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Can the Marxist tradition still provide new resources for thinking the specificity of historical time? This volume proposes to transform our understanding of Marxism by reconnecting with the ‘subterranean currents’ of plural temporalities that have traversed its development. From Rousseau and Sieyès to Marx, from Bloch to Althusser, from Gramsci to Pasolini and Postcolonialism, the chapters in this volume seek both to valorise neglected resources from Marxism’s contradictory history, and also to read against the grain its orthodox and heterodox currents. Privileging not the single time of historical development, but the plural temporalities that intertwine in and constitute any given historical conjuncture, and arguing against merely subjectivist theories of temporal multiplicity, this volume studies the articulation of the real, plural temporalities of mass political action. Comprehending their dynamics is a necessary precondition for a renewed politics of emancipation. Contributors include: Luca Basso, Stefano Bracaletti, Mauro Farnesi Camellone, Fabio Frosini, Augusto Illuminati, Nicola Marcucci, Vittorio Morfino, Luca Pinzolo, Peter D. Thomas and Massimiliano Tomba.
Il punto di partenza è offerto da un fatto di cronaca: tra il 28 e il 31 dicembre 1827 La Gazette des Tribunaux pubblica, in quattro puntate, il resoconto del processo ad Antoine Berthet, un ex seminarista che nella chiesa di Brangues, piccola città dell'Isère, aveva sparato, durante una funzione religiosa, a M.me Michould de la Tour, madre dei ragazzi di cui era stato, per qualche tempo, istitutore. La condanna a morte fu eseguita a Grenoble il 23 febbraio 1828. Più tardi Stendhal dichiarerà con spavalda civetteria, di non aver inventato proprio nulla. In realtà - anche se la cronaca giudiziaria gli fornisce uno spunto più significativo di quanto non si riconosca abitualmente - Stendhal ha inventato tutto. (dall'introduzione di Mario Lavagetto)
La donna nasce fata, in amore è maga, ma per le società e le religioni è strega. La più violenta condanna che sia mai stata inflitta al genere femminile, che fra il 1300 e il 1600 portò sul rogo oltre ventimila innocenti, costituisce l'occasione, per il grande scrittore francese, di comporre il suo inno alla strega, simbolo della donna ribelle e "redenzione d'Eva, maledetta dal cristianesimo". Redatto su cronache, atti giudiziari e documenti d'archivio sfuggiti alla distruzione, questo testo forza i confini tra ricostruzione storica e scrittura letteraria: così quello che molti considerano l'atto di nascita dell'etnografia moderna, la più violenta denuncia dell'Inquisizione cattolica e dell'esclusione sociale che sia mai stata scritta, diventa anche uno straordinario romanzo, traboccante di lucida pietà verso le tante donne condannate ogni giorno alla vergogna.
Cet ouvrage est une réédition numérique d’un livre paru au XXe siècle, désormais indisponible dans son format d’origine.
Lettere a familiari, amici, lettori, scrittori, traduttori; lettere d'occasione; lettere destinate a un'immediata pubblicazione, o strettamente confidenziali. Scarni resoconti, ampie riflessioni, talora veri e propri "saggi epistolari". Le oltre mille lettere presentate e annotate in questo volume (che riprende e arricchisce di un centinaio di inediti il volume uscito nei «Meridiani» nel 2000) sono molto diverse l'una dall'altra per consistenza e tono. L'epistolario calviniano selezionato da Luca Baranelli si presenta al lettore come un labirinto, che da un lato fornisce una grande quantità di notizie per ricostruire molte fasi importanti della storia culturale e civile del Novecento ital...
Natural resources and associated biological diversity provide the basis of livelihood for humans, particularly in rural areas and mountain regions around the world. Over centuries, indigenous peoples, traditional societies and local communities have developed their own specific knowledge regarding plant use, management, and conservation. The history of plant use by humans as food and to treat diverse ailments dates back to ancient civilizations. Even though the advent of allopathic medicine has somehow minimized the role of medicinal plants in favor of synthetic drugs, a number of modern drug discoveries have been based on medicinal plants used by indigenous peoples. Ethnobiology is the burg...