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In Dionysus on the Other Shore, Letizia Fusini argues that throughout his early exile years (late 1980s-1990s), Gao Xingjian gradually moved away from Absurdist Drama to develop a dramaturgical system with tragic characteristics. Drawing on a range of contemporary theories of tragedy, this book reconfigures some of the key tropes of Gao’s post-1987 theater as varied articulations of the Dionysian sparagmos mechanism. They are the dismemberment of the dramatic self, the usage of constricted spaces, the divisive nature of gender relations, and the agony of verbal language. Through a text-based analysis of seven plays, the author ultimately aims to show that in Gao’s theater, tragedy is an ongoing and mostly subtextual dynamism generated by an interplay of psychic forces concurrently cohesive and divisive.
Desire for love, desire for knowledge, desire to possess, desire to desire and to be desired: our life is shaped by what we want and by our efforts to achieve it. Hailed by philosophers and psychoanalysts as the core of human identity, desire informs not only our actions, but also our dreams and hopes and their sublimation into art and literature. This collection of essays explores how desire is portrayed in modern and contemporary Italian literature, by analysing some of the most interesting literary figures of the last two centuries. The authors of this collection approach desire from various perspectives – psychoanalytical, sociological, political and semiotic – in order to show that ...
Urban violence still has a peculiar standing within social and urban research. This book works to unpack the link between urban, violence, and security with three main arguments. The first is that urban violence is under-theorized because long-term theoretical problems with both of its elements (‘urban’ and ‘violence’). The second is to answer these questions: (1) how can violence be conceptualized in a way that opens to an understanding of the specificity of urban violence? (2) What is the urban in urban violence? And (3) How can ‘urban’ and ‘violence’ be articulated in a way that makes urban violence a category with both analytical and strategic power? The third, and central, argument of this book is that, through a genealogy that articulates political economic and vital materialism, urban violence can ultimately be framed as a precise category shaped by three interlocking trajectories: the process of (capitalist) urbanization, the spatio-political project of the urban, and the concrete urban atmospheres in and through which the process and the project materialize, often violently so, in the urban.
È trascorso un secolo: nel giugno del 1924 Franz Kafka muore; permane ancora oggi l’enigma della sua scrittura, l’invenzione di una letteratura che si proietta oltre la letteratura, per concepire uno spazio collocato sull’abisso, nel covo di una talpa, nei vagabondaggi di un cane, nelle viscere di uno scarafaggio. Cosa significa “ri-leggere” Kafka cent’anni dopo la sua morte? Kafka è il nome della catastrofe sublime di chi, abitando la propria casa, abita sempre altrove; lontano, lontanissimo. Se oggi dovessimo immaginare uno scrittore allergico più di ogni altro a qualsiasi forma di nazionalismo, di patriottismo, di identificazione a una cultura e a una terra, o anche a una l...
L’autrice racconta, in questo intenso volume, una delle esperienze più perturbanti della sua vita professionale: l’incontro con i bambini congolesi accusati di essere stregoni. Ritenuti dalle loro famiglie i responsabili di tutte le disgrazie che accadono nella comunità, i bambini vengono condotti nelle chiese del risveglio, dove sono sottoposti alle cosiddette “pratiche di liberazione”. Ma spesso anche queste pratiche, vere e proprie torture, non convincono la famiglia che il bambino sia ormai libero dalla stregoneria, abbandonandolo al destino di una vita per strada. La ricerca qui condotta verte sulla vita emotiva dei bambini ospitati del centro di prima accoglienza di Matete (Kinshasa), gestito dai frati guannelliani, ed è un tentativo di ricostruire ed entrare in contatto con le tragiche storie di questi bambini, con le loro angosce, le loro paure, le loro speranze.
Quando siamo colpiti da un’idea filosofica profonda, quando ci affascina qualche tipo di spiritualità o proposta etica, raramente ciò avviene perché siamo di fronte a una serrata concatenazione logica o alla prova ostinata dei fatti. Più spesso è il loro farci vedere le cose in altra maniera a modificare il nostro modo di pensare e di porci nei riguardi dei problemi importanti della vita. Quello che di un pensatore sovente ci colpisce è la sua tessitura morale di fondo, ed è essa a entrare in sintonia e risuonare con la nostra trama. “Siamo diversi non solo perché selezioniamo oggetti differenti dallo stesso mondo, ma perché vediamo mondi differenti”, diceva Iris Murdoch. I tr...
La Trattativa Stato-Mafia e le sentenze emesse hanno riportato all’attenzione il tema della “contaminazione”, evidenziato in diversi dibattiti da studiose/i, giornaliste/i e magistrate/i, invitando a un approccio al fenomeno “più da vicino”. A una narrazione a partire da sé e dalla consapevolezza, anche non espressa, di complicità e ambivalenze personali nei confronti del fenomeno mafia. La pandemia ha amplificato le risonanze di termini quali “contagio”, “infezione”, “contaminazione”, non più parole astratte ma inscritte nei corpi, diventate esperienze intime, confermando una verità ineluttabile: che l’idea di purezza, di isolamento, di protezione, di non compli...
A partire da una prospettiva critica e allo stesso tempo inedita, l’Arte oggi ripensa i corpi e le soggettività, i tempi e gli spazi, le connessioni tra specie animali e vegetali, in una rinnovata dialettica tra il visibile e l’invisibile. Anna D’Elia ci racconta questa riforma del pensiero attraverso le produzioni dei più grandi artisti contemporanei portandoci nei meandri dei loro pensieri e tra i corridoi dei loro laboratori, spesso abitati da team di ricerca multidisciplinari. Tomás Saraceno sperimenta habitat volanti e nuove connessioni con i non umani; Olafur Eliasson sovverte i confini dello spazio e trova modi per percepire realtà altre; Cao Fei si fa beffe del progresso e,...