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The imposition of strict liability in tort law is controversial, and its theoretical foundations are the object of vigorous debate. Why do or should we impose strict liability on employers for the torts committed by their employees, or on a person for the harm caused by their children, animals, activities, or things? In responding to this type of questions, legal actors rely on a wide variety of justifications. Justifying Strict Liability explores, in a comparative perspective, the most significant arguments that are put forward to justify the imposition of strict liability in four legal systems, two common law, England and the United States, and two civil law, France and Italy. These justif...
Attraverso l'ausilio dei contributi dottrinari e giurisprudenziali, l'opera analizza la disposizione dell'art. 1325 cod. civ., delineando la portata dei requisiti essenziali che disegnano l'architettura del fenomeno contrattuale. Lo studio, partendo dal dato storico-normativo, intende esaminare il regime dei requisiti fondamentali del contratto, soffermandosi, alla luce della finalità dell'operazione negoziale, sulle problematiche afferenti al dato genetico e funzionale, nonché sugli aspetti fisiologici e patologici della disciplina.
Il volume analizza il contratto di riporto, alla luce della dottrina e della giurisprudenza, soffermandosi sulle varie fattispecie nelle quali può essere utilizzato tale negozio, dando all’opera un taglio anche pratico. Inoltre, la dottrina e la giurisprudenza, anche più recente, contenute in questa opera illustrano casi concreti e fanno luce sulla fattispecie giuridica della permuta, con l’intento di spiegare la ratio legis delle norme che la disciplinano. Il fine è quello di fornire al lettore ogni strumento utile per comprendere approfonditamente il negozio in argomento, meglio conosciuto, secondo le sue antichissime origine, nella forma del baratto.
La necessità di delegare le decisioni aziendali e l’operatività dell’impresa portano l’imprenditore ad avvalersi degli institori, dei procuratori commerciali e dei commessi. La tenuta e la conservazione delle scritture contabili e giuridiche servono tra l’altro a dimostrare il non superamento dei parametri di fallibilità. Il piccolo imprenditore [detto anche sottosoglia], all’esito della composizione negoziata della crisi d’impresa, può accedere alle procedure per sovraindebitamento, riformate nel dicembre 2020. Altrettanto possono fare i soci illimitatamente responsabili della società di persone relativamente ai rapporti con i loro creditori particolari. Il volume, corredato da un’ampia ed aggiornatissima documentazione, è arricchito da alcuni contributi multimediali dell’autore. L’opera, in conclusione, è un importante strumento operativo anche grazie all’attenzione ai più recenti provvedimenti sulla gestione dell’impresa e sulla sua crisi.
L’opera mira ad approfondire, in uno sguardo analitico d’insieme, le più importanti figure testamentarie e successorie del nostro ordinamento, non tralasciando di esaminare l’evoluzione storico-giuridica dei più importanti istituti riconnessi al fine di un utilizzo pratico e di immediata consultazione.
L’opera è un connubio tra dottrina autorevole e giurisprudenza, consolidata e recente, sulla competenza per materia e per valore, del Giudice di Pace e del Tribunale. L’obbiettivo è quello di fornire al lettore tutti gli strumenti giusti per comprendere al meglio ogni aspetto di questa fattispecie processuale, mediante un linguaggio diretto, chiaro e asciutto. L’opera contiene, altresì, i tratti più salienti, in ordine alla competenza per materia e valore, del recentissimo D. Lgs. n. 116/2017.
La genialità individuale o collettiva dei soggetti, esternata, per passione o per lavoro, merita una sensibile protezione giuridica. L’opera offre una panoramica generale sulla creatività e sui limiti.
Una delle prime cose da fare – e che si dovrebbe insegnare a fare – è quella di non dedicarsi direttamente allo studio delle sentenze. Non a caso i miei Maestri insegnavano a dedicare il primo approccio alla materia partendo dalle basi, ossia dal ricostruire l’istituto giuridico. Una volta guadagnato uno sguardo d’insieme, si può cominciare – prudentemente – a dedicarsi alla giurisprudenza (questo è quanto mi hanno insegnato, e che penso sia la chiave che fa la differenza). In altre parole, la giurisprudenza deve essere prima contestualizzata, e poi eventualmente valutata – o criticata: fase che lasciamo a chi può permettersi di farlo. Non è saggio risolvere problemi partendo dai dettagli. Questo commentario non è un prontuario di giurisprudenza – ormai per questa esigenza ci sono le banche dati – né ha l’ambizione di essere un manuale puro. Il proposito è stato quello di renderlo uno strumento che consenta di avere lo sguardo d’insieme di cui dicevo prima, contestualizzando la giurisprudenza e anche la dottrina, così aiutando – si spera – la faticosa attività giornaliera del giurista.
Il lavoro analizza gli articoli del codice civile che riguardano il lavoro autonomo, ovvero dall’articolo 2222 al 2238. Si tratta del lavoro autonomo e delle differenze, in tema di inquadramento della tipologia, con il lavoro subordinato di cui all’articolo 2094 c.c. Vengono analizzate le varie tipologie di lavoro anche con riferimento al nuovo lavoro agile di cui alla legge n. 81/2017, con particolare riferimento alla vasta e corposa casistica giurisprudenziale sul tema. Attenzione è stata rivolta anche all’opere intellettuale ed al credito del professionista, con riferimento al tema delle responsabilità connesse.
La cessione dei crediti è commentata assieme al factoring perché gli offre la disciplina suppletiva della regolamentazione contrattuale. Il filo conduttore del commento – che ne costituisce la principale originalità – consiste nel confronto costante tra la normativa codicistica sulla cessione dei crediti e le disposizioni contenute nella l. 52/1991, nella convenzione di Ottawa sul factoring internazionale, nella convenzione delle Nazioni Unite sulla cessione dei crediti nel commercio internazionale e nei principi europei per l’unificazione del diritto contrattuale. Il commento stesso è altresì originale perché si pone problemi operativi (cercando di risolverli) piuttosto che analizzare nel dettaglio le singole disposizioni o seguire la linea espositiva tracciata dal legislatore. La ricchezza dell’apparato bibliografico e degli indici ne fanno un utile strumento per gli studiosi e gli operatori che cercano nuove fonti di finanziamento per le imprese.