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Crime Fiction in German is the first volume in English to offer a comprehensive overview of German-language crime fiction from its origins in the early nineteenth century to its vibrant growth in the new millennium. As well as introducing readers to crime fiction from Germany, Austria, Switzerland and the former East Germany, the volume expands the notion of a German crime-writing tradition by investigating Nazi crime fiction, Jewish-German crime fiction, Turkish-German crime fiction and the Afrika-Krimi. Significant trends, including the West German social crime novel, women’s crime writing, regional crime fiction, historical crime fiction and the Fernsehkrimi television crime drama are also explored, highlighting the genre’s distinctive features in German-language contexts. This volume includes a map of German-speaking Europe, a chronology of key crime publishing milestones, primary texts and trends, as well as an annotated bibliography of print and online resources in English and German.
The first broad treatment of German genre fiction, containing innovative new essays on a variety of genres and foregrounding concerns of gender, environmentalism, and memory. Some of the most exciting research and teaching in the field of German Studies is being done on "genre fiction," including detective fiction, science fiction, and what is often called "poplit," to name but a few. Such non-canonical literature has long been marginalized by the German tradition of Bildung and the disciplinary practice of German literary studies (Germanistik). Even today, when the examination of non-canonical texts is well established and uncontroversial in other academic contexts, such texts remain unders...
Free indirect discourse presents us with the inner world of protagonists of a story. We seem to see the world through their eyes, and listen to their inner thoughts. The present study analyses the logic of free indirect discourse and offers a framework to represent multiple ways in which words betray the speaker's feelings and attitude. The theory covers tense, aspect, temporal indexicals, modal particles, exclamatives and other expressive elements and their dependence on shifting utterance contexts. It traces the subtle ways in which story texts can offer information about protagonists. The study of free indirect discourse has been a topic of great interest in recent years in semantics and ...
Una vita all’aperto in una foresta, senza casa e sempre in fuga: questo è tutto quello che sanno Cayenne e suo fratello Joshua. Solo il loro leader, Stephan, conosce il motivo per cui sono costretti a vivere in quelle condizioni e quale pericolo devono affrontare. Hanno trascorso ogni minuto della loro esistenza sempre insieme e li ha allenati molto duramente, con esercitazioni al limite delle loro possibilità. E tanto Stephan non tollera alcun contatto con la società quanto Cayenne desidera una normale vita da adolescente. Ma non ha idea che presto avrà bisogno di tutto ciò che Stephan le ha insegnato. Perché la lotta per la sopravvivenza è già iniziata: la prima regola è quella di non morire e la seconda è quella di difendersi… ma da chi? E perché? Una minaccia che viene dal passato, una vita tesa al limite, un sacrificio che non dà altra scelta se non uccidere o essere ucciso. Regola nr. 1: Non morire è un thriller dal grande ritmo che miscela una trama potente, personaggi inediti e un finale assolutamente inaspettato.
L'attentato a una giovane politica in diretta tv: ecco il nuovo caso di Violetta Morgenstern. L'ex insegnante e killer su commissione per la Tell, un'unità speciale dei servizi segreti svizzeri, si trova per la prima volta a vestire i panni dell'investigatrice, sempre in coppia col fidato collega Miguel. Ma in una torrida giornata di luglio la sua vita viene sconvolta da un identikit sul giornale, l'immagine di un uomo che conosce – o credeva di conoscere – molto bene. È l'inizio di un viaggio che la porterà dai ghiacciai alpini alla giungla honduregna, mentre tutto intorno a lei il mondo della politica sembra vacillare.
