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A livello europeo l’espressione youth work si riferisce a un insieme di pratiche socioeducative rivolte ai giovani in una sfera di confine tra quella informale (famiglia, gruppo dei pari, socialità online ecc.) e quella formale (scuola, università, formazione professionale ecc.). Soprattutto su impulso dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa, in Italia si osserva un rinnovato interesse verso questo settore, denominato animazione socioeducativa giovanile nella traduzione dei documenti europei. Il libro ripercorre il processo di sviluppo di una comunità di pratica tra gli operatori di youth work in Europa, per poi esplorare la pluralità di tradizioni e attori che in Italia si possono far ricadere in questo specifico settore. L’autore, inoltre, traccia alcune linee di un percorso di riconoscimento istituzionale e di sviluppo professionale dell’animazione socioeducativa giovanile, oltre a inquadrarla come ambito di ricerca sociologica e valutativa in relazione al più generale processo di pluralizzazione dei contesti educativi e formativi.
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Frutto di un corso per Esperti in dinamiche e politiche giovanili, il volume ripropone alcune tematiche affrontate durante il percorso. Una lettura multidisciplinare a disposizione di educatori e operatori che si occupano di giovani e politiche giovanili,
L’Italia non è un Paese per giovani. Lo sentiamo ripetere da anni nei talk show, sui social network, ovunque. Valentina Magri e Francesco Pastore sgombrano finalmente il campo da facili slogan per rispondere ad alcune domande fondamentali: perché molti giovani italiani non trovano lavoro? E perché, quando lo trovano, fanno tanta fatica a essere assunti? Come mai le aziende lamentano di non trovare le persone giuste per certi ruoli? Animati dallo spirito del “conoscere per deliberare” professato da Luigi Einaudi, i due autori mettono in fila in maniera chiara fatti e dati, toccano tasti dolenti con le loro analisi senza fare sconti a nessuno, fanno proposte concrete perché ciascuno ...
L'opera si propone di raccogliere e di coordinare in modo completo, in un unico volume, tutte le norme della contrattazione collettiva nazionale di lavoro del personale non dirigente, del personale dell'area dirigenziale e dei Segretari comunali e provinciali del comparto contrattuale delle Funzioni Locali, comprese quelle previste dai vecchi DPR di natura pubblicistica anteriori alla privatizzazione del rapporto di pubblico impiego, avviata con il D. Lgs. 29/1993, in quanto in parte ancora applicabili ai primi sistemi contrattuali di natura privatistica. Scopo del testo è, dunque, quello di fornire ai dirigenti e ai responsabili degli uffici del personale, nonché a tutti coloro che, a var...
I pubblici dipendenti non costituiscono una categoria omogenea, ma comprendono tutta una serie di figure professionali, destinatarie nel corso degli anni di molteplici interventi normativi nell’ambito dei settori assistenziali e previdenziali. Tale normativa, pur se ormai con una sua storicità, è dunque disomogenea e settoriale, di qui l’esigenza di ripercorrerne i lineamenti storico-evolutivi e di riflettere sui concetti di inabilità.L’analisi si concentra sul tema dell’idoneità al lavoro, che per i pubblici dipendenti è strettamente connesso a quello dell’inabilità, e si sofferma sui procedimenti di accertamento che, secondo la Legge 4 agosto 2022, saranno svolti dall’INPS con le medesime modalità già in uso per i lavoratori del settore privato.Infine si dedica una particolare attenzione alla norma riguardante il personale scolastico per l’importanza di garantire la massima efficienza di una funzione delicata come quella educativa, evitando la dilatazione della spesa pubblica ed offrendo una ricollocazione lavorativa anche a chi ha una ridotta efficienza psicofisica.