You may have to Search all our reviewed books and magazines, click the sign up button below to create a free account.
Il libro consta di due testi, uno diverso dall’altro ma composti quasi uno di seguito all’altro. Il primo (Il Poeta e la Musa) è un poemetto in 27 riquadri, impaginato in forma di prosa, ma composto secondo moduli ritmico-poetici. È l’intenso racconto del tentativo mancato di un incontro tra il Poeta e la propria Musa. Il secondo testo (Il Collezionista di Aurore) racconta, attraverso una serie di flash, la ricerca ossessiva d’una conoscenza impossibile. Tra gli argomenti che, nel corso delle scorribande mattutine del protagonista, vengono sdoganati, figurano: l’interiorizzazione propria del Cammino neocatecumenale cattolico, le scritte trovate per caso sui muri o sui banchi di scuola, la fantasia più metaforica e sbrigliata, un umorismo amaro e spietato e una nuova affabulazione filosofico-teologico-estetica.
Come vengono “raccontati” i vari animali nelle fonti letterarie tradizionali hindū? L’autrice ci propone una corposa panoramica di storie tradotte dall’originale sanscrito e in massima parte ancora sconosciute al vasto pubblico; storie che, accompagnate dalle originali immagini di Sari Zanon, contribuiscono a gettare luce sul complesso rapporto tra animali umani e animali non umani, così come esso è stato declinato sul suolo indiano in un lunghissimo arco temporale.
La storia di Miss Marx segue la vita della figlia minore di Karl Marx, Eleanor (nata nel 1855 a Londra), grazie alla quale ripercorre le principali tappe della vita e del pensiero del grande filosofo tedesco. Attraverso le numerose lettere familiari e alcuni scambi epistolari tra Marx ed Engels, il volume intreccia i minuti avvenimenti personali con gli eventi della grande Storia, offrendo un quadro storico e un affresco politico di un periodo cruciale per lo sviluppo del movimento operaio, che avvicina i lettori al pensiero, ma anche alle figure umane, di Marx e di Engels.
Un pedagogista dal cuore infranto, una fidanzata forse senza cuore. E, poi, la cura degli amici. Episodi che si intrecciano per gettare luce su cosa non c’è stato, su cosa avrebbe potuto esserci. Dentro una trama che si fa muovere dall’immaginazione, dal sogno, dalle coincidenze – perché quando l’altra parte del letto rimane sfitta, tutto, davvero tutto, può servire a ricomporre i pezzi –, si snoda il nuovo emozionante romanzo di Andrea Di Martino.
Un libro letto tutto d’un fiato. È il libro di Oriana Fallaci. Chi legge è scrittrice. Per combinazione di motivi personali, gli argomenti della giornalista sono il mondo dell’altra. Ai suoi occhi le pagine della Fallaci, cariche di avversione, sono bugiarde. La decisione di rispondere è immediata: urge un diverso, incisivo, punto di vista. Userà una storia vera, la storia di Joseph e Melì, figli legittimi del sogno americano. La forma è quella discorsiva di una corrispondenza che, tra narrativa e riflessione, si fa romanzo.
Quando nel 1873 Isabella Lucy Bird intraprese il viaggio che la condusse sulle Montagne Rocciose, nessuno si sarebbe mai aspettato che una donna inglese di mezza età riuscisse nell’ardua impresa. Dotata di una curiosità prodigiosa e di un irrefrenabile desiderio di scoprire il mondo, in seguito viaggiò anche in India, Tibet, Cina, Giappone, Corea e Canada, scrivendo ben otto libri di successo sulle sue avventure. In questo volume, l’autrice dipinge un quadro intimo del “selvaggio West”, scrivendo in modo particolareggiato di flora e fauna, di coloni e avventurieri di ogni tipo, di comitati di vigilanza e di linciaggi, della gente rude ma allo stesso tempo gentile che incontrò nel suo cammino. La sua narrazione fornisce un resoconto avvincente sull’epoca che cambiò per sempre il volto della frontiera.
Un libro per promuovere la conoscenza, seppure circoscritta, contenuta e sintetica, di strutture associative esoteriche che hanno lasciato un’importante impronta nel cammino dell’umanità. Questi movimenti associativi hanno contribuito allo sviluppo culturale ed esoterico dell’uomo apportando ideologie e diffondendo regole, metodi, missioni, simbologia e società con caratteristiche iniziatiche. Il volume descrive le finalità, l’essenza spirituale, l’ideologia che alcune associazioni caldeggiano per affermarsi nella comunità sociale. In questo excursus sono classificati, in senso propedeutico, diversi ordini, definizioni, ruoli, gerarchie, simboli, glossari, curiosità, dogmi, termini religiosi e spirituali, filosofie, peculiarità e differenze delle religioni cristiane. Vengono esposte inoltre rilevanti conoscenze relative ai Templari, all’Alchimia, ai Rosacroce, nonché alla Massoneria e all’Opus Dei.
Il libro è il resoconto di tre esperienze amorose che un professore a riposo confida a una diciottenne. I due, incontratisi per caso in una villa comunale e scambiate due parole, decidono di continuare il dialogo tramite chat. Prende così corpo il racconto dei tre amori vissuti dal professore. Il primo è un amore contrastato ed equivoco, che si è acceso solo nell’insegnante; il secondo è un amore tutto sbilanciato sugli infuocati labirinti dell’eros; il terzo più che un amore vero e proprio è un tentativo abortito di amicizia e di amore. Il libro nasce come critica a un famoso verso dell’Inferno di Dante Alighieri, il verso 103 del canto V: “Amor, ch’a nullo amato amar perdona”.
Inghilterra del futuro: un’immensa metropoli che ha completato il suo processo di stabilizzazione e di assestamento e in cui sono finite le contrapposizioni tra i vari gruppi sociali, le rivendicazioni e le lotte, gli scioperi e le serrate. Una metropoli spaccata a metà in due aree separate non comunicanti tra loro: la verde “Contea” dei padroni e il “Suburbio” tecnologico e disumanizzato dei lavoratori, che producono con cieca obbedienza tutto quello che serve alla metropoli. La Contea non sa nulla del Suburbio e il Suburbio nulla della Contea. È il “Potere” che governa l’uno e l’altra, ma dove esso stia nessuno lo sa, in apparenza non esiste. Tutto procede “naturalmente” come se del Potere non ci fosse bisogno. Ma in realtà la manipolazione e la costrizione delle coscienze vengono abilmente coltivate, seppure non con la forza, e un controllo rigorosissimo di ogni aspetto della realtà ha luogo segretamente e misteriosamente...
L’adolescenza è l’età più affascinante e pericolosa al tempo stesso, talvolta ingiusta, come ingiusto, forse, è l’obbligo di crescere in fretta, imparare a combattere e a nascondersi, quando ci sarebbe il bisogno, o meglio il diritto, di giocare, di sognare. Di vivere. Dinanzi a tutto ciò, o meglio dentro questo turbine, quale può essere il modo migliore e utile di porsi in dialogo con i ragazzi? A scuola con... filosofia è il racconto di un docente che ha voluto tirar fuori da questo turbine, proprio dell’adolescenza, delle piccole “perle”: tesori che si trovano in molti studenti, di saggezza e di sofferenza, di confessione e di speranza, raccolte e conservate con cura nel corso delle sue tante ore di lezione. Un docente che non vuole rassegnarsi a ridurre la sua missione in griglie e tabelle, verifiche e programmazioni, e che ci chiama all’ascolto con la voce drammatica e dolcissima dei suoi stessi ragazzi.