anche di fare.
Un viaggio che inizia in una bottega immaginaria, quella di Beccaris, meccanico mantovano, che ripara biciclette da cinquan'anni, ma che prosegue raccontando le storie vere di personaggi che hanno fatto delle due ruote la loro scelta di vita: dal mago dei telai ai riders del teatro, dalla recordwoman al viaggiatore in solitaria tra i ghiacci della Siberia. 24 storie che si susseguono a ritmo di pedale e dalle quali la bici emerge come risorsa economica in costante crescita, strumento di svago e di attività sportiva, sempre più mezzo di trasporto non inquinante grazie anche alla pedalata assistita. Quello della bici è un mondo variegato e ricco di sorprese, che si lega al passato e si apre al futuro, con promesse di sostenibilità e di ritrovata armonia con la natura. La bici è quella cosa che, forse, un giorno ci salverà. Dario Pegoretti
Der Autor selbst fragt sich: Was muss man für ein Mensch sein, um in acht bis zwölf Tagen 5000 Kilometer auf dem Rad quer durch einen Kontinent zu fahren? Wie geht man als Sportler mit herben Niederlagen um und ist Scheitern zwangsläufig eine negative Erfahrung? Zwischen 2010 und 2013 hat David Misch neben Studium und später Job einige der schwierigsten Ultracycling Bewerbe – so nennt man Nonstop-Radrennen jenseits der 24 Stunden im Fachjargon – bestritten und dabei zahlreiche Erfahrungen gesammelt. Er erlebte einige der schönsten aber auch schwersten Momente seines Lebens, und mit ein bisschen zeitlichem Abstand berichtet er nunmehr darüber. Zeigen will Misch, dass selbst ein "Durchschnittstyp" Unvorstellbares leisten kann, wenn er es nur aus eigenem Antrieb und den richtigen Gründen tut. Seine Erlebnisse teilt er in einer Mischung aus Nacherzählung und "Tagebucheinträgen" – hierbei handelt es sich eigentlich um Textfragmente, die schon damals in seiner aktiven Zeit verfasst, aber bisher nicht verwendet wurden – mit. Randonnée, französisch für "Ausflug" oder "Tour", ist somit die Reise in die Welt des Extrem-Radsports, mit all ihren Sonnen- und Schattenseiten.