You may have to Search all our reviewed books and magazines, click the sign up button below to create a free account.
Philosophy is a discipline that makes no observations, conducts no experiments, and needs no input from experience. It is an armchair subject, requiring only thought. Yet that thought can advance knowledge in unexpected directions, not only through the discovery of new facts but also through the enhancement of what we already know. Philosophy can clarify our vision of the world and provide exciting ways to interpret it. Of course, philosophy's unified purpose hasn't kept the discipline from splintering into warring camps. Departments all over the world are divided among analytical and continental schools, Heidegger, Hegel, and other major thinkers, challenging the growth of the discipline an...
Il percorso dentro i concetti più importanti dell’epistemologia di Gaston Bachelard parte in questo saggio da un’esaustiva biografia per spingersi fino alla scoperta e alla valorizzazione dell’immaginario poetico. Viene così esposta l’intera riflessione bachelardiana, consentendo una visione completa e aggiornata del pensiero del filosofo francese, fra il rigore del sapere scientifico e la libertà fenomenologica e sognante della sua poetica sull’immaginario. Rinunciando alla visione convenzionale dell’epoca e alla “filosofia a senso unico”, Bachelard ha avviato un pensiero libero, rivoluzionario, ideato a partire da riflessioni “all’interno della scienza”, che gli ha...
None
None
L’interrogativo sul/del male storico, che ha caratterizzato l’evento della Shoah ebraica, resterà sempre presente per l’umanità. C’è un bisogno profondo di sondare questo campo delicato e di confine del dolore personale e universale con cui deve misurarsi, ogni interrogazione filosofica o teologica, ma anche la semplice domanda dell’uomo che vive il quotidiano. Auschwitz è il segno del Bene che viene negato, che si è volutamente deciso di non attuare lasciando avanzare il male, che perseguita l’umano e costringe a rispondere: è responsabilità per/e davanti ad altri. Nell’interpretazione di Lévinas il nazismo rappresenta la rivelazione della possibilità ontologica che i...
Il volume esamina il legame tra Jacques Derrida e la fotografia, estendendo l’analisi anche al concetto più ampio di immagine da idea mentale a opera d’arte, mostrandola sempre attraverso un filo interpretativo. Tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80, il percorso filosofico di Derrida ha subito una svolta dovuta proprio alla presa di coscienza del rapporto tra immagine e traccia. Le date non sono casuali, sono accaduti eventi pubblici in cui Derrida non ha più potuto esercitare il controllo sulla sua immagine fotografica, c’è stata la pubblicazione de La verità in pittura ma anche la morte del suo amico Roland Barthes. Derrida è stato il filosofo della différance e della decostruzione, alla fine della sua carriera filosofo politico e pensatore dell’animalità; da oggi, a questo percorso, si aggiunge un altro tassello fondamentale: con l’immagine come chiave interpretativa della sua opera. In ultimo, si introduce per la prima volta, a partire dai problemi dell’immagine, la questione teorico-filosofica del Loop, con le sue aperture e molteplici possibilità.