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La museologia archeologica italiana, grazie anche all’opera pionieristica di Franco Minissi e alla radicata sinergia tra architetti e archeologi, ha vissuto nella seconda metà del ’900 una stagione di straordinario sviluppo, testimoniata da alcuni dei più importanti musei archeologici europei. Con il nuovo millennio questa fase sperimentale si è tradotta in un’ampia azione di rinnovamento del panorama museale archeologico italiano. Alcuni esempi, che rappresentano l’attuale stato dell’arte, sono stati selezionati per il Convegno di Adria del 2012 tra le proposte di tutte le soprintendenze archeologiche italiane. Questi casi-studio sono illustrati secondo un rigoroso schema analitico e corredati da sintetiche schede descrittive.
Particularly in the humanities and social sciences, festschrifts are a popular forum for discussion. The IJBF provides quick and easy general access to these important resources for scholars and students. The festschrifts are located in state and regional libraries and their bibliographic details are recorded. Since 1983, more than 659,000 articles from more than 30,500 festschrifts, published between 1977 and 2011, have been catalogued.
Adria ha alle spalle una storia trimillenaria, ma non c’è più un monumento che risalga ad oltre il XVII secolo. La storia della città, quindi, può essere scritta solo leggendo i “cocci” e l’Autore ha ritenuto che dai “cocci” di Leida di antichi vetri adriesi gli studiosi possano trarre notizie utili per completare il quadro storico della città.
Il secondo numero della rivista contiene, oltre alle notizie delle attività della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto suddivise in province, anche una sezione di saggi (Studi) e una sezione sulla conservazione e il restauro (Conservazione e Valorizzazione). La sezione delle Notizie accoglie le relazioni degli interventi effettuati nel corso del 2013 dalla Soprintendenza che riguardano scavi, ricerche, ricognizioni e indagini archeologiche che vanno dall’età preistorica al Medioevo.
Prendendo spunto dalla toponomastica cittadina, i vari capitoli infatti enumerano fatti e vicissitudini di epoche diverse, fino a delineare un quadro il più possibile completo delle genti che hanno abitato nei secoli la nostra Città, citando coloro che l’hanno onorata e a cui sono intitolate vie e piazze. Ma nel libro c’è spazio anche per tanti fatti e personaggi “minori”, per aspetti legati alla tradizione lavorativa ed occupazionale di molti adriesi in un tempo abbastanza recente, per situazioni di povertà oggi fortunatamente trascorse, per la tragedia dell’alluvione che appartiene oggi soltanto al nostro ricordo.
Il terzo numero della rivista contiene, oltre alle notizie delle attività della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto suddivise in province, anche una sezione di saggi (Studi) e una sezione sulla conservazione e il restauro (Conservazione e Valorizzazione). La sezione delle Notizie accoglie le relazioni degli interventi effettuati nel corso del 2014 dalla Soprintendenza che riguardano scavi, ricerche, ricognizioni e indagini archeologiche che vanno dall’età preistorica al Medioevo.Il volume apre con una presentazione listata a lutto a causa della soppressione delle Soprintendenze Archeologiche e firmata da Vincenzo Tiné e Simonetta Bonomi.