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Il 17 marzo 2023 la Pre-Trial Chamber II della Corte penale internazionale con sede a L’Aja ha emesso il mandato di arresto nei confronti di Vladimir Vladimirovich Putin, per i crimini di guerra di deportazione e trasferimento illegale di bambini dalle aree occupate dell’Ucraina alla Federazione Russa. Un anno prima, le immagini dell’aggressione russa all’Ucraina avevano indignato il mondo che, solo da qualche mese, stava uscendo dalla tragedia della pandemia da virus SARS COVID-19. A distanza di cento anni due eventi catastrofici, virus e guerra, sono tornati insieme a colpire il mondo, dopo che nel 1918 alla fine della Prima guerra mondiale, la grande influenza, o influenza spagnol...
Studi sul Qui è un progetto sperimentale ideato da Daniele Ietri e Eleonora Mastropietro e sviluppato in più iniziative dal 2013 dal collettivo di artisti e ricercatori La Fournaise e dal deep map lab dell’Università di Bolzano. Il lavoro si ispira al concetto di deep map: una mappatura fine e di dettaglio dei territori, realizzata utilizzando una pluralità di strumenti e competenze eterogenee. Obiettivo degli Studi sul Qui è raccontare il presente dei territori trascurati dalle narrazioni prevalenti, luoghi che spesso “non contano”. Nell’estate del 2022 gli autori di questo volume hanno realizzato un’esperienza di deep mapping in una residenza di ricerca: una settimana di lavoro intenso, sul campo, a Oppido Lucano in Basilicata.
Il volume si propone di indagare la figura politica di Tony Blair, cercando di individuare gli elementi di continuità e di rottura tra la politica blairiana, la cultura e la storia del Labour Party e l’eredità politica di Margaret Thatcher. Sono presi in esame diversi aspetti del premier britannico: la biografia, l’ascesa nel partito, le idee politiche, lo stile comunicativo e le scelte compiute una volta al potere, sia in politica interna sia in politica estera, soprattutto nel rapporto con gli Stati Uniti e l’Unione Europea. In particolare, il volume si concentra sui primi sei anni dei Governi New Labour: dalla landslide victory del 1997 alla dichiarazione di guerra all’Iraq nel 2003, spartiacque decisivo nella carriera e nella legacy di Blair.
Il Gruppo del Buon Giorno costituisce sin dal 1996 il primo momento di incontro della giornata all’interno della Struttura Residenziale Psichiatrica Samadi. Nel corso degli anni ha assunto una forma specifica che lo caratterizza: coloro che prendono la parola non vengono né commentati, né giudicati, né interrotti, ma esprimono il loro pensiero e lo mettono a disposizione degli altri. Questo fa sì che persone che non si conoscono, anche in situazioni di sofferenza acuta, possano confrontarsi tra loro su temi inerenti alle difficoltà che vivono, sperimentando un nuovo modo di stare in relazione. Da qui è nato lo stimolo e l’interesse in diversi esponenti di alcuni approcci terapeutici, il cui apporto all’interno di questo lavoro ha favorito una comprensione più ricca delle complesse dinamiche del Gruppo, fornendo un importante contributo alla pratica clinica, oltre che una visione più chiara della sua efficacia.
Behemoth è il mostro citato da Giobbe nell’Antico Testamento che resiste al Dio ordinatore del cosmo e che dovrebbe apparire prima della fine del mondo per seminare il terrore. È a questa potente metafora che Franz Neumann ricorre per descrivere il nazismo, incarnazione del non-Stato per eccellenza, del caos, dell’anarchia, dell’illegalità. Con la pubblicazione di questo saggio rivoluzionario nel 1942, Neumann, ebreo tedesco in esilio, è tra i primi a esaminare le istituzioni politiche del Terzo Reich in rapporto ai processi di organizzazione della vita economica. Dall’analisi delle istituzioni, della burocrazia e dell’industria pubblica e privata emerge il quadro di uno Stato la cui funzione fu, tra le altre, quella di sopprimere le libertà politiche e di spogliare i lavoratori di qualsiasi diritto, organizzandone il consenso intorno al razzismo imperialista.
Attraverso vari contributi l’opera rintraccia il fondo concettuale del transumanesimo. Una corrente di pensiero che, tramite la continua ricerca di opportunità, tende verso la creazione di un uomo nuovo il quale, grazie alla tecnologia e alle tecnoscienze, aspira ad “autotrascendersi” e a superare la propria condizione di essere finito. Se fino a qualche tempo fa si configurava come un’utopia narrata perlopiù da eccentrici visionari, oggi constatiamo l’affermarsi di una nuova epistemologia, una strada naturale che il progredire delle conoscenze mediche e scientifiche ha tracciato, passando dalla fantascienza alla realtà possibile. Ma lungo questa strada si ergono pericoli spaven...
Il volume elabora alcune riflessioni maturate all’interno del Progetto OPHeLiA (Organizing Photo Heritage in Literature and Arts), focalizzando l’attenzione sul contributo che il concetto di patrimonio culturale può fornire alla definizione del ‘senso del luogo’. In tale prospettiva, il concetto di patrimonio culturale risulta approfondito senza limitarlo al patrimonio tangibile ma includendo anche quelle che in termini semiologici si definiscono “forme simboliche” quali sono i prodotti della letteratura e delle arti performative (teatro, musica, cinema). Strettamente connesso a questa ampia nozione di patrimonio culturale, vi è il concetto di sense of place, che si basa su una...
In un dialogo a partire dalla critica serrata del pathos della finitudine che ha caratterizzato il ventesimo secolo, Alain Badiou e Giovanbattista Tusa riflettono sullo stato della filosofia nel ventunesimo secolo. Allontanandosi dal pensiero di Heidegger, i due autori rifuggono un approccio metafisico, e ricostruiscono il rapporto tra le verità e un assoluto non trascendente: in queste condizioni, il concetto di infinito diventa la condizione ultima delle verità universali.
Questo libro nasce per raccontare come cambiare, anzi trasformare una città. A chi desidera farlo Agostino Riitano raccomanda di fare parte del tessuto come un filo non del tutto annodato, di salvaguardare a ogni passo “la giusta distanza”, che è quella che ci consente di esserci, ma anche di vedere. La visione, infatti, anticipa e richiama quegli atti e quei sentimenti che muteranno il territorio: essi, cioè, sono annunciati e preparati da una profezia che domanda di adempiersi. La promessa del compimento è l’utopia da situare, attraverso la cooperazione, la cura dell’altro e una miriade di strategie di rigenerazione. L’esperienza di Procida Capitale italiana della cultura ha dimostrato che l’arte, la creatività, la conoscenza sono uno strumento di elaborazione e di metamorfosi in grado di sprigionare a lungo termine la capacità degli abitanti di stare nel labirinto, di orientarsi, di ricostruirsi come soggetti sociali e politici. L’utopia che alcuni progetti culturali situano è concreta, e quindi situabile, perché ha a che fare con i problemi, con i desideri, con le ferite e le speranze della comunità.
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