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La prima narrazione complessiva delle migrazioni interne al nostro paese, dall'Unità all'inizio del Terzo Millennio. Stefano Gallo racconta i mutamenti economici tra aree forti e aree deboli (città/campagna, Nord/Sud); indaga i soggetti e le norme che hanno riguardato la mobilità (anagrafe, prefetti, uffici del lavoro, enti ministeriali); spiega quali sono stati gli interventi dei comuni nel limitare l'accesso alla residenza legale e i progetti statali per trasferire le famiglie rurali nelle colonie. Una ricerca a tutto campo per evidenziare anche gli elementi in comune fra le migrazioni del secolo scorso e i flussi migratori odierni.
Nel luglio del 1970 viene affisso sui muri di Roma e Milano il “Manifesto di Rivolta femminile” che convenzionalmente segna la nascita del movimento femminista italiano. A oltre cinquant’anni da allora, nuove forme di attivismo a livello globale stanno contribuendo a ridefinire genealogie, alleanze e pratiche politiche, e a interrogare con quesiti nuovi la storia dei femminismi. Le ricerche presentate nel volume – basate sul caso italiano – ricostruiscono percorsi ed eventi di un lungo ventennio femminista, gli anni Settanta e Ottanta, mettendo al centro esperienze finora considerate liminali o periferiche. L’analisi e l’incrocio di fonti eterogenee compone un originale sguardo d’insieme che, raccogliendo l’eredità dei precedenti studi, apre nuove piste di ricerca e offre al tempo stesso spunti preziosi per comprendere il presente.
Raccontarsi è conoscersi. Storie, emozioni e didattica per una società multiculturale nasce come prodotto conclusivo del progetto Di.M.Mi – Diari Multimediali Migranti, finanziato dalla Regione Toscana, che ha portato alla costituzione di un fondo speciale di diari migranti presso l’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano. Alla realizzazione delle attività progettuali, che hanno coinvolto i cittadini stranieri residenti in Toscana e le scuole del territorio, ha contribuito un ampio partenariato costituito da associazioni, ong ed enti locali attivi per l’inserimento sociale e culturale dei migranti. Il libro affronta diversi aspetti del lavoro condotto con l’intento di offrire strumenti didattici e spunti di riflessione a quanti vogliano approfondire queste tematiche.
Due to its internationality and interdisciplinarity, the International Oral History Association (IOHA), which was founded in the late 1970's, is one-of-a-kind in the academic landscape. Driven by the desire to democratize historical scholarship, its members wanted to "give a voice" to groups such as women, workers, migrants, or victims of political dictatorships who had not been heard up to that point. The contributions deal with the academic approaches and the political convictions of the previous generation.
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Includes music.
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