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This book offers a wide-range perspective covering demographic, family, urban and social transformations of the Albanian city of Shkodra during the interwar period. The topics discussed in the book are also related to the so-called process of 'modernisation' and 'westernisation' of a newly created state of Albania (1912). They include demography, census data, family structure, marriage patterns as well as cityscape and spatial layout and urban life. It gives insights into Shkodra's urban transformation, how the urban pattern differed from the Ottoman model, and the question of its continuity.
During the tumultuous age of empire, Ottoman Macedonia became a blank canvas onto which Great Powers and neighboring states projected their aspirations, grievances, ambitions, and state-building endeavors. This manuscript aims to elucidate these constructs and imaginaries, employing a theoretical framework encompassing entangled history, post-colonial theory, and subaltern studies. It will examine both (inter)state and local examples to shed light on the multifaceted nature of this complex issue.
Ludovico Quaroni, a native Roman, was a master of Italian architecture during the second half of the twentieth century; his talent contributed to the education – in addition to the majority of the younger generations of architects in Italy – of Carlo Aymonino, Manfredo Tafuri and Antonino Terranova. He also constituted one of the fundamental references to the elaboration of Aldo Rossi’s theories on the city. An architect and urban planner, professor and author, Quaroni represents the most open and inclusive methodological and linguistic experimentalism and the most progressive identity of modern Italian architecture, founded on the close relationship between historic culture, social an...
This book contains the two formal lectures delivered by the authors at the University of Melbourne as part of the 2010 Miegunyah Distinguished Visiting Fellowship Program, and an anthology of essays written during the last ten years. These writings formed the basis for the academic activities undertaken in Australia during the residency at the Melbourne School of Design. CLAUDIO D'AMATO GUERRIERI is full Professor of Architectural Design and the current Dean of the Faculty of Architecture at the Polytechnic of Bari, which he founded and first headed in 1990. Between 2003 and 2009, he was the Director of the Program in Architecture and Industrial Design within the same Faculty. He was previou...
The 'Balkan space' in the 19th century fell into a zone of limited modernization, which led to an unbalanced economic development. Therefore, the complexity of the circumstances requires research into the process by putting it into a European-wide and Balkan-regional context. International scholars have seen the 19th-century Bulgarian economy as a local phenomenon resulting in very few extensive and detailed works. Accordingly, the editors hope the present study volume will contribute to filling that gap. The case study of the broad and diverse network of people and ventures of the brothers Evlogi and Hristo Georgievi took the 'central stage' of the book as an illustration of the evolution of the Bulgarian society and elite in the 19th century.
Collana Archinauti diretta da Claudio D'Amato / Archinauti series edited by Claudio D'Amato L’analisi dell’architettura domestica antica del Cairo ha come campo d’indagine le residenze aristocratiche di epoca mamelucca (XIII-XVI sec. d.C.) ed ottomana (XVI-XVIII sec. d.C.). La peculiarità di queste abitazioni è determinata da due aspetti principali che condizionano fortemente i caratteri del tipo edilizio: il fattore climatico (la necessità di proteggersi dal caldo); la molteplicità delle influenze culturali, che hanno inciso sul graduale processo di aggiornamento e reinterpretazione delle antiche tradizioni costruttive e formali. La casa cairota esprime una forma costruita che tro...
Nel secolo scorso le città coloniali e di fondazione furono luoghi di sperimentazione della modernità architettonica e urbanistica occidentali, ambiti in cui differenti culture trovarono un non sempre felice momento di sintesi. Molti protagonisti dell’architettura e dell’urbanistica dell’epoca, infatti, si impegnarono nel progetto architettonico e nella pianificazione di luoghi spesso estranei alle loro tradizioni culturali, ma soprattutto lontani da quelle eterogenee idee di modernità che stavano maturando nel Vecchio continente. Oggi appare sempre più necessario gettare lo sguardo sui modi con cui quei progetti sono stati nel tempo interpretati e trasformati e sono tuttora percepiti e utilizzati. Questo da un lato come utile bilancio di una stagione progettuale, dall’altro per immaginarne un possibile futuro.
Nell'ambito dell'ampio orizzonte culturale di “Restituiamo la Storia”, questo volume è mirato a una mappatura del contributo italiano alla storia dell'architettura, delle città e dei territori, con un particolare approfondimento sulle vicende dell'Albania nel periodo 1925-1945. Ciò a partire dalla ricognizione, ancora mai compiuta in modo sistematico, e dalla conseguente sistematizzazione e catalogazione delle fonti documentarie depositate presso archivi pubblici e privati, anche poco conosciuti e nascosti, e con l'obiettivo di contribuire alla costituzione di un Archivio multimediale sulle aree geografiche delle ex colonie. L'Archivio potrà essere una finestra sul contributo italian...
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Il libro esamina un patrimonio diffuso e tuttavia pressoché ignorato dalla cultura architettonica: quello delle torri colombaie ed in particolare quelle nel Salento meridionale. Escluse dalle moderne tecniche di produzione, non si costruiscono né si utilizzano più. Esse costituiscono patrimonio zootecnico e zoo-storico, quasi reperti di un'archeologia dell'agricoltura. Il libro contribuisce alla ricerca sul tema analizzando, attraverso gli strumenti del rilievo e della rappresentazione, i connotati delle torri colombaie nel Salento con l'obiettivo di contribuire alla conoscenza di un fenomeno unico nel panorama italiano che trova invece riscontri in modelli francesi, spagnoli, greci. L'indagine qui condotta analizza le valenze architettoniche e paesaggistiche di questi manufatti, ne lascia intuire il valore antropologico, zoologico e agronomico, ne evidenzia il valore culturale per promuovere un'idonea attività di tutela e di salvaguardia.