La vita scorre placida per Violetta Morgenstern, tra le visite all'anziana madre in casa di riposo e all'affascinante "fidanzato" in carcere, gli omicidi per conto della Tell, e i caffè bollenti con il collega ed ex mercenario Miguel. Il quale però una mattina non si presenta al lavoro senza preavviso, e quando ventiquattr'ore dopo ricompare nel proprio letto, non ricorda nulla di cosa gli sia successo e ha uno strano foro sulla mano e una puntura sul bacino. Nel frattempo, il nuovo incarico di esecuzione porta i due a operare nel monastero di St. Michael, proprio lo stesso in cui Miguel è stato abbandonato alla nascita. Ma qualcuno li precede. Chi ha eliminato la loro vittima designata prima che potessero agire? A quale scottante progetto stava lavorando il cardinale? Cos'aveva scoperto? Mentre dalle segrete stanze vaticane emergono scottanti verità sul passato e il presente della Chiesa cattolica, Miguel ha finalmente modo di aggiungere qualche nuovo tassello alla sua misteriosa storia familiare. Terzo volume della serie con la Signora Morgenstern.
"Non sempre la legge è giusta. Quindi ho fatto giustizia spingendolo sotto il treno." Legge e giustizia non sono la stessa cosa, ne è convinta l'insegnante in pensione Violetta Morgenstern. Ecco perché ha trovato un modo originale di passare il tempo libero: uccidere i malfattori in modi creativi. Ed è così brava nel suo hobby che riceve una misteriosa e irrinunciabile offerta da una speciale unità dei servizi segreti svizzeri, la Tell: dovrà compiere omicidi su commissione. Violetta, affiancata da Miguel, esperto collaboratore, avrà bisogno di tutto il suo sangue freddo e capacità di improvvisazione per liberare il mondo da un oscuro criminale che si diverte a seminare delitti.
Memore delle precedenti disavventure, l'ex farmacista Anton Böck non vuole saperne di partire per una crociera sul Danubio con Ernestine Kisch, l'amica adorata che ha appena ricevuto in omaggio due biglietti. Tuttavia, la prospettiva dei sontuosi pasti, e ancor più l'occasione di vedere a bordo uno dei migliori film dell'anno, Il gabinetto del dottor Caligari, finiscono per vincere ogni sua resistenza. L'Impero austro-ungarico è da poco tramontato, e l'elegante piroscafo ospita a bordo nostalgici del vecchio ordine e nuovi imprenditori, psichiatri e sensitive. Il primo giorno di navigazione trascorre tra chiacchiere, pettegolezzi e qualche spiacevole imprevisto, come i freni manomessi di ...
An integrative Heimatkunde – defined as the holistic study of localities and regions – has been a core interest in Ullrich (aka Ulli) Kockel’s research since he first graduated with a double primary in 1984. Frequently described as an interdisciplinary – and sometimes undisciplined – academic, his research draws liberally on art, geography, human ecology, philosophical anthropology, political economy, and social anthropology, with its primary focus located in the field of Empirical Cultural Science / European ethnology. The contributions to this collection celebrate Ulli’s explorations of place and belonging at different junctures on his quest for Heimatkunde. Laid out in four thematic sections – Borders, Regions and Frontiers; Human Ecology; Creative Ethnology; and, Memories – they feature creative work along with research essays. Given Ulli’s love of cooking and food, we describe our offering as a ‘feast-script’.
Ispirato a fatti realmente accaduti! 22 novembre 1963. A Dallas il presidente Kennedy viene crivellato di proiettili. A Monaco di Baviera, presso la sezione femminile della polizia criminale, una telefonata anonima accusa la moglie di un ufficiale americano di maltrattamenti ai danni del figlioletto adottivo. Mentre la commissaria Elke Zeisig avvia le indagini nel quartiere americano del Perlacher Forst, un G.I. nero viene accoltellato in un locale e, giorni dopo, di un altro è rinvenuto il cadavere svestito in mezzo a un campo. C'è un nesso? Circondata da sessismo e pregiudizi, la prima investigatrice di Monaco, affiancata dal commissario capo Manschreck, è costretta a immergersi nell'orrore per afferrare il bandolo di una complicata matassa. "Kerstin Cantz ha un talento unico per amalgamare fatti storici, colore locale e tensione poliziesca, regalandoci un libro di alto livello. I fan di Babylon Berlin e Ku'damm 56 ne saranno entusiasti." – literaturmarkt.info