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A che cosa serve la filosofia? Qual è il legame che il mondo delle idee intrattiene con il mondo della vita? E come si impara a filosofare? Poco più che trentenne, all’inizio del suo insegnamento a Jena, Hegel riflette sull’origine e sulla funzione dell’attività filosofica, in attesa di portare a termine la sua prima grande fatica intellettuale, la Fenomenologia dello spirito (1807). Questo volume raccoglie alcuni scritti del giovane Hegel, per lo più inediti in italiano, che risalgono agli anni 1801- 1804. Si tratta di brevi saggi e frammenti che indagano il rapporto tra critica e sistema, la relazione tra pensiero filosofico e senso comune e i risvolti pratici della teoria. Sono questi i temi che il giovane Hegel approfondisce per far fronte a quel «bisogno di filosofia», istanza fondamentale della vita degli uomini, da cui ogni autentica conoscenza dovrebbe prendere le mosse.
This book highlights the close interactions between plants, plant knowledge, politics, and social life in Padua during the age of revolution. It explores the lives and thoughts of two brothers, the lawyer Andrea Meneghini and the botanist GiuseppeMeneghini, illustrating the unspoken dreams of progress and a new social order, but also sheds light on the ambiguous relationship between the Paduan elite and Austrian rule before the 1848 revolution. A closer look at park designs, gardening associations and networks, fl ower exhibitions, agricultural societies, organicist metaphors, and botanical research on the organization of living bodies opens up unexpected parallels between actors and ideas of two apparently distant areas: botany and political economy.
C’è un ideale che caratterizza la filosofia nel suo insieme? È un ideale ancora valido e attuabile? In qual modo conviene leggere i classici della filosofia, per trarne una verità o un orientamento sul presente? La fede religiosa è una fonte rilevante della riflessione filosofica? Questi quesiti non devono rimanere il tema di un mero esercizio speculativo: a seconda delle risposte che vengono date ad essi possono seguirne degli effetti apprezzabili nella vita sociale e prima ancora nella vita di ogni singola persona che vi si sia cimentata.
Con la presente traduzione, condotta sulla recente edizione critica tedesca delle opere di Walter Benjamin, Il concetto di critica d’arte nel Romanticismo tedesco appare in veste monografica per la prima volta in Italia. Nel 1919, il filosofo tedesco concluse la sua carriera da studente universitario con questa dissertazione. Per il suo rigore, la profondità delle intuizioni e la sua struttura sistematica, quest’opera è diventata un costante riferimento negli studi sul Romanticismo tedesco. Il suo testo è tuttavia altrettanto importante poiché vi si trovano, ancora in germe, alcuni tra i motivi fondamentali del pensiero maturo di Walter Benjamin.
Il volume raccoglie gli scritti di David Hume sulla guerra: L’insurrezione giacobita del 1745 e la difesa del prevosto di Edimburgo, L’incursione britannica del 1746 sulla costa francese e La spedizione del 1748 presso le corti di Vienna e Torino. I primi due, qui pubblicati per la prima volta in italiano, fanno luce sulla guerra civile e sul conflitto Inghilterra-Francia, mentre il terzo riproduce integralmente un diario di viaggio tra le capitali europee settecentesche in tempo di guerra. Tali testi, da cui emerge lo sguardo realista e a tratti ironico di Hume sulla “miserabile guerra”, si collocano in una fase decisiva per lo sviluppo del suo pensiero politico e ci consegnano una figura inedita del filosofo come cultore dell’arte bellica, esperto di strategie militari, ufficiale amico di generali e ministri, osservatore acuto delle personalità dei sovrani e delle dinamiche internazionali.
L’estetica dovrebbe tornare al suo significato di teoria della conoscenza sensibile, che riguarda la qualità della nostra percezione e, quindi, la nostra vita quotidiana. Più che una teoria del giudizio sull’arte, per Tonino Griffero la nuova estetica sarà una indagine sulla ‘prima impressione’ che si ha del mondo esterno. Ne discende la descrizione fenomenologica delle ‘atmosfere’, ossia delle qualità emotive irradiate dagli ambienti e dalle cose. Con ‘atmosfera’ finora ci si è riferiti soltanto, e in modo vago, alla qualità di un incontro tra persone, alla situazione o al ‘clima’ politico, all’aria che si respira in un certo ambiente architettonico, interno o es